Il flaneur con le sneakers

SEMPLICE CADUTA DI STILE O RIFLESSO DI UNA SOCIETA' IN TRASFORMAZIONE?

IL FLANEUR CON LE SNEAKERS – IL VIDEO 

Un uomo elegante con un abito austero: un frac blu a tagli netti, di un tessuto robusto, una cravatta inamidata e un pantalone beige.
Nessuna decorazione, solo due accessori, un cappello a cilindro e un bastone da passeggio.
Un piccolo sforzo di immaginazione ed è già sui marciapiedi delle città che passeggia il Flâneur dell’800.
A passo lento il Flâneur ha solcato le vie della città industrializzata, a naso in su ha visto ogni tipo di cielo.
Ha fatto riflessioni di ogni tipo guardando i fumi dei camini delle fabbriche.
Ha corteggiato tutte le dame che voleva senza alcun tipo di intermediazione tecnologica, poiché semplicemente non ne disponeva.
Il Flâneur quando vede una panchina isolata si ferma, appunta su un taccuino le sue riflessioni.
Se sul suo cammino incontra un monumento o un’opera d’arte che gli piace in modo particolare, potrebbe farne uno schizzo.
Il Flâneur nel suo cammino può scorgere l’espressione felice e soddisfatta di un bambino.

Cartier-Bresson

Cartier-Bresson

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Può domandare alle persone che incontra “come stai” e può farlo in modo non retorico, ascoltando la risposta.

Oggi gli uomini provano ad essere eleganti negli abiti, ma dopo aver abbottonato più di sette bottoni della camicia perdono la pazienza e magari anche il treno, quindi mettono le Sneakers.
Mattina, pomeriggio o sera, jeans o pantalone le Sneakers vanno sempre bene.
Praticamente un must nelle abitudini di stile dei ragazzi di oggi.
Le Sneakers sono comode e veloci da indossare, informali.
Con le Sneakers si può camminare senza guardare dove si mettono i piedi -non si rischia di rovinarle- facilitano così la lettura dello smartphone.
Attraverso gli schermi dei cellulari potrebbero intraprendere persino un corteggiamento virtuale.
I mezzi di trasposto spostano gli uomini da un luogo all’altro in velocità, seguendo l’agenda degli appuntamenti.
La velocità non consente di vedere praticamente nulla, se non il solito schermo del cellulare.
La frenesia degli impegni quotidiani riservano solo pochi minuti liberi nella giornata, questi pochi minuti sono troppo pochi per pensare, consentono al massimo di formulare un pensiero fatto di parole e #.
Chi passeggia lentamente per le strade, osservando la città, leggendo le sue targhe, in un atteggiamento di chi non va da nessuna parte è oggi concesso solo al turista.
Attitudine che possiamo osservare magari al cinema, grazie alla fantasia dei registi.
È il caso di Sorrentino, che con il film premio Oscar “La grande bellezza”, ha costruito per Tony Servillo la maschera di Jep Gambardella, un personaggio riflessivo, elegante, lento nei movimenti, tant’è che si permette di indossare mocassini o scarpe stringate.

La grande bellezza- Sorrentino

La grande bellezza – Sorrentino

 

 

 

 

 

 

 

La grande bellezza-Sorrentino

La grande bellezza- Sorrentino

 

 

 

 

 

 

 

 

La caduta di stile delle calzature maschili ci fornisce un importante spunto di riflessione, da estendere a tutti noi, donne e uomini.
Questa caduta di stile rispecchia la trasformazione dei comportamenti delle persone, tutt’altro che vicine all’attitudine della passeggiata a mo’ di Flâneur.

Siamo tutti propensi allo spostamento dentro alla città da un posto all’altro in velocità. Più che i marciapiedi e le strade, i palazzi e le persone che ci circondano, sono gli smartphone a catturare i nostri sguardi.
Gli smartphone occupano i pochi minuti liberi della nostra giornata, come se avere momenti vuoti sia un reato e fermarsi per un attimo fosse un crimine, come se avessimo di meglio da fare o di più da imparare dagli schermi dei cellulari che dalla vita reale.

 

Vanessa Benedetti

 

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*