Vivere senza lavorare

PROMETTONO SUCCESSO E SOLDI FACILI. SONO I GURU DEL NETWORK MARKETING, “IMPRENDITORI” A CACCIA DI SPROVVEDUTI DA SPENNARE.

di Simone Ariot

Vorreste guadagnare di più? Siete in cattive acque? Stanchi di lavorare molto e non potervi permettere auto di lusso e champagne a fiumi? Se la risposta a queste tristi domande è affermativa, ripetete tre volte questo mantra: “Il network marketing mi salverà!” Vi sentite già meglio? No?! Allora riprovate! La perseveranza potrebbe premiarvi, o per lo meno vi darà la possibilità di scoprire ed esplorare un mondo densamente popolato (soprattutto in rete), che in un periodo di crisi generalizzata e propensione a trovare le soluzioni facili riesce a far abboccare migliaia di persone ogni giorno.

Il paese dei balocchi per gli adulti

Sembra la scena comica di una storia per bambini, dove si promette l’accesso al paese dei balocchi in formato adulto. Il web ne è pieno, su youtube spopolano, e le sale degli hotel di periferia si riempiono. Parliamo degli esperti di network marketing, sostenitori della sedicente scienza economica non insegnata alle università, non praticata dai cattedratici e derisa dai tycoon di Wall street. Scovarli non è difficile. Basta digitare su Google frasi come “fare soldi facilmente”, oppure “network marketing e successo”. Saltano subito fuori i nomi die un plotone di altri abili venditori. Si presentano nel migliore dei modi, ovvero come i giovani d’oggi sognano d’essere. Barba volutamente incolta, t-shirt alla moda, auto sportive e cornici esotiche dove passare i week end. Maghi dell’intrattenimento via vlog (video con cadenza pianificata), parlantina allenata e ridondanza assicurata. La strategia è più o meno la stessa. Alcune domande guida per far capire ce stanno parlando esattamente a voi, mentre ve ne state davanti al pc in cerca di un’ispirazione. Cose del tipo: “Ti stai chiedendo come, a soli 24 anni, possa permettermi di fare ogni giorno solo quello che amo, viaggiando in continuazione?”. Sì, avete capito bene.  Fanno solo quello che amano. Sono sempre felici, hanno trovato la soluzione. Che aspettate?! Fatevi ipnotizzare ancora un po’, che il prossimo step è pronto. Si passa all’attacco con la fase due. Il passato umile e sfigato. “Mio padre faceva i turni di notte in fabbrica, mia madre era bidella in una scuola di periferia. Non potevo avere i giochi degli altri bambini, non potevo mangiare la pizza il sabato sera. Però ce l’ho fatta”. Arriva la fase tre, quella del presente. “Ora non devo più preoccuparmi di dover trovare i soldi per pagare le bollette. Con le aziende che ho creato, senza nemmeno accorgermene, guadagno ogni giorno sempre di più. Vanno avanti da sole, e tutto questo grazie al network marketing.” La tecnica è ben studiata. Arrivati a questa fase comincia la ridondanza, il ripetere continuamente quanto solo chi voglia possa farcela, ma per farcela è necessario fidarsi del loro progetto. Un progetto? Sì, che continua ad essere citato senza mai entrare nel dettaglio o essere spiegato. Nel frattempo le immagini continuano a passare e tra spiagge, aperitivi, jet provati o spider fiammanti la mente del destinatario è ormai in tilt.

