Unipr si vota! Nove liste e sette organi da rinnovare, a battesimo il voto elettronico

IL 28 E 29 MARZO STUDENTI ALLE URNE PER ELEGGERE I PROPRI RAPPRESENTANTI

Olanda, Francia, Germania, forse Italia, Parma. Il 2017 è un anno fitto di appuntamenti elettorali, ai quali si aggiungono anche le elezioni universitarie. Martedì 28 marzo, dalle 9 alle 18 e mercoledì 29 marzo dalle 9 alle 14, gli studenti dell’ateneo saranno chiamati a votare per il rinnovo dei propri rappresentanti in vari organi accademici. Nonostante l’imminenza della chiamata alle urne, forse qualcuno lo legge qui per la prima volta. Le elezioni studentesche non riscuotono un grande successo: alle ultime del novembre 2014 si sono recati a votare poco più di 4.000 studenti sui quasi 30.000 iscritti, un’affluenza del 15% di media. Ci sono state però grandi differenze tra i vari dipartimenti: un po’ a sorpresa i peggiori sono stati quelli umanistici, Alef e Lass (oggi riuniti nel Dusic), con un desolante 5% e 7%; il primo posto dell’epoca se lo è invece aggiudicato il Dipartimento di Medicina col 25%, seguito da Scienze degli alimenti e Scienze del farmaco.

Voto elettronicoPER COSA SI VOTA – In totale si rinnovano i rappresentanti degli studenti di sette tipologie di organi accademici, cinque comuni a tutto l’ateneo e due presenti in ogni dipartimento o corso di laurea. I più importanti sono il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione, in sintesi il Parlamento e il Governo dell’Università: il Senato ha funzione di indirizzo politico e programmazione delle attività universitarie; il Consiglio si occupa di mettere in pratica quando deciso dal Senato, gestendo anche i fondi necessari. Purtroppo gli studenti da quest’anno perdono un rappresentante in Senato: si passa dai 5 eletti fino ad ora a 4, di cui uno obbligatoriamente dottorando. Rimane invariato invece la quota di studenti negli altri organi: 2 in CdA, 2 nel Nucleo di valutazione (funzione di supervisione e valutazione delle attività universitarie), 2 nel Comitato per lo sport universitario (sovrintende alle attività e agli impianti sportivi), 15 nel Consiglio degli studenti (che a differenza degli altri comprende solo studenti) suddivisi in 6 per l’area umanistica, 6 per l’area scientifico-tecnologica e 3 per l’area medico-veterinaria, 80 suddivisi nei vari Consigli di dipartimento e una quota percentuale del 20% per i Consigli di corso di studio.

Organi centrali elezioni

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CHI VOTA E CHI VIENE ELETTO-  In totale si sono candidate 9 liste, però non corrono tutte per ognuno degli organi accademici. Quasi tutte sono espressione degli studenti di un singolo dipartimento o perfino di un solo corso di laurea e puntano a ottenere un posto nelle istituzioni minori come i consigli di dipartimento o i consigli di corso di laurea. Ad esempio a Medicina c’è ‘Tsrm terzo anno‘ dei radiologi o ‘CdL magistrale scienze infermieristiche e ostetriche‘, mentre a Matematica troviamo le liste ‘Matematica‘ e ‘Mat-Fis-Info‘ e a Chimica c’è la lista ‘Gas nobili‘.Un caso particolare di liste di un solo dipartimento che puntano agli organi maggiori sono ‘Camici in movimento‘ di Medicina, che sono candidati per il Consiglio degli studenti e ‘Coordinamento studentesco – il Mattone’ di Veterinaria, che tenterà di arrivare in Consiglio degli studenti e addirittura in Senato accademico. “Noi veterinari – dice la candidata de Il Mattone, Martina Rega – abbiamo da sempre il problema di essere un po’ isolati, vista la nostra sede, dal resto dell’università.Voglio provare a dare voce in Senato al mio corso ma, voglio sottolineare, in caso di elezione mi darò da fare per rappresentare tutti gli studenti di Medicina e Veterinaria”.

Oltre a queste liste di singolo dipartimento, sono candidate tre grandi associazioni studentesche, presenti in quasi tutti i dipartimenti e presenti nella politica universitaria anche a livello nazionale: Sinistra Studentesca Universitaria – SSU e Unione degli Universitari – UdU, orientate a sinistra, e Student Office, che invece preferisce non schierarsi politicamente. “Le nostre proposte – afferma Enrico Gulluni di UdU – si concentrano su tre obiettivi: mense più economiche, più aule studio, trasporti pubblici meno costosi. Soprattutto sull’abbonamento del bus si può fare molto, se Parma vuole essere una città universitaria non può non prevedere un’abbonamento ridotto per universitari”. Un programma molto simile presenta SSU, che inoltre rivendica “i molti risultati ottenuti da Sinistra Universitaria – parola di Antonio della Rovere – nel biennio passato, come i corsi di lingua e soprattutto la ridefinizione delle fasce di reddito, così da far pagare di più chi ha di più e di meno chi ha di meno”. Student Office invece ha altri progetti: “Noi puntiamo soprattutto – spiega il coordinatore Giovanni Santi – a entrare nei consigli di dipartimento e di corso di studio, per affrontarne ‘sul campo’ i tanti piccoli problemi concreti di ogni giorno; per le tematiche più generali siamo sempre pronti a dialogare e confrontarci con tutti, a prescindere dalle posizioni politiche, come abbiamo sempre fatto”. A novembre 2014 ci fu il trionfo di Sinistra Universitaria, che conquistò la maggioranza dei voti in praticamente tutte le circoscrizioni degli organi maggiori. A livello di eletti però ci fu un quasi pareggio tra la lista più votata e la seconda, Unione degli Universitari, a causa del sistema elettorale d’ateneo. Per quanto riguarda il Consiglio degli Studenti, quello uscente è composto da 9 di SSU, 3 di UdU, 2 di Student Office e 1 della lista Il Mattone.

Seggi Unipr

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VOTO ELETTRONICO – Possono votare tutti gli studenti, anche i fuori corso, iscritti ai corsi di laurea, alle scuole di specializzazione e ai dottorati (questi ultimi non per il Consiglio degli studenti), a patto che abbiano pagato entro il 13 marzo la prima rata universitaria. Novità di quest’anno è l’arrivo anche a Parma del voto elettronico, già in uso in altre università nell’ottica della progressiva digitalizzazione delle procedure amministrative. Ogni studente può votare in uno qualsiasi dei seggi, a prescindere dal corso di laurea: uno studente di Lettere può votare senza problemi al Campus, per esempio. Come in qualsiasi elezione, bisogna presentarsi al seggio con un documento d’identità o con la Student Card. Lì, firmato il ‘foglio presenze’, si riceverà un username e una password con cui accedere al programma UVOTE del computer/cabina elettorale. Poi basterà seguire le istruzioni a schermo per votare i rappresentanti di ogni organo accademico, selezionando prima la lista e poi, volendo, la preferenza per il singolo candidato. Il sistema prevede l’opportunità di votare scheda bianca, di votare solo la lista senza indicare una preferenza, di concludere le votazioni senza aver votare per tutti gli organi possibili. Alle 14 i seggi chiuderanno definitivamente e, confermano dall’ufficio Affari Istituzionali, “intorno alle 16, dopo la consegna dei verbali cartacei dai vari seggi, si procederà al conteggio automatico dei voti; lo spoglio sarà trasmesso in diretta nella Sala del Consiglio di Amministrazione in sede centrale. Una volta ultimato i risultati saranno postati sul sito dell’Ateneo”.

di Andrea Prandini

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