Tra i maggiori artisti del fumetto contemporaneo italiano, ZeroCalcare è stato ospite ad ArtLab lo scorso giovedì per presentare ‘Macerie prime’, il primo volume di una storia divisa in­­­­­ due parti. ‘Macerie prime’ si pone in continuità con ‘L’elenco telefonico degli accolli’, con quella consapevolezza maturata dall’autore di avere ormai personaggi cristallizzati nella forma con cui erano stati costruiti all’inizio delle prime storie e inadatti ormai a descrivere quella realtà fatta di macerie che ZeroCalcare coglie volgendo lo sguardo alle vite dei suoi amici. Macerie e vite popolate da demoni, come Arnath e Rosikoth, che si nutrono dei sentimenti di rancore e paura: questi nascono, secondo il fumettista, mentre le persone cercano di “rincorrere le proprie emergenze” e davanti alla sensazione di rimanere indietro “si mettono a sgomitare e pensano a salvare la propria pelle” mietendo come prima vittima, racconta, l’empatia.

Non solo, con ‘Macerie prime’ ZeroCalcare esplora anche il difficile rapporto con quelli che chiama, utilizzando il termine in romanesco, “accolli”: impegni ulteriori, a volte antitetici con il suo modo di essere, che, come racconta lui, “il carrozzone dei fumetti ha portato con sé” e presi spesso per una difficoltà a dire di no a cause e motivazioni da lui percepite come giuste. L’autore infatti, nel libro, si disegna posto davanti a un vero e proprio tribunale dell’inquisizione che lo accusa di tradimento ogni qualvolta rifiuta, per cercare di mantenere un sottile equilibrio nella propria vita, un “accollo”. Il libro si chiude con le linee narrative sospese, in attesa della pubblicazione del prossimo volume che le riprenderà sei mesi dopo: uno stacco voluto tra la pubblicazione di un libro e l’altro, per creare un parallelismo con lo stacco narrativo e per fare in modo che “il lettore -afferma ZeroCalcare- si viva quella distanza come una distanza vera e non girando una pagina”.

Il prossimo fumetto, di cui l’autore non ha ancora svelato il titolo, uscirà a maggio e spiegherà lo scopo dei demoni delle macerie, fornendo inoltre una chiave interpretativa rinnovata -ha anticipato Zerocalcare- sulla particolare situazione emotiva e sociale che si trova ad attraversare.

di Diego Piccinotti