Elezioni studentesche: Ssu prima lista Ma i vandali rovinano la competizione
IMBRATTATA LA BIBLIOTECA DI ECONOMIA
Tra segnalibri e accendini, tra passione e scambio di idee, si sono svolte lunedì 24 e martedì 25 novembre 2014 le elezioni studentesche per il biennio 2014/2016. Gli studenti regolarmente iscritti all’Ateneo, sia in corso che fuori corso, hanno eletto 5 rappresentanti in Senato Accademico, 2 rappresentanti in Consiglio d’Amministrazione, 2 rappresentanti nel Comitato per lo Sport Universitario, 15 membri del Consiglio degli Studenti, 80 rappresentanti nei Consigli di Dipartimento e i rappresentanti nei Consigli dei Corsi di studio.
SSU LA SPUNTA SULL’UDU – A fronte dei dieci (con le rispettive liste) simboli approvati dalla Commissione Elettorale Centrale del 29 ottobre scorso, è netta la vittoria della Sinistra Studentesca Universitaria che si è il testa a testa con l’Unione Degli Universitari – Lista Indipendenti (Udu). Occorre però precisare che, almeno a livello di proporzioni, nulla è sostanzialmente cambiato rispetto alla scorsa tornata elettorale per lo meno per quanto riguarda il Senato accademico, il Nucleo di Valutazione, il Comitato per lo Sport Universitario e il Consiglio di Amministrazione. I cinque senatori neoeletti sono tre dell’Ssu (Dell’Aquila Gabriella Cristiana con 273 voti, Della Rovere Antonio con 163 voti e Quarta Alessio con 46 voti) e due dell’Udu (Fontana Andrea con 64 voti e Daidone Andrea con 47 voti). Nel Nucleo di valutazione sono stati eletti Pastorino Edoardo con 221 voti (Ssu) e Allegri Alex con 147 voti. Entrano nel Consiglio di Amministrazione due nuovi eletti, anche qui uno Ssu (Valotti Irene con 366 voti) e uno Udu (Ramundo Geremia con 240 voti). Un significativo cambiamento è avvenuto nel Consiglio degli Studenti dove la Sinistra Studentesca Universitaria ha guadagnato tre nuovi seggi (in tutto nove rispetto ai sei di due anni fa) a scapito dell’Unione Degli Universitari che invece passa dai cinque ai tre. Gli altri tre (in tutto bisognava eleggere quindici rappresentanti) sono Rega Martina (22 voti, Coordinamento Studentesco – Il Mattone), Santi Giovanni (Student Office con 49) e Bandinelli Lorenzo (60 voti, Student Office).
L’AFFLUENZA – Al netto del corpo elettorale la percentuale votanti è rimasta pressoché invariata (15,42 nel 2012 e 15,33% nel 2014), ma è un dato esclusivamente proporzionale visto che, considerando il numero dei votanti, si registra un sensibile aumento: da 3244 nel 2012 a 4390 nel 2014. Campione di affluenza si riconferma il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale con 557 votanti su 2248. Fanalino di coda è invece il seggio del Dipartimento Antichità, Linguistiche, Educazione, Filosofia (A.L.E.F.) con un’affluenza del 5,3% sui 2807 aventi diritto al voto.
NON E’ POLITICA, E’ VANDALISMO – La competizione elettorale è stata però macchiata: all’interno del plesso dell’Università di via Kennedy, sulle pareti esterne della biblioteca di Economia, è scattato infatti il vandalismo. Tre mura sono state imbrattate, complice una bomboletta spray, con delle frasi offensive nei confronti della Sinistra Studentesca Universitaria. “Non condivido questi gesti: sostengo la libertà di opinione, di parola e di espressione – dichiara Alessio Quarta, neo eletto ‘senatore’ per Ssu – ma ci sono modi e modi per esprimersi. Il darci dei fascisti imbrattando i muri non è il modo migliore; chi ha compiuto questo gesto ha furbamente scelto un posto dove non ci sono telecamere che potessero riprenderlo”. “Oltre al grave gesto di deturpazione dell’Università pubblica non bisogna dimenticare che a prescindere dalle diverse posizioni ed opinioni, crediamo che il rispetto sia dovuto a tutti”, affermano gli altri componenti di Ssu.
Contrario anche un sostenitore di Udu: “Io ho anche amici all’interno di Ssu e farsi questa lotta spietata arrivando a compiere atti del genere è totalmente fuori luogo”.
di Michele Panariello, Erica Salidu, Giovanna Triolo, Eliana Tripaldi
Il fatto è che chi scrive offese sui muri non ha seri argomenti da opporre ai rivali e mostra solo la sua vigliaccheria e pochezza culturale.