Da Rizzoli a Bettini a Tomba: al Regio le stelle di Sport e Civiltà

38^ EDIZIONE DEL PREMIO DEI VETERANI DELLO SPORT

BettiniSono dieci i nomi noti che si sono aggiudicati i premi ‘Sport e Civilità’ di quest’anno: a Sergio Zavoli, Sport e Cultura; Sport e Lavoro a Fedele Confalonieri; Atleta dell’Anno all’arbitro mondiale Nicola Rizzoli; Atlete dell’Anno alle beniamine della Nazionale di volley femminile; Ambasciatore dello Sport al ciclista Paolo Bettini; Atleta del Secolo all’imbattibile Alberto Tomba; Sara Morganti e Giulia Ghiretti premiate come migliori rappresentanti dello Sport Paralimpico; Sport unito alla Solidarietà all’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini e l’ultimo premio, l’Ercole Negri, di cui è stato insignito il Prof. Luigi Roncoroni.

 

LA PREMIAZIONE – Alle ore 16,30 di lunedì 24 Novembre, il Teatro Regio di Parma alza il sipario sulla cerimonia. Tra momenti di puro intrattenimento con le esibizioni del cantante Giò di Tonno e le performance di ballerine e ginnaste, a moderare la serata sono i conduttori Massimo De Luca e Francesca Strozzi che si avvicendano sul palco creando con ciascun ospite un’atmosfera intima.

Accade con il grande giornalista sportivo Sergio Zavoli accompagnato da un fedele amico e ciclista italiano, Vittorio Adorni. Avanguardista ideatore del ‘Processo alla tappa’, programma televisivo innovativo, “è riuscito a farci entrare nelle case della gente  – spiega Adorni – ha civilizzato il nostro sport, facendoci diventare popolari”.
“Il segreto – rivela Zavoli – era parlare con i gregari, eterni secondi, i più in ombra ma gli stessi che portavano il campione alla vittoria”.

A salire sul palco è poi Paolo Bettini, ciclista vincitore di mondiali e oro olimpico ad Atene, preceduto dallo scorrere di immagini dei suoi più grandi successi che riescono ancora, a distanza di anni, ad emozionare.

La capitana della Nazionale italiana di pallavolo, Francesca Piccinini, e la giovanissima Valentina Diouf entrano accompagnate dal presidente Fipav Carlo Magri: “La pallavolo è il primo sport per numero di iscritte nel nostro Paese, le statistiche parlano chiare – spiega Magri – eil merito di questo splendido gruppo è stato proprio quello di farsi amare da tanta gente, aldilà dei risultati tecnici”, un quarto posto raggiunto collezionando molte vittorie a fronte di sole due sconfitte fatali per un posto sul podio.

DSCN1830Quarto ospite è l’arbitro Nicola Rizzoli premiato come Atleta dell’Anno. La notte dello scorso 13 luglio è stato il terzo italiano, dopo Gonella e Collina, a dirigere una finale mondiale. Il fischietto di Mirandola definisce gli attimi pre-partita come “un mix di incoscienza e responsabilità”, consapevole che dietro ad ogni squadra c’è un’intera Nazione. Prima di congedarsi Rizzoli si concentra sui tifosi, molto spesso violenti nei confronti della sua categoria: “Gli italiani dovrebbero imparare che arrivare secondi non è una sconfitta”, conclude.

L’ospite successivo è Fedele Confalonieri. Premiato per la categoria Sport e Lavoro, il presidente di Mediaset e consigliere di amministrazione del quotidiano ‘Il Giorno’, rivela di avere una grande passione per la musica che sette anni fa lo ha portato a conseguire un diploma in pianoforte al conservatorio di Milano. La sua vita si divide tra famiglia, televisione, musica e sport; tifoso del Milan, durante la premiazione si abbandona a delle dichiarazioni sul derby milanese, elogiando Inzaghi e giudicando la gara di San Siro con poche battute: “Il derby? È stata una partita tra poveretti. Per vincere bisogna investire”. Prima di congedarsi il presidente ha omaggiato il pubblico del Teatro Regio con un’esibizione di Chopin al pianoforte.

