Videogiochi e cultura: un binomio possibile grazie a IviPro

UN PROGETTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE TRAMITE I VIDEOGIOCHI

Tutti conoscono titoli come Assassin’s Creed, celebre saga videoludica prodotta da Ubisoft a partire dal 2007 oppure Gran Turismo. Tra i motivi per cui questi videogiochi sono celebri, sicuramente non si possono dimenticare le mappe geografiche, ricche di dettagli aderenti al vero ed esplorabili in ogni angolo. Ma qual è il punto di partenza per la loro realizzazione?

LA NASCITA DEL PROGETTO – Assassin’s Creed II

è uno dei titoli che hanno portato alla nascita di IviPro (Italian Videogame Program). Il presidente dell’associazione culturale, Andrea Dressena, ci racconta: “Il progetto nasce dall’osservazione di casi esemplari come quello di Assassin’s Creed II, titolo di Ubisoft del 2009 ambientato nell’Italia rinascimentale tra Venezia, Firenze, Monteriggioni, San Gimignano e Forlì. Un caso emblematico, ma non l’unico. Come non citare The Town of Light, videogioco ambientato nell’ex ospedale psichiatrico di Volterra? Oppure il recente Mi Rasna, videogioco dedicato agli Etruschi e che ha coinvolto più di 50 musei italiani?

https://ivipro.it/it/portfolio-item/assassins-creed-ii/

L’elenco è lungo, per questo abbiamo cercato di fotografare lo status quo all’interno della mappa dei giochi ambientati in Italia o legati alla cultura italiana, disponibile sul portale IviPro”. Ufficialmente il progetto ha visto la luce nel 2016, ma il processo creativo ha preso vita nel 2014.
L’obiettivo è la valorizzazione del territorio italiano, utilizzando il videogioco come medium, grazie alla sua capacità di coinvolgere il pubblico. “Un titolo (ndr. Assassin’s Creed II) che ha avuto un impatto sia turistico sia di natura divulgativa: stando a un questionario somministrato nell’agosto 2016 a 500 turisti da parte del Comune di Monteriggioni, un turista su sei ha conosciuto il borgo toscano grazie al videogioco“, dichiara Dressena. Sicuramente, quindi, si tratta di un’occasione da non sprecare.

I DESTINATARI – Sicuramente i destinatari più ovvi del progetto sono gli sviluppatori, che possono prendere spunti per ambientare i loro videogiochi in Italia. Ma non solo, IviPro infatti si interfaccia anche con le istituzioni che, “a un livello base, possono proporre la propria candidatura, di modo da essere inseriti nella banca dati ed essere così a disposizione di coloro che consultano il database. Grazie alle schede le istituzioni possono soprattutto comprendere il potenziale videoludico dei luoghi che tutelano e gestiscono. Attraverso il campo ‘Spunti videoludici’, individuare alcune possibili modalità per trasporre in gioco la propria realtà“. Lo scopo finale rimane comunque, indipendentemente da chi utilizza i dati, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.

LE SCHEDE – Sul sito di IviPro è possibile accedere sia alle schede dei luoghi mappati sia a quelle dei videogiochi ambientati in Italia. Le schede dei luoghi sono divise in diverse sezioni, che

https://storie.ivipro.it/db/carro-di-fontanarosa/

permettono anche una ricerca incrociata, come ricorda Dressena: “Ogni location viene legata a tag tematici provenienti da quattro categorie: Luoghi, Personaggi, Oggetti e Temi. Questo consente di operare ricerche incrociate, di individuare per esempio tutti quei castelli (luoghi) legati a storie di pittori (personaggi). O rintracciare quelle storie in cui compaiono elementi di cronaca nera (temi)”. In questo modo, è molto facile trovare ciò che si cerca, agevolando molto il lavoro di sviluppatori e istituzioni. I testi utilizzati sono stilati in collaborazione, ad esempio, con i curatori dei musei, assicurando in questo modo la qualità del contenuto. Oltre a questo, “collaborare con chi conosce a fondo il patrimonio per noi è sempre un valore aggiunto.”Per quanto riguarda invece i videogiochi già realizzati e ambientati in Italia, “oltre a un’introduzione sul gioco, segnaliamo quali sono le location italiane rappresentate all’interno dell’opera. Chi consulta la mappa può non solo individuare tutti i giochi ambientati in una specifica regione, ma anche leggere l’elenco specifico dei luoghi messi in scena nel singolo gioco.

IL RISCONTRO – Nonostante il progetto sia ancora all’inizio, il riscontro è già ottimo. “Il progetto IviPro nasce all’interno di un contesto nazionale che negli ultimi anni sta iniziando a cogliere l’enorme potenziale del videogioco in termini sia economici che di promozione della cultura e del territorio. Prova ne è, per esempio, il riconoscimento dell’ex ministro Dario Franceschini e del MiBAC, che ha portato nel novembre 2017 all’inserimento dei videogame all’interno del nuovo portale Italy for Movies, realizzato da Istituto Luce Cinecittà. Un’operazione a cui ha fornito il proprio contributo anche IviPRo. Il progetto IviPro è supportato all’interno del protocollo siglato da AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) e Italian Film Commissions. Stiamo collaborando come molte Film Commission regionali e istituzioni”.

PROSPETTIVE FUTURE E L’INTERESSE PER PARMA – La sfida più grande per il futuro è aumentare il numero di territori mappati, per allargare il progetto su scala nazionale. A proposito di questo allargamento, abbiamo chiesto a Dressena se tra i progetti futuri ci sia anche una mappatura di Parma, anche legata al suo ruolo di capitale italiana della cultura 2020. “In Emilia-Romagna il lavoro di mappatura è appena iniziato: entro fine anno, anche grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, inseriremo 50 schede relative alla regione, e altre arriveranno nel corso del 2019. Anche alcune location del territorio parmense faranno parte di queste prime 50 schede: il Castello di Montechiarugolo, il Battistero di Parma, il Castello di Torrechiara, per citarne alcune. Inutile dire che ci farebbe davvero piacere collaborare con realtà locali di Parma e provincia per arricchire ulteriormente il database”.

di Lara Boreri

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*