La scuola degli oranghi

UN PROGRAMMA DEL BOS FOUNDATION CERCA DI SALVAGUARDARE LA VITA DEGLI ORANGO IN UN MODO UN PO' PARTICOLARE

rabbit_akra / Flickr

Un paradiso incontaminato in mezzo alla foresta. Piccoli neonati pelosi appesi ai rami, adolescenti che imparano a cavarsela da soli, maestosi giganti dal pelo fulvo che attendono di tornare in libertà: nel centro di Nyaru Menteng è possibile vedere tutto questo. Tra la fine del 2018 e l’inizio del nuovo anno la domenica sera è andato in onda su ‘Focus Orangutan Jungle School‘ un documentario in 10 episodi che segue le vicende del Central Kalimantan Orangutan Reintroduction Program, una delle attività organizzate dalla Borneo Orangutan Survival Foundation nella parte meridionale del Borneo indonesiano, vicino alla città di Palangka Raya.

In questo luogo circondato dalla foresta pluviale, veterinari e personale specializzato accolgono piccoli orfani di orango; spesso le loro madri sono state uccise durante la deforestazione per le piantagioni di olio di palma e i neonati si ritrovano indifesi in un habitat distrutto, oppure sono tenuti in cattività come animali da compagnia. Appena arrivati nell’area protetta, sono sottoposti a scrupolose visite mediche e dopo un periodo di quarantena iniziano a frequentare le lezioni.
Come già accennato, lo scopo principale del centro è il reinserimento in natura di questi straordinari primati a rischio di estinzione, ma per raggiungere tale obiettivo è necessario un lungo percorso di apprendimento ed è qui che entra in gioco la scuola forestale.

ifaw / Flickr

Tutti a lezione – Gli animali presenti al centro sono suddivisi per gruppi in base alla loro età e con l’aiuto delle baby-sitter, così sono chiamate all’interno del programma le ‘maestre’ che si occupano di insegnare a questi dolcissimi allievi, imparano ad arrampicarsi sugli alberi, a procacciarsi la frutta, a costruirsi un nido di foglie e difendersi dai predatori. I progressi nell’apprendimento di ogni ‘studente’ sono attentamente monitorati e valutati per decidere se meritano la promozione al gruppo successivo, oppure se hanno ancora bisogno di fare pratica con le competenze che serviranno una volta rilasciati.
Nel corso delle puntate si imparano a conoscere i diversi protagonisti, tutti con un nome, il loro carattere, le varie amicizie, i costanti progressi, le divertenti marachelle, proprio come se fosse una classe di bambini. L’orango ha una naturale propensione all’imitazione, sa sfruttare gli utensili ed è perfino in grado di piantare chiodi o segare alberi se qualcuno gli mostra come farlo.

Il ritorno a casa – Non sono tendenzialmente animali sociali: i maschi vivono prevalentemente da soli, sono alti circa un metro e mezzo e possono pesare fino a 118 kg; oltre che per le dimensioni, sono facilmente riconoscibili per le peculiari guance carnose, usate sia per intimidire i rivali, sia per far colpo sulle potenziali partner. Le femmine stanno con i loro piccoli, che restano insieme alla madre fino a 8 anni, e pesano meno della metà. In natura vivono all’incirca 40 anni.
Gli alunni della scuola forestale, quando sono adulti e ‘diplomati’, un percorso che può durare fino a 7 anni, sono liberati in apposite aree di pre-rilascio, dove sotto l’attenta sorveglianza degli esperti possono mettere in pratica quanto appreso in un’area protetta. Veterinari e personale specializzato sono pronti a intervenire in caso di problemi in questo difficile processo di adattamento alla natura selvaggia.
Trascorsi alcuni mesi in questa condizione da osservati speciali in semi-libertà, gli oranghi sono nuovamente trasportati al centro, dove vengono sottoposti ad accertamenti medici. Se risultano essere sani, osservato un breve periodo di quarantena precauzionale, possono essere finalmente reintrodotti nella foresta, in un ambiente che viene tutelato dalla Borneo Orangutan Survival Foundation.

Un pianeta fragile da salvaguardare – Orangutan Jungle School manda un messaggio di grande speranza, mostrando l’impegno e la passione che tante persone dedicano alla preservazione di una specie, messa criticamente a rischio da spregiudicate logiche commerciali. Pur con tono leggero e sketch divertenti, come quello nel video riportato in basso, il programma mostra l’importanza sia della tutela ambientale, sia del consumo di prodotti provenienti da fonti gestite responsabilmente. È l’avidità dell’uomo a mettere in pericolo la sopravvivenza di molti ecosistemi, per questo è importante promuovere una cultura che educhi al rispetto per l’ambiente e tutte le creature che lo abitano.

di Valentina Bortolamedi

2 Commenti su La scuola degli oranghi

  1. Articolo bello e interessante. Mi sembra una buona fondazione composta da persone che si preoccupano di “sistemare” quello che altri individui hanno distrutto con scelte o/e comportamenti inopportuni. La natura va salvaguardata.

  2. https://www.youtube.com/watch?v=5CNChFQuP50 il video che non c’è a cui fa riferimento l’articolo è questo

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