La mia prima volta con una persona dello stesso sesso

LA SCOPERTA DI UNA NUOVA INTIMITA'

La società sta facendo sicuramente passi da gigante nel trattare la tematica degli omosessuali: nonostante rimangano alcuni retaggi di un passato molto influenzato dalla religione, piano piano si stanno introducendo leggi egualitarie in loro favore e la gente non li guarda più, mentre li incrocia per strada, come se fossero degli alieni o degli eretici. Ormai le loro storie non vengono più censurate e in televisione così come sugli altri mezzi di comunicazione vediamo foto e film sulle coppie omosessuali esattamente come le nostre. Finché ci sono le parole dolci, gli scherzi tra innamorati e le prese per mano almeno. Infatti già nella rappresentazione dei baci e poi via via negli atti più intimi sembra quasi che il passato chiuso e conservatore della società torni a fare capolino e dipinga queste scene come estremamente proibitive, peccaminose ed eccitanti – in particolar modo con il genere femminile -. Aldilà della cinepresa esiste però una quotidianità molto più semplice, piccola e normale di quello che ci vendono e vogliono farci credere. E ce lo ha dimostrato Gaia, 22 anni, che ci ha raccontato la sua prima volta con una persona dello stesso sesso.

LA STORIA DI GAIA – “Nonostante le mie amiche fossero le persone più aperte del mondo già dalle medie, non ho mai avuto un’amica o un amico gay con cui potermi confrontare” afferma Gaia che fino dalle medie, quando si era innamorata di una sua compagna di classe, si era posta il dubbio sulla sua sessualità risolvendolo spesso dicendo “vabbè ma tanto non è un problema, perchè non sono lesbica”. Durante le superiori, quando il tema ‘del fidanzato’ con le amiche va per la maggiore, ha avuto storie con dei ragazzi e anche durature: “Era come dire: il ragazzo ce l’ho già, lasciatemi stare. Società ho già fatto quello che mi chiedi. Ma nel momento in cui c’era da andare un po’ oltre andavo in tilt: non mi piaceva abbracciarmi, baciarmi e toccarmi con dei ragazzi. Non ho mai avuto un rapporto sessuale con un ragazzo, pur avendone l’occasione, perché capivo che non ero io“. A 16 anni poi si è innamorata di una ragazza con cui inizialmente ha avuto qualche difficoltà: “Lei diceva che le lesbiche non esistono e mi ha preso in giro quando ha saputo che mi piaceva: non è una situazione incoraggiante” afferma, ma dopo tre anni di amicizia c’è stato il primo bacio e il primo rapporto sessuale. Gaia ha poi avuto altre storie con altre ragazze, fino ad arrivare a quella attuale – che dura da ormai tre anni – che le ha dato anche il coraggio di fare coming out con la sua famiglia.

Essere etero e fare sesso da etero è più facile, perchè la società ci ha sempre tenuti informati; tuttavia pare che vi sia una crescente sensibilizzazione, negli ultimi anni, anche verso gli altri aspetti della sessualita. “Ai miei tempi  – 6 o 7 anni fa – l’educazione sessuale che facevano a scuola presentava solo il modello eterosessuale. Invece nella scuola di mia sorella minore hanno trattato anche l’argomento in chiave omosessuale” spiega Gaia. Inoltre adesso i centri Arcigay e lgbt, nonchè i social media, fanno molte più campagne di sensibilizzazione, anche sui metodi e la trasmissione di malattie veneree cosicché anche il sesso omosessuale sia divulgato. “Io sono sempre stata abbastanza tranquilla su questo tema e poi sono sempre stata a letto con ragazze che conoscevo molto bene fin dalla prima volta”, conclude.

Ma il fatto di essere meno preparata non ha rovinato l’esperienza di Gaia che, alla domanda “Racconta com’è stata la tua prima volta”, risponde: “Non mi ricordo chi avesse preso l’iniziativa perchè era una cosa abbastanza spontanea: probabilmente l’abbiamo presa insieme e nello stesso momento e alla fine ci siamo lasciate andare facilmente, perché ci piacevamo. In quegli attimi pensavo solo a quanto ero felice di essere lì e la sensazione è continuata anche dopo perché ero me stessa e mi sentivo finalmente normale; come tutti potevo vivere la mia sessualità.
“Certo, le prime volte erano un po’ impacciate e c’era un po’ di timidezza data dall’emozione, come penso capiti a tutti, indipendentemente dalla propria sessualità, ma mi sentivo bene, non in imbarazzo. Ero tranquilla e finalmente stavo facendo quel che mi piaceva fare. Poi con l’esperienza ovviamente si migliora, come vale per tutti, si scopre anche cosa piace di più a te e all’altra persona”. Ma, alla domanda se il rapporto sessuale avesse migliorato la loro unione, Gaia ammette: “Fare sesso ci ha rafforzato come persone ma il nostro rapporto non si è trasformato in una relazione, abbiamo continuato a frequentarci ma come amiche”.

di Laura Storchi

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*