“Oltre alle gambe c’è di più”

8 MARZO: WOMEN'S DAY

Ricordare prima di tutto i traguardi raggiunti, come le conquiste politiche, economiche, sociali, le violenze e le discriminazioni che hanno subito le donne nella storia. Ecco i veri motivi di questa giornata. Le ragioni che individuano nell’8 marzo la Giornata internazionale delle donne, più comunemente Festa della donna, sono molteplici e confuse. Nel secondo dopoguerra, iniziarono a circolare diverse ‘leggende’, secondo cui fu istituito questo giorno per una tragedia avvenuta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio.

I fatti che hanno realmente portato ad introdurre nel nostro calendario questa festività sono legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il voto, e la parità dei sessi. La prima ‘Women’s Day’ fu nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti. Qualche anno dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, che si svolse a Copenaghen, si decise di seguire l’iniziativa americana istituendo una giornata  internazionale, interamente dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. L’8 Marzo del 1917 le donne russe marciarono su San Pietroburgo alla guida di una grande manifestazione per chiedere la fine della guerra. Volevano far sentire la loro voce. Sin da subito ci fu un’espansione significativa in altri stati.  In Italia la prima fu nel 1922 e l’8 marzo divenne la data più diffusa.

Perché la mimosa ? La tradizione di regalare questo specifico fiore c’è solo in Italia. Dietro la scelta c’è Teresa Mattei, ex partigiana che propose la mimosa perchè economica e facile da reperire nei