Le migliori vendette contro i peggiori coinquilini
STORIE DI FUORISEDE CHE RISPONDONO A TONO ALLE MALEFATTE DEI PROPRI CDM
Foto da ilsocialcittadino.itChe bella la vita da fuorisede! Niente genitori che “questa casa non è un albergo”, nessun orario da rispettare, la prima casa tutta per sé: libertà. Ma c’è una cosa che, più della pasta al tonno e della lavatrici sbagliate, farà rimpiangere le coccole che solo Casa può dare: il coinquilino di merda.
Esemplare – non troppo raro – di giovane uomo o giovane donna, il coinquilino di merda si nutre di cibo non suo, si lava con sapone non suo e si impegna a non pulire almeno quanto si sforza di sporcare. Nella stagione invernale cade in un profondo letargo che evidentemente gli impedisce perfino di scendere a buttare la spazzatura, ma, non appena arriva la primavera, l’esemplare di CDM si ridesta e inizia a uscire tutte le sere, rientrando alle 03-04 del mattino (e non facendo niente per evitare che l’intero condominio se ne accorga).
Ahimè, non esiste un manuale di istruzioni per sopravvivere a questa particolare forma di coinquilino. Ma è proprio quando la situazione si fa difficile che il vero fuorisede si rimbocca le maniche e fa l’unica cosa che è in suo potere: si vendica.
SE MI SCOCCI, TI SCOTCHIO – Si sa, il fuorisede è già abbastanza frustrato dalla vita universitaria. Se poi, a complicare la situazione, ci si mette anche il coinquilino di merda, perfino il più mite di voi scoprirà il suo lato vendicativo e sfodererà le armi più improbabili pur di fargliela pagare.
Attenti a non addormentarvi ogni sera sul divano ancora vestiti e con le scarpe sporche: Valentina e i suoi coinquilini, armati di cellofane e nastro adesivo (quello nero da serial killer), hanno assecondato l’abitudine del CDM, legandolo definitivamente al divano. Gambe e piedi sono stati bloccati da strati di nylon, ma la vera chicca è stata la fasciatura attorno alla testa, che lo ha scotchato indissolubilmente al cuscino.
“Guarda che comunque non abbiamo mai fatto grandi cose”, la storia di Michela parte già bene. In una situazione particolarmente esasperata, con una coinquilina di merda poco propensa a pulire il bagno, Michela e la sua amica hanno iniziato a usare l’accappatoio della CDM come tappetino, per poi riporlo, educatamente, al suo posto. Ma c’è di più. Questa coinquilina di merda, contraria ai normali detersivi, inserì una saponetta di Marsiglia dentro il cassettino della lavatrice – rompendola, ovviamente. Di fronte a situazioni di questo genere, se da un lato c’è chi non riesce ad alzare la testa contro il CDM, altri, come Michela, non si fanno alcuno scrupolo a vendicarsi. “Beh sì, una volta le ho pucciato lo spazzolino nel cesso però comunque nell’acqua pulita…quindi, cioè, capirai”.
Forse, però, non c’è niente di peggio di un coinquilino ‘con la mano lunga’. Flavia e le sue amiche, quando hanno scoperto che la CDM rubava cibo dalla dispensa e i vestiti dagli stendini, hanno assoldato il fidanzato di una di loro per catturare scarafaggi e gettarli nella camera della ladruncola. Anche Vito si è trovato in una situazione simile, ma la sua vendetta è stata molto più ‘depurativa’: “Mi finiva sempre dentifricio, acqua e shampoo”. La soluzione? Togliere tutto lo shampoo sostituendolo con crema depilatoria e aggiungere lassativo all’acqua e al dentifricio. “Beh, i capelli gli sono rimasti, questo lo devo ammettere…però due o tre volte in bagno di botto c’è stato e anche per ore”.
Di Bianca Trombelli e Martina Santi
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