Crazy little things called love: i mille volti del romanticismo

TRAGICOMMEDIE, ABBORDAGGI E ROMANTICHERIE 2.0: IL MEGLIO (E PEGGIO) DELLE VOSTRE STORIE

Venditori rose“Era una piovosa sera autunnale, la piazza era completamente deserta, da lontano si sentiva ‘La vie en rose’, mi ha presa per mano e mi ha fatto ballare. Penso sia stato l’unico momento romantico della mia vita. Ma me lo faccio bastare”.

Quanti possono dire di aver vissuto una scena da favola? Quanti sarebbero disposti a rendersi ridicoli pur di far colpo su qualcuno? Se sembra che il romanticismo oggi si esaurisca all’acquisto di rose da venditori ambulanti, a smentire questa credenza ci sono le storie di ragazzi e ragazze che per amore si sono messi totalmente in gioco incappando spesso in figuracce e pesanti delusioni. La verità è che tutti serbano nel loro profondo segreti inconfessabili che farebbero invidia ai film d’amore più mielosi e alle pagine più sdolcinate dei romanzi Harmony. 

TEMERARI TENTATIVI DI ABBORDAGGIO – L’affascinante vicenda di questi improbabili Romeo e Giulietta dei giorni nostri sembra risvegliare lontani spiriti cavallereschi. “Uscivamo insieme da poco, mi ha chiamata dicendomi di affacciarmi al balcone. Esco e lo vedo lì, tutto sorridente, con in mano un croissant. ‘Che gesto carino’ ho pensato. Sì, peccato che quando ha tentato di lanciarmelo, si sia spiaccicato sul balcone sotto il mio”. Tragicommedie romantiche incredibilmente vere che pure fanno parte della vita di ognuno di noi. Anche se non tutte hanno un lieto fine, come racconta Matteo: “Era la prima ragazza di cui mi ero preso una cotta veramente forte. Decisi di farle una sorpresa, così presi la moto comprata da poco (giusto per fare lo splendido) e mi avventurai. Sbagliai strada più volte ma alla fine arrivai sotto casa sua. Emozionatissimo le inviai un messaggio. Lei mi rispose acida chiedendomi che cosa ci facessi lì e chi mi avesse invitato. Evidentemente la mia idea non le era piaciuta moltissimo. Tutto quello che riuscivo a provare in quel momento era rabbia e delusione e così mi persi, non so nemmeno quanti chilometri percorsi prima di trovare la via di casa”. Per non parlare poi dei grandi classici: “Stavo frequentando un ragazzo da qualche mese. Per dimostrarmi il suo amore si è tatuato sul fianco il mio nome incorniciato da un cuore – dice Linda – quando me lo ha fatto vedere sono rimasta sconcertata ma ho cercato di sembrare piacevolmente sorpresa e grata. Due mesi dopo ci siamo lasciati. Sono venuta a sapere che quel cuore è stato trasformato in un pesce: di bene in meglio”.

Romanticismo

ROMANTICISMO? NO GRAZIE – In un mondo sempre più lontano da ‘Via col vento’ e sempre più prossimo a ‘Cinquanta Sfumature di Grigio’sembra quasi che i gesti romantici siano ormai sopravvalutati. Il fenomeno ha fortemente scosso gli animi sconsolati dei pochi sognatori superstiti. Sotto lo slogan ‘il romanticismo non esiste’, la nuova generazione di ‘Christian Gray’ rifiuta categoricamente ogni forma di sentimentalismo in nome di tecniche ben più ‘dirette’ di abbordaggio. “Ho smesso di fare romanticherie molto tempo fa – racconta Sabrina, 17 anni – ho capito che non serve a niente renderti ridicola se sai davvero come sedurre qualcuno“. Sarà forse rimasto indietro coi tempi chi pensa che a 17 anni si sia ancora troppo giovani per avere esperienze e considerazioni di questo tipo?

Dall’altra parte sembra non esserci più alcuna speranza per gli animi sconsolati dei romantici dei giorni nostri. Spesso le delusioni che si affrontano sono talmente forti da cambiare per sempre il modo di vivere l’amore e le relazioni. “Io e le romanticherie abbiamo chiuso – dice Fiorella – non ci credo più“. Anche Ilaria, 38 anni, divorziata, racconta un’esperienza che l’ha segnata nel profondo: “Eravamo sposati da cinque anni, avevo partorito da poco e decisi di riaccendere la fiamma dopo i mesi stressanti che avevamo passato. Comprai una lingerie di seta nera e cosparsi la camera da letto di petali di rosa e candele profumate. Seppe solo criticare le smagliature e i chili di troppo che avevo preso durante la gravidanza. Non dimenticherò mai quell’episodio”. Poi c’è chi decide, date le circostanze, di rispondere a un gesto romantico in modo assolutamente ‘personale’: “Una mia amica – riferisce tra una risata e l’altra Silvia – ha ricevuto in dono un anello. Era l’ultimo tentativo disperato di riconquistarla dopo un tradimento. Per ringraziarlo del gesto si è munita di martello e ha cercato di incastonare il prezioso dono nel parabrezza del traditore infame. Non l’ha presa molto bene”.

amoreROMANTICISMO 2.0 – Da un estremo all’altro: ‘Senza di te vivere non avrebbe nessun significato. Il sole sorge e tramonta solo perché tu esisti’. Quante volte si storce il naso perplessi leggendo frasi del genere sulle bacheche dei social. Il motivo per cui in queste coppie sorga il desiderio di esternare effusioni e carinerie svenevoli non a quattro occhi ma a tutto il mondo resta per la maggior parte un enigma. L’altra faccia delle romanticherie è dimostrare a tutti i costi agli altri quanto ci si ama e quanto si stia bene insieme. ‘Hai preparato una fetta di pollo? Postiamolo su Instagram, magari mentre si vede che cuciniamo insieme tenendoci per mano e guardandoci teneramente negli occhi. #ioeilmioamore #romanticmoments’. Di solito manifestazioni come queste diventano più sporadiche col passare del tempo e col progredire della relazione, ma nonostante tutto c’è chi decide di vivere un rapporto di coppia come se ogni giorno fosse il primo. “Porto a mia moglie la colazione a letto ogni mattino – dice orgoglioso Antonio – per me è ancora la donna bellissima di 46 anni fa”. “Per il mio compleanno ho trovato la macchina piena di palloncini a forma di cuore“, racconta Martina. “Ogni volta che passavo da un fioraio le compravo una rosa, così, solo per vederla sorridere“, dice Roberto. C’è poi chi, a corto di idee originali, si è ispirato ai film che hanno fatto la storia moderna delle romanticherie stucchevoli: “Ero in macchina, sulla via di casa, ho alzato lo sguardo e ho visto che sul ponte c’era un enorme striscione che diceva ‘Anna, hai reso la mia vita un sogno, grazie di esistere. Giovanni’. Ho 32 anni ormai, ma ho pianto come una ragazzina”.

romanticismoCRAZY LITTLE THINGS CALLED LOVE – Quando tutti i ‘pucci pucci’, gli ‘orsacchiotto’ e i ‘principessa’ si esauriscono, la relazione dei sogni sembra sfumare e lasciare il posto a un triste epilogo fatto di monotonia e in cui manca la voglia di sorprendesi ancora. Ed è in questa nuova fase della relazione che può capitare invece di imparare ad apprezzare piccoli gesti, invisibili fino a poco prima perché offuscati da mazzi di fiori e lettere d’amore. “Il romanticismo – dice Alessandra – è quando sta arrivando l’inverno e lui ti cede i suoi kleenex balsamici al posto dei tuoi che odorano di cartone” e ancora “quando per non ferire i suoi sentimenti mangio quello che ha cucinato senza batter ciglio, quello è un grande gesto romantico“, confessa Dario. E il romanticismo vero, non sempre va esternato. “Quando dorme – racconta un’innamorata anonima – non posso fare a meno di guardarlo per qualche minuto. Lo so che sembra una cosa stupida, ma è uno dei pochi momenti in cui mi rendo davvero conto di quanto lo amo. Poi si sveglia”.

L’amore ha 1000 volti, tutti diversi, tutti sorprendenti. Forse dopotutto non servono grandi dimostrazioni romantiche e ridicole dichiarazioni diabetiche imbellettate di paroloni. A volte basta un kleenex balsamico.

 

di Silvia Santospirito

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