Avete abboccato

Un progetto grandioso quindi, che promette di arricchirsi e trovare il successo facilmente, sfruttando solo le proprie passioni. La quadratura del cerchio. Il metodo, però, non viene svelato. Per comprenderlo e metterlo in pratica, è necessario fare qualcosa di più. Studiare? Non proprio. Lavorare sodo? Nemmeno. La soluzione sta in un corso, venduto dal network marketer protagonista del nostro video, in cui vi svelerà i segreti che ha appreso in questi anni. I corsi possono essere d’aula e in presenza, a un certo costo, oppure on line, a un costo minore. Solo oggi, però, ci sarà una straordinaria offerta per avere uno sconto importante. I prezzi? I corsi on line sono solitamente dei videolibri, venduti separatamente step by step. Vivere felici 1 può costare 30,00 euro, ma poi è necessario comprare anche Vivere felici 2, 3,4…… I corsi in presenza, invece, sono molto più cari. A volte li chiamano master, come se a proporli fosse un’Università, e arrivano a costare fino a 7000,00 euro (nella fattispecie i corsi di Alfio Bardolla).  Ma andiamo meglio a capire cosa si nasconde dietro queste azioni che, se truffe tout court non possono essere definite, sono al limite della legalità, o per lo meno dell’onestà intellettuale. Nei video di presentazione ci si rivolge a persone di fatto in difficoltà, o comunque fortemente scontente della propria vita, con il desiderio di cambiare senza la disponibilità ad affrontare un lungo percorso di sacrifici. Non si indica mai la possibilità di insuccesso, quello riguarda solo chi non crede a qualcosa! Anzi, si sottolinea come la motivazione sia il motore principale da cui tutto può partire. Parole sante, ma se è vero che la motivazione è la conditio sine qua non per arrivare al successo, vi sono molti altri fattori che lo possono condizionare, favorire o annientare. Ma degli impedimenti reali, delle beghe fiscali, delle difficoltà quotidiane che si incontrano in ogni giornata di lavoro, anche nel più magico dei lavori, non se ne parla e non se ne accenna. Grazie a questi guru, il successo sarà assicurato.

I finti follower

Il numero di visualizzazioni farebbe pensare al successo, perché si tratta sempre di video ben indicizzati che talvolta sfiorano il milione di click. Sappiamo però che è possibile gonfiarle, rivolgendosi ad agenzie specializzate, facilitando comunque l’indicizzazione. Come scoprirlo? Semplice. Se un individuo su Facebook o Youtube sembra essere seguito da centinaia di migliaia di follower, ma i commenti ai suoi post o ai video sono pochi, si capisce quindi che si tratta  sicuramente di dati falsi, gonfiati e non credibili. Ma quelle centinaia di migliaia di follower fanno il loro effetto.

Un atteggiamento sicuro

Ma il loro effetto lo fanno l’atteggiamento un po’ arrogante nei confronti dei soldi e di chi non riesce a farli, al punto da puntare il dito costantemente su chi non segue i loro consigli. Ciò di cui però non c’è proprio mai traccia è la spiegazione di quale trucco o strategia abbia fatto decollare le loro molte aziende. A sentirli parlare si tratterebbe soprattutto di atteggiamento vincente e di attenzione al digital, ma non si entra mai nel concreto, tranne quando si vende il corso per imparare, appunto, a fare bene il network marketing. Nei forum in rete, chi prova a mettere in dubbio la validità dei corsi o le  capacità di chi li propone viene subito bannato. “Sei un perdente, non ha senso parlare con te. Non puoi proprio farcela, non perdo tempo con gente come te”. Così i guru rispondono agli interlocutori scettici su Facebook o sui forum dedicati, aizzando i seguaci contro i dubbiosi.

Rigore accademico e formazione specialistica? No, piuttosto PNL

Informandosi e cercando notizie in rete, però, ci si accorge presto di come questi personaggi, nella maggior parte dei casi, non abbiano una seria formazione universitaria. Vocabolario limitato e ripetitivo e accento spesso marcato dovrebbero bastare per farsi un’idea, e invece no. L’uomo medio, quello che si lamenta spesso e volentieri e si nutre di luoghi comuni, tra cui quello secondo il quale l’Università non sarebbe mai e in nessun caso la chiave del successo, si fa influenzare. Sarà per questo che molti di questi formatori/guru/manager di networkmarketing sembrano aver frequentato la PNL (programmazione neurolinguistica), un insieme di strategie di organizzazione del linguaggio che può avere l’obiettivo di imparare ad usare la parola in modo molto persuasivo.

E il curriculum? Risponde Sant’Antonio

Torniamo però al contenuto dei corsi e al modo in cui questi guru riescono a far soldi. Di cosa si occupano le loro aziende? Nella maggior parte dei casi non ci sono. L’idea dell’azienda o delle aziende è uno specchietto per le allodole, un modo per convincere e sottolineare il loro status di imprenditori. I soldi li fanno semplicemente vendendo i loro corsi e, soprattutto, facendoli vendere ad altri. Si entra alla fine in una sorta di catena di Sant’Antonio in cui il lavoro consiste appunto nel crearsi un network di persone e cercare di vendere a questo network non un prodotto vero e proprio ma un’idea. A chi sta in cima alla piramide le cose possono  andar bene, ma appena si scende si passa dalle stelle alle stalle. Una volta entrati in questi meccanismi, però, è difficile uscirne. Dopo aver investito una cifra iniziale si è concentrati nel recuperarla attraverso il successo nelle vendite e, soprattutto, a raggiungere i livelli del guro che li ha coinvolti. “Se ce l’ha fatta lui, devo farcela anch’io!”

Come riconoscere i venditori di fumo

Stando ben attenti si possono capire molte cose. Molti di questi personaggi cambiano nome d’arte frequentemente, segno che il loro personal branding non ha funzionato troppo. I nomi delle aziende stesse mutano dalla sera al mattino, cosi come le teorie a cui si ispirano. Ma perché molti ci cascano? Walter Quattrociocchi, nel suo Misinformation, guida alla società dell’informazione e della credulità, ce lo spiega con dovizia di particolari: ci sono due fenomeni, detti polarizzazione e confirmation bias, per cui le persone tendono rispettivamente a rafforzare le proprie convinzioni e muoversi in un ambito delimitato da loro convinzioni acquisite. In questo modo siamo in grado di non accorgerci di nulla, di chiudere gli occhi e di farci propinare qualsiasi cosa. Un atteggiamento molto più diffuso di quanto sembra, testimoniato dal successo dei gruppi Facebook frequentati da complottisti che credono nell’esistenza di un ordine mondiale contro la democrazia. Ma per rendersene conto? Per capire quando un personaggio vuole venderci fuffa? Nei tanti forum in cui si discute di questi nuovi fenomeni del network marketing si raccolgono testimonianze a favore e contro, anche se emerge sempre un dato costante. Spesso i guru vendono corsi in cui insegnano a vendere senza aver mai venduto nulla a parte i corsi stessi. Il problema, però, non sembrano essere questi personaggi, quanto i seguaci folgorati sulla via di Damasco e totalmente incapaci di discernimento o senso critico. Per comprendere che la soluzione all’insoddisfazione economica non può  mai essere troppo facile basterebbe chiedersi perché questi percorsi non hanno successo tra persone altamente formate, reali esperti di finanza o marketing, senior delle più prestigiose agenzie di consulenza strategica. Ma, soprattutto, basterebbe chiedersi per quale motivo una persona che ha trovato la formula per arricchirsi dovrebbe svelarla ad altri.  Ci sono poi altri trucchi per comprendere se si tratta di personaggi realistici o costruiti a tavolino. Solitamente infatti hanno tutti una cosa in comune. Tutti, infatti, studiano o hanno studiato in America! Magari non hanno un diploma di scuola superiore, però hanno studiato in America.

Una volta entrati si fa fatica ad andarsene.

Un mondo che nasconde anche molte insidie: chi entra fa fatica ad uscirne, si crea un meccanismo psicologico di dipendenza che in una persona emotivamente fragile può far perdere il controllo di sé, portando a continui investimenti che non si traducono in nulla se non nell’arricchire il guru di turno. Ma la strategia migliore per valutare la serietà dei guru è soprattutto una. Chiedersi, definitivamente, cosa stanno cercando di vendere. Se non c’è un prodotto, se non c’è un servizio, è probabile che stanno semplicemente cercando di vendere voi stessi, i vostri dati, i vostri contatti. E chiederanno a voi di fare altrettanto, assegnandovi una percentuale. Un mondo tutto da scoprire o, più semplicemente, un mondo da cui stare lontano ma in rapido sviluppo, nei confronti dei quali i media di grandi gruppi non se ne sono ancora interessati.

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