Maschi contro femmine: aspettative e tattiche del primo appuntamento

DALLA SCELTA DEL LOOK ALLA LOCATION, DAL CONTO AL BACIO AL MESSAGGIO DEL GIORNO DOPO

primo-appuntamentoSi sa come funziona la primavera: le giornate si allungano, le temperature si alzano, le persone si scoprono e lasciano i caldi rifugi in cui hanno trascorso l’inverno, sepolti sotto due strati di pile a guardare serie tv  mangiando cibo spazzatura. In primavera ad uscire dal letargo sono anche i single:  si risvegliano ormoni e sensi e, generalmente, torna la voglia di innamorarsi. Ma prima che l’amore sbocci c’è un grande ostacolo da affrontare : superare il primo appuntamento.

(IL CONTO DEL) PRIMO APPUNTAMENTO NON SI SCORDA MAI – Chiamatela chimica, chiamatela scintilla, ma ogni relazione inizia con un primo incontro: quali sono le regole da seguire per avere l’appuntamento perfetto? Per scoprirlo abbiamo chiesto a cinque donne e cinque uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni quale sarebbe il loro appuntamento ideale. La metà di loro ha optato per un aperitivo all’aperto o in un locale poco affollato, invece l’altra metà preferisce una cena in un ristorante tranquillo, senza distinzioni particolari tra uomini e donne. “Per me il primo appuntamento deve essere molto informale per non caricarsi di ansie – spiega Roberta, 25 anni – magari in un bar davanti a una bottiglia di vino che pagherà lui”. Anche Pierfrancesco, 25 anni, preferirebbe un aperitivo al parco per rilassarsi e chiacchierare, possibilmente prima del tramonto: “ Voglio guardarla bene in faccia alla luce del sole, nei locali le ragazze sembrano totalmente diverse a volte”.
Tranne Ornella, che si è offerta di dividere il conto, tutti come Roberta credono che debba essere l’uomo a pagare e la cifra da spendere oscilla dai 20 ai 200 euro a seconda della location scelta. “Chi paga? Io, ma solo perché è la prima volta e voglio fare bella figura” ammette onestamente Pierfrancesco.
Secondo la maggior parte dei nostri intervistati la cavalleria maschile  va dimostrata anche passando a prendere la ragazza prima dell’appuntamento o, al massimo, incontrandosi già nel luogo prestabilito.

primo-appuntamento-scegliere-vestitoPRIMA DI USCIRE – L’importanza di un appuntamento è direttamente proporzionale al tempo che la ragazza passa davanti all’armadio per scegliere il suo outfit  e alla quantità di fotografie inviate alle amiche per avere consigli. Tacchi o scarpe basse? Gonna  o pantalone?  Il punto è non inviare il messaggio sbagliato, nessuna donna al primo appuntamento vuole apparire troppo provocante o troppo formale, come conferma Donatella, 25 anni: “Mi vesto carina ma non esagero, il giusto per farmi desiderare”. Infatti, tutte le intervistate  preferiscono un abbigliamento casual-chic, approvato anche dai ragazzi a cui però non dispiace la donna che osa un po’ come spiega Simone, 31 anni: “Vorrei fosse vestita normalmente ma leggermente provocante”.
E l’uomo invece? Per lui prevale la combinazione jeans/pantalone con camicia/maglietta, scelta prediletta dagli uomini e promossa  dalle ragazze che si aspettano un uomo non necessariamente elegante ma comunque ben vestito. Solo Guido, 33, dice di voler indossare rigorosamente giacca e cravatta e al contrario per Ketty, 38,  un uomo può indossare di tutto purché non sia troppo formale.
A prescindere da cosa indosserà sopra,  ciò che una donna non confesserà mai è che prima di uscire avrà sicuramente provveduto ad indossare un bel completino intimo e a depilarsi. Tenete a freno pensieri maliziosi ed ego, uomini, non è detto che una ragazza lo faccia perché spera in un dopo cena intimo. Per una donna  la scelta del look per il primo appuntamento  è come fare la valigia prima di andare in vacanza: si porta un po’ di tutto, non si sa mai quello che può succedere.