“Oggi che il buon Dio mi ha dato la fortuna di possedere un’azienda con 7.500 dipendenti sto provando a restituire qualcosa” così Ernesto Pellegrini, imprenditore milanese ed ex presidente dell’Inter, motiva il suo impegno sociale alla consegna del premio Sport e Solidarietà.
Nel 2013 costituisce la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus con lo scopo di aiutare chi momentaneamente è in difficoltà economica e sociale. Il primo progetto è dedicato al ristorante ‘Ruben’, aperto a Milano, nel quale l’ex presidente nerazzurro offre pasti caldi ai più bisognosi al prezzo rappresentativo di un euro. Un’iniziativa solidale che vuole essere d’esempio anche per altri imprenditori

DSCN1854.001La capacità di non arrendersi mai davanti a nessun ostacolo, superarlo in qualsiasi modo magari reinventandosi, trasformando i “limiti” in forza: questo ha contraddistinto le due atlete vincitrici del premio Sport Paralimpici, la parmigiana Giulia Ghiretti e la toscana Sara Morganti.

Giulia, ha sempre avuto una forte attitudine allo sport: raggiunge grandi risultati nel trampolino elastico, a nove anni il primo riconoscimento nazionale. Ma nel 2010, a soli quindici anni, durante un allenamento un incidente sul trampolino la costringe sulla sedie a rotelle. Nonostante le difficoltà, Giulia non ha mai pensato di abbandonare la pratica sportiva: ha bisogno di trovare qualcosa di nuovo. Da farfalla si è trasformata in delfino. Primatista italiana nei 50 dorso e 200 misti, agli Europei di Eindhoven 2014 conquista l’argento nei 100 rana nella categoria SB 4 e il bronzo nella staffetta 4 x 50 mista. “Le barriere sono quelle che una persona decide di avere: l’importante è darsi sempre obiettivi nuovi”.

Sara, invece, è l’esempio che neanche la malattia può rappresentare un ostacolo insormontabile quando c’è la giusta determinazione. “A 19 anni i medici mi diagnosticarono la sclerosi multipla, pensavo che la mia vita fosse finita – ricorda durante la premiazione – ma grazie allo sport sono riuscita ad andare avanti”. Così ha fatto, continuando a montare in sella del suo cavallo: otto titoli italiani nell’equitazione e medaglia d’oro ai Mondiali di Caen, nell’agosto scorso.

Designato atleta del secolo dal Coni è Alberto Tomba: cinque ori olimpici e cinquanta vittorie complessive in Coppa del Mondo. La Bomba col suo carisma diverte tutti i presenti duettando con un Massimo De Luca complice nel racconto di aneddoti che hanno contribuito alla creazione della figura mitica dell’atleta: “Ogni volta che passo da Parma, in autostrada, suono il clacson – racconta – per ringraziare la Barilla, mio sponsor per tanti anni”.

L’ultimo premiato dell’evento è il Dottor Luigi Roncoroni, al quale è stato consegnato il riconoscimento ‘Ercole Negri’. Il professore, ora primario in chirurgia all’Ospedale di Parma, è stato pallavolista della Nazionale dal 1968 al 1977.

 

IL PREMIO – Motivo di vanto per la città di Parma e appuntamento annuale ormai imperdibile, il premio Sport e Civiltà indetto dai Veterani dello Sport vede la sua prima edizione nel 1976. Questo progetto poggia le sue radici sulla convinzione che lo sport, insieme ai valori civili dei quali si fa portavoce, rappresenti un baluardo nell’educazione del cittadino. Ecco quindi che il Premio viene assegnato a giornalisti, atleti, tecnici che, con il loro operato, quotidianamente,  contribuiscono a far passare messaggi positivi e costruttivi, di diversa natura. Ma non solo, la Giuria con a capo il Presidente Vittorio Adorni, si riserva il diritto di assegnare premi speciali ad altre figure di rilievo, come imprenditori che ben sintetizzano il rapporto tra sport e lavoro.

 

di Greta Bisello, Samanta Carrea, Luisa Di Capua

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