Barilli: la libera interpretazione di Vagabondo di Sogni

INAUGURATA IL 9 FEBBRAIO PRESSO LA GALLERIA DI SAN LUDOVICO LA NUOVA MOSTRA DELL'ARTISTA PARMENSE

L’attore, regista e sceneggiatore parmense Francesco Barilli ha inaugurato alla Galleria di San Ludovico di Parma la sua mostra ‘Vagabondo di Sogni’ sabato 9 Febbraio. La mostra consiste nell’esposizione di svariate opere suddivise per colori e tematiche, dipinte nel corso dalla sua vita, dagli albori fino ad arrivare alle sue ultime creazioni, come la collezione 2018. Quest’ultima consiste in dipinti creati a collage: schizzi e disegni presi dalle vecchie collezioni vengono incollati l’uno accanto all’altro dando vita a nuove opere d’arte. Il risultato è un mix di disegni, ritraenti soggetti senza un’apparente rapporto tra loro e nel complesso privi di significato. “Attraverso i miei dipinti non intendo trasmettere alcun significato preciso, resta all’osservatore interpretare”, afferma Barilli.

IL TEMA – Una delle parole chiave della mostra è l’erranza: un continuo vagabondare tra terre diverse tra loro ma tutte riconducibili alla sua vita, ancorato ad uno status onirico che prescinde dalla realtà. Le 60 opere presenti sono allestite all’interno di uno spazio che fa ripensare ad un vecchio cinema, passione e professione proprie dell’artista. Il bello di chi decide di ammirare le opere esposte risiede nella libera interpretazione: i visitatori possono vedere nei singoli dipinti cose diverse, tutte personali, svincolati dal giudizio dell’artista stesso. Il frutto di questa mostra, inoltre, è un catalogo che, da Barilli in persona è stato definito “il più bel catalogo che sia mai stato pubblicato sul mio lavoro”.

UNA FAMIGLIA DI ARTISTI – Il suo approccio all’arte è avvenuto in tenerissima età, essendo nato e cresciuto in un contesto famigliare intriso di arte, cinema e musica. La sua famiglia è formata da illustri musicisti, attori, registi, intellettuali ed artisti e per Francesco non maturare alcuna inclinazione artistica è stato impossibile. “All’età di due anni già disegnavo, all’età di dodici anni avevo già una cultura cinematografica spaventosa; passavo le giornata a guardare e riguardare film e cortometraggi suddividendoli in categorie. Il problema dei giovani di oggi è che loro non sanno, non conoscono. E’ per questo motivo che oggi nessuno diventa più regista, tutti credono di saper costruire una storia non avendo studiato le storie del passato e averle analizzate una per una.” La carriera cinematografica di Barilli, che l’ha visto sia attore che regista, ha coinvolto personaggi e collaborazioni importanti, portandolo a raggiungere vette che mai avrebbe immaginato. Afferma con un tono scherzoso: “Non riesco nemmeno a capire perché tutti mi volessero, fare l’attore non mi piaceva.”

ARTISTI SI NASCE – La sua vera essenza, afferma l’artista, però, non la ritrova né nella carriera da attore, neanche in quella da regista, bensì in quella da artista. “Artista si nasce, non si diventa“, afferma Barilli. “Quando si fa il regista,  bisogna pensare, elaborare idee e metterle in atto, richiede impegno. Invece quando si fa l’artista è diverso, quando dipingo non penso, dipingere mi viene da dentro, mi viene naturale”. E’ utilizzando queste parole che Barilli descrive la sua esperienza, espressione di un talento innato. Continua dicendo: “Quando dipingo, dipingo e basta, senza pensare. Infatti, accade spesso che le persone mi chiedano il perché di un mio dipinto oppure soggetto, di come l’ho elaborato nella mia mente, e non riesco a rispondere perché non ho risposta. Vengono da sè, senza un vero motivo“. Il suo particolare approccio con i soggetti dei dipinti, con il contesto in cui vengono inseriti, senza giustificazione e senza spiegazione, rende il confronto con i critici alquanto complicato. “I critici mi dicono che con me non sanno da dove cominciare; le loro interpretazioni sono svariate, tanto che spesso non mi rendo neanche conto di cosa un mio dipinto possa trasmettere. L’arte di Barilli è il riflesso della sua realtà, spontanea, e l’interpretazione è lasciata libera agli spettatori.

UN ALTRO TASSELLO DI UNA FIORENTE ATTIVITA’ ARTISTICA –  Francesco Barilli ha da sempre collaborato con grandi artisti, dando sfogo ed espressione alla propria indole creativa su diversi campi. Ha lavorato con Bernardo Bertolucci nel film ‘Prima della rivoluzione’ con Mauro Bolognini, Carlos Saura e Patroni Griffi come sceneggiatore e attore. La pittura è sempre stato il suo grande amore ed è sempre andata di pari passo con la tua attività cinematografica. Ha organizzato più di 35 esposizioni in giro per il mondo, l’ultima risale al 2013 con il titolo ‘Sogno o son desto’. Tra i suoi ultimi film si può ricordare ‘La domenica specialmente’, scritto da Tonino Guerra.

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