Investire su se stessi e sulla creatività: Andrea Saccon, il fattorino in bicicletta

CONSEGNE SU DUE RUOTE E LIBRI ALL'ARIA APERTA PER I PIU' PICCOLI: ECCO LA STORIA DE LA SAJETTA

Andrea Saccon, classe 1972. Ex operaio parmigiano che di fronte ad una crisi lavorativa non si arrende, anzi si reinventa: in sella alla sua bici-cargo, chilometro dopo chilometro, tra parchi, uffici e domicili, dal 2013 offre servizi di consegna rivolti a privati, imprese, professionisti e non solo. Porta anche libri ai bambini di Parma; a tutti sarà capitato di incrociarlo per le vie della città. Ecco allora la storia de La Sajetta, un servizio ecologico, veloce e flessibile.

Che cosa è La Sajetta, ma soprattutto chi è Andrea Saccon?saccon 2

‘’Ho 45 anni e sono di Parma. Mi sono ‘inventato’ La Sajetta, ma in realtà non è niente di nuovo: quello delle consegne in bicicletta è un servizio già presente in altre città. Si è sviluppata nel nord Europa per poi arrivare in Italia, con un traffico particolarmente intenso: Milano Roma e Firenze. In seguito si è sviluppata anche in città più piccole, come Bologna, Modena e Reggio Emilia. Facciamo consegne in bicicletta, di qualsiasi cosa e con qualsiasi condizione ambientale. E lavoriamo all’interno di tutta l’area della tangenziale di Parma. Ho cominciato con i fioristi, ma poi piano piano il progetto si è ampliato e abbiamo anche incorporato le gastronomie. E poi facciamo consegne per le banche, le camere di commercio, consegne di prodotti a chilometro zero.’’

Qual è la storia de La Sajetta?

‘’L’azienda dove lavoravo prima aveva dei problemi, voleva chiudere e stava cominciando a licenziare. Mi avrebbero tenuto, però non mi piaceva più la realtà in cui lavoravo e quindi ho deciso di contattare una ditta di Milano che vende prodotti biologici. Non lavorando sulla zona di Parma, mi sono offerto di effettuarvi le consegne. Mi sono comprato una bicicletta vecchia, da fornaio, quelle con il cassone davanti e  così ho cominciato a fare consegne una volta a settimana a Parma. A quel punto mi sono reso conto della potenzialità della bicicletta e ho deciso di metterla al centro di tutto’’.

sacconE le letture in giro per i parchi?

‘’All’inizio dell’attività mi capitava di aver dei pomeriggi liberi e avendo due bambini mi sono appassionato alla lettura di albi illustrati. In quei giorni riempivo il cassone della bicicletta di libri e giravo i parchi della città, mi fermavo e leggevo; avevo dei tappetoni su cui i bambini potevano leggere i libri, sfogliarli oppure farli leggere ai genitori. Portavo i libri dove non arrivavano, quindi nei parchi più distanti dalle biblioteche. Vedendo i bambini che si divertivano coi libri, mi dispiaceva che non potessero prenderli, perché logicamente li prendevo in prestito in biblioteca e non potevo darli a terzi. Quindi ho proposto il mio progetto ad un’associazione che si chiama Parma Kids, specializzata nelle attività per i bambini. Molto entusiasti, ci abbiamo messo un anno a preparare tutto: prendere una bicicletta nuova, allestire i pannelli su cui porre i libri, prendere i contatti con le biblioteche partecipando a diversi bandi della Regione. Questa è una vera e propria biblioteca e i bambini possono prendere i libri e poi riportarli la settimana successiva al parco dove andiamo secondo il programma, oppure direttamente alle biblioteche con cui collaboriamo a seconda delle settimane’’.

Dopo di te ci sono stati altri che si sono lanciati in questo lavoro. Che effetto fa l’essere stato il primo?

‘’Per le consegne non ho inventato niente, ma attualmente in bicicletta penso di essere ancora l’unico. Anzi, c’è un ragazzo che ha deciso di intraprendere questa attività con me. Quando cerco qualcuno che mi aiuti, l’importante non è la velocità. Insomma non cerco dei ciclisti professionisti. Però andando a casa delle persone, bisogna sapersi presentare e avere la disponibilità a lavorare in qualsiasi condizione ambientale. Se ti alzi una mattina e piove non ci puoi non andare, anche perché sono i giorni in cui si lavora di più’’.

Se ho capito bene è un lavoro in proprio. saccon3

‘’Si, ho aperto una partita iva e mi sono iscritto alla Camera del Commercio. L’unica cosa è che ho faticato a fare è trovare un’assicurazione che mi coprisse in casi di infortuni e danni contro terzi’’.

Fino ad adesso quanti chilometri hai macinato?

‘’Prima di Natale ho cambiato bicicletta e quella vecchia ne aveva fatti settantacinquemila’’.

Come funziona il servizio?

‘’Con i privati abbiamo una gestione definita. Il privato compra, lascia nel negozio il prodotto, mi chiama e io vado a ritirare ed effettuare la consegna. Effettivamente non abbiamo un magazzino, quindi tutto quello che viene ritirato viene consegnato immediatamente o comunque nell’arco della stessa giornata. Poi c’è il discorso della spesa: non la faccio direttamente io. Un cliente la fa, io ritiro e consegno’’.

Il servizio può essere anche utilizzato dagli studenti?

‘’Collaborando con tutti quei negozi che non hanno la consegna a domicilio, è molto frequente avere come clienti studenti che si fanno portare il pranzo e a volte anche la spesa’’.

E’ un lavoro redditizio?

‘’Non si diventa ricchi, ma è un lavoro che permette di viverci. Poi se ti piace, è tutto uno stare all’area aperta e incontrare tanta gente. Ti riesci a ritagliare anche i tuoi tempi e spazi. Tutto sta anche nel come ci si organizza la giornata. Devi cercare di pedalare meno a carico vuoto e quindi in ogni zona in cui vai devi caricare e scaricare. Solo con il tempo si diminuiscono i chilometri a vuoto, quindi si migliora sempre’’.

di N. Lynda Niamke e Marco Rossi

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