Startup Weekend Parma: dall’idea all’impresa in 54 ore

TRE GIORNI PER CONVINCERE LA GIURIA E PRESENTAZIONI DI UN MINUTO: L'EVENTO INTERNAZIONALE ARRIVA PER LA PRIMA VOLTA IN CITTA'

Tuberfan, videochat a pagamento tra le stelle del web e i loro fan, è il vincitore dello Startup Weekend Parma, evento internazionale dedicato alle nuove imprese, che per la prima volta ha fatto tappa anche nella nostra città. Gli ideatori del progetto si sono aggiudicati un anno di ospitalità alle Officine On/Off, sede nei giorni scorsi della manifestazione organizzata in collaborazione con Aster e Hurricane Start Reggio e il patrocinio del Comune e dell’Università di Parma. “Sono davvero emozionato per questa vittoria -ha ammesso Pierpaolo Manzi, portavoce del gruppo-. Adesso abbiamo deciso di portare avanti questa idea, senza montarci la testa”. Al secondo posto si è classificata For-Tune, la radio personalizzata dall’utente, mentre sul terzo gradino del podio c’è WeMore, piattaforma che connette le aziende e i professionisti in cerca di lavoro. Per loro diversi premi offerti dagli sponsor tecnici

50 GIOVANI, 26 IDEE, 9 STARTUP – In scena da venerdì 10 a domenica 12 febbraio, si è concluso così Startup Weekend Parma. A tenere le fila dell’evento è stato Pietro Dioni, con l’aiuto del ‘facilitatore’ Paolo Lombardi. “L’obiettivo dell’iniziativa è aiutare i giovani a far nascere nuove imprese – ha affermato Lombardi -: abbiamo bisogno di nuovi imprenditori, di nuova energia. Startup Weekend, format internazionale che ho portato anche in altre città italiane, mi appassiona tantissimo e credo che qui a Parma abbia trovando un sostrato veramente eccezionale”. Una cinquantina di giovani si sono radunati alle Officine On/Off e che hanno avanzato 26 idee per creare nuove aziende innovative. Ognuna di loro ha avuto a disposizione tre voti da assegnare ad altrettante proposte, le più convincenti. Le nove che hanno raccolto il numero maggiore di preferenze hanno poi dato vita a dei tavoli di lavoro, attorno ai quali si è discusso nei giorni successivi, anche fino a notte fonda. Non solo realizzazione pratica, ma anche prospettive di guadagno nei primi tre anni, spese necessarie per avviare l’attività, eventuale Startup Weekendbisogno di consulenza legale e, soprattutto, tutto il necessario per convincere i giudici alla presentazione finale di domenica. Ad aiutarli, i ‘mentor’: 12 esperti in vari settori che hanno offerto gratuitamente le proprie consulenze ai partecipanti.

TUTTO IN 54 ORE – I lavori si sono aperti venerdì pomeriggio, quando ognuno dei partecipanti ha esposto in 60 secondi la sua idea. E tutto in diretta su RadiorEvolution e sulla pagina Facebook di Parmateno, media partner dell’evento. Sabato mattina sono poi arrivati i ‘mentor’, subito a disposizione dei partecipanti in base alla consulenza richiesta (ad esempio economica, pubblicitaria e legale). A metà mattinata è intervenuto Cesare Azzali, direttore dell’Unione Parmense degli Industriali. L’ex professore di Diritto e legislazione dell’ambiente all’Università di Parma ha parlato dell’importanza dell’imprenditoria giovanile per la sua capacità di guardare al futuro. “A me pare un’iniziativa sicuramente intelligente -ha dichiarato-, nella misura in cui porta anche da noi una modalità di condivisione delle idee e di confronto fra coloro che vorrebbero iniziare un percorso per attuare nuove tecnologie sulla base delle loro idee e creare nuove occasioni di lavoro.” Nel pomeriggio altri due ospiti d’eccezione: Tommaso Grotto, giovane fondatore della società di protezione della proprietà intellettuale Kojira, e Luca Gisi, socio di Tickete, l’app che consente di vincere buoni sconto e premi fotografando i propri scontrini. Grotto e Gisi, hanno spiegato come riuscire a vendere in
modo efficace un’idea
e quali strumenti usare, individuando un target preciso di clientela. Domenica, prima del gran finale, Michele di Blasio, fondatore di Lacerba, ha invece sottolineato l’importanza delle competenze trasversali, sia come multidiscplinarità dell’imprenditore sia come specializzazioni multiple del team. Alle 16 è 16422676_678441102333043_7011773150714758153_ofinalmente arrivato il momento tanto atteso dei pitch, le presentazioni. Un portavoce per ogni gruppo ha avuto quattro minuti per poter esporre il progetto, con l’ausilio di presentazioni power-point e perfino di brevi video dimostrativi. I giudici hanno così potuto porre delle domande per ulteriori chiarimenti sulla fattibilità del progetto, come prospettive di guadagno, eventuali concorrenti sul mercato già individuati e fascia d’utenza mirata. La giuria era composta da otto membri, provenienti da vari ambiti: Tiziano Tassi, Ceo di Caffeina, Vittorio Guarini, Ceo e Founder di Fazland, Michele Di Blasio, business developer, Nicola Rinaldi, commercialista, Gino Gandolfi, docente dell’Università di Parma, Andrea Parmeggiani, commercialista, e Simona Torre, general manager presso b-ventures/DocomoDigital.

TANTE IDEE DIVERSE – Le nove proposte selezionate sono state molto differenti fra loro. Oltre a quelle vincitrici, ci sono state proposte per ordinare la spesa al dettaglio tramite smartphone e riceverla arrivati in negozio, per decidere tramite votazione degli utenti quale musica mettere in un centro commerciale o in discoteca e progetti per lanciare un allarme immediato tramite braccialetto elettronico in caso di aggressione. Dopo la premiazione, c’è stata l’ultima occasione di ritrovo a cena prima della fine dell’evento, con la promessa per tutti però di non sciogliere le collaborazioni nate in questo fine settimana e di continuare a lavorare insieme. I giudici e i mentor hanno invitato tutti i partecipanti, soprattutto chi non è arrivato sul podio, a non demordere e a continuare a lavorare alle proprie idee. Non resta che sperare che i team continuino a collaborare. Come ha ricordato Azzali, citando Michael Jordan: “I limiti, come le paure, spesso sono solo un’illusione”.

di Andrea Prandini, Silvia Stentella e Felicia Vinciguerra

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