IL BACIO DELLA BUONANOTTE Non c’è prova migliore che l’appuntamento sia riuscito di un bacio appassionato prima di salutarsi. Praticamente tutti gli intervistati hanno dichiarato che se si crea la giusta atmosfera e nasce del feeling, dopo l’aperitivo o la cena, si può fare una passeggiata, andare a bere qualcosa ed è possibile che il fine serata riservi belle sorprese.  Le ragazze non escludono il bacio ma non lo danno neanche per certo: “Può succedere di tutto, non ci si deve porre paletti – afferma Roberta – ma agire in base alla situazione, al momento e al feeling con la persona”. Anche le altre donne sono favorevoli al bacio la prima sera, senza sbilanciarsi oltre, come dice Giorgia, 23 anni: “A fine serata se la persona ti è piaciuta il bacio è gradito”.Molto più diretti gli uomini che considerano il bacio come la conclusione ‘minima’ di un appuntamento: “Fine serata? – dice Damiano, 26 anni- Dipende da com’è andata ma un bel limone duro ci sta”. Concorda Guido, 33 anni: “Deve esserci almeno un bacio da due ore e mezzo” e  confessa Simone, 31: “Spero di concludere”. Più strategico Pierfrancesco: “Di solito non faccio il primo passo e non la bacio a meno che lei non mi faccia chiaramente capire di volerlo,  ma solo per non darle l’impressione che voglio solo sesso.  Dal secondo appuntamento chi lo sa”.

STRATEGIE E FILM MENTALI, IL POSTAPPUNTAMENTO – Quando pensavate che il peggio fosse passato e credevate di aver superato lo scoglio della prima uscita, inizia la fase delle strategie, del  ‘io non gli scrivo, se vuole mi scrive lui’. Questa pretesa che sia l’altro a richiamare è generalmente più femminile: “Il giorno dopo non mi faccio assolutamente sentire e se lui non mi chiama… Addio!” afferma Ketty ed è più diffusa tra le donne anche la tendenza a farsi paranoie: “Se la persona mi piace – dice Giorgia – inizio a chiedermi se la cosa sia corrisposta, se mi scriverà per un secondo appuntamento. Dovrebbe chiedermelo lui e potremmo fare qualcosa di meno formale”. Ornella è l’unica a dirsi pronta a richiamare il ragazzo se le piace, mentre Donatella dice: “A fine serata non mi aspetto nulla, ma se non chiama o scrive entro il giorno dopo inizio a farmi i film mentali. Quando poi mi scrive potrei invitarlo anche io per un secondo appuntamento e potremmo fare qualcosa di più intrigante.”

Una scena tratta dal film La verità è che non gli piaci abbastanza

Una scena tratta dal film La verità è che non gli piaci abbastanza

La maggior parte dei  ragazzi intervistati ha dichiarato di non avere problemi a chiamare: “Se sono stato bene, la richiamo la sera stessa e magari la invito per un secondo appuntamento – dice Simone, 33 – ma questa volta per una cena a casa”. Invece secondo Damiano e Gerardo, 23 anni, il giorno successivo ci si può sentire ma non è necessario rivedersi subito.  Leggermente più vicini al pensiero femminile Pierfrancesco: “Dopo l’appuntamento nessuna sega mentale, anzi aspetto che mi scriva lei o le scriverò io il giorno dopo, giusto per farmi desiderare un po’. Ovviamente le chiedo di rivederci se sono stato bene”. E Guido: “ Il giorno dopo devo iniziare a chiedermi se le sarà piaciuta la serata, quando devo scriverle. Voglio che si senta una principessa con me”.
Quello che appare chiaro è che a prescindere dall’età, dal tipo di appuntamento e dalla conclusione delle serata, se i ragazzi sono interessati tendono comunque  ad agire nel giro di 48 ore. Quindi, donne, prima di farmi divorare dall’ansia o di crearvi un film mentale  da Oscar, ricordate sempre le parole tratte dal film La verità è che non gli piaci abbastanza:  “ Non importa quello che lui ti ha detto, è passata una settimana e non ti ha richiamata. Se un uomo non ti chiama, non vuole chiamarti. Se un uomo ti tratta come se non gliene fregasse niente di te, allora non gliene frega veramente niente di te.  Ti prego, fidati : se vuole stare con te troverà il modo di farlo”.
Più chiaro di così.

di Alessia Tavarone

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