Mai sentito parlare dello Stradario Parmigiano a Vignette?

SOLIDARIETÀ E CULTURA NEI FUMETTI DI MICHELE BELMESSIERI

Lo Stradario Parmigiano a Vignette

Lo Stradario Parmigiano a Vignette

Che cos’è uno stradario a vignette? Questa la domanda che in molti si sono posti a fronte della proposta di Michele Belmessieri, giovane storico dell’arte parmigiano, di rappresentare i protagonisti della toponomastica cittadina proprio con questa particolare veste. Michele, disegnatore non professionista, ha realizzato i fumetti dei personaggi nazionali e locali cui sono dedicate le vie di Parma e ne ha raccontato le vite, in un volume che racchiude allo stesso tempo luoghi e storie. Il risultato finale è un libro di 120 tavole, della grandezza di un taccuino da viaggio “perché l’utilità di uno stradario è di essere usato mentre si cammina per la strada”- precisa l’autore – il cui ricavato andrà interamente devoluto alla Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus.

Michele Belmessieri con lo Stradario

Michele Belmessieri con lo Stradario

Il progetto di Michele nasce da un paradosso. Dello spazio urbano in cui viviamo, per una consuetudine inevitabile, abbiamo familiarità con i nomi, forse con i volti, depositari della memoria collettiva, ma il livello di conoscenza è parziale. “La lacuna più dolorosa è la mancanza di consapevolezza dei valori che questi personaggi incarnano”, afferma Michele. L’importanza della toponomastica risiede proprio nella sensibilità verso i principi e le azioni celati dietro ai nomi che siamo abituati a leggere agli angoli delle vie (a Parma impressi in caratteri Bodoni, naturalmente). “Ho voluto colmare questo gap in forma ironica con i miei fumetti, evidenziando il cortocircuito con un un’intermediazione dissacrante, per permettere di approfondire questo sistema di valori e magari incarnarlo”, spiega l’autore.

Presentazione dello Stradario

Presentazione dello Stradario

I volumi in tutto saranno tre e verranno pubblicati uno all’anno con il patrocinio del Comune, per arrivare all’appuntamento di Parma Capitale della Cultura 2020 con un totale di 365 personaggi, uno per ogni giorno dell’anno. Il primo è stato realizzato interamente tramite una raccolta fondi crowfunding e presentato il 13 novembre in piazza Garibaldi, alla presenza del vicesindaco Marco Bosi e di Bruno Bagnaresi, presidente della Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus, dedicata al tifoso parmigiano morto dieci anni fa e attiva nella rete sociale solidale parmigiana. L’intero ricavato della vendita dello stradario sarà destinato alla fondazione, che nella Casa Matteo di via Saragat realizza un dopo scuola gratuito senza esclusione di nessun tipo, dove “riunirsi a discutere, presentare un progetto, un libro, allestire una mostra”, come spiega l’atto costitutivo. “Lo Stradario condivide la comunanza di valori di chi ha deciso di occuparsi di cultura”, come Michele, che si augura di completare il progetto con la stessa modalità.

Maestro Benvenuto detto Adente

Maestro Benvenuto detto Adente

Tra i personaggi rappresentati, il suo preferito è Maestro Benvenuto, conosciuto come Asdente per la sua bocca sdentata. Fu un ciabattino e indovino del XIII secolo, unico parmigiano incontrato da Dante all’Inferno, nella bolgia degli indovini. “Vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe, ma tardi si pente” (INF. XX, v. 119). Nel fumetto dello storico dell’arte, non a caso Asdente legge nella sua sfera di cristallo la vittoria della coppa delle coppe a Wembley del 1993 del Parma Calcio. Infatti per il giovane tifoso non si tratta del primo progetto di questo tipo: tre anni fa ha presentato La Storia del Parma a Vignette, forse unico esito felice di quell’anno critico per la squadra.

Lo Stradario Parmigiano a Vignette

Lo Stradario Parmigiano a Vignette

Qui e lì nello Stradario, segnalate dallo scudo di Parma, fanno capolino anche delle ‘macchiette’ locali. Sono personaggi che non hanno ricevuto la medaglia della toponomastica, ma appartengono all’ambiente cittadino e molto spesso incarnano in maniera diversa quegli stessi valori che i personaggi delle strade onorano. Sono forse queste vite, più delle altre, a far capire che “le vie di Parma appartengono ai parmigiani”, come afferma Michele, che firma le sue tavole con un logo dedicato a Kiki de Montparnasse, l’anticonformista modella francese degli anni Venti, ritratta da Man Ray nella famosa foto con le chiavi di violino sulla schiena. “Kiki è un personaggio iconico. È uno dei primi casi di emancipazione femminile che più di altri riflette una libertà creativa assoluta. Ribaltando molti stereotipi, riuscì ad imporsi come figura di riferimento nella Parigi di quel tempo, attraverso la reale volontà di creare arte. Mi piacerebbe che l’elemento ironico, buffo e forse dolcemente maldestro rappresentato dai miei fumetti, possa richiamare l’attitudine di questo straordinario personaggio”, conclude Michele.
Risolto il mistero. Cultura, solidarietà, valori, arte: ecco cos’è lo Stradario Parmigiano a Vignette.

 

di Duna Viezzoli

 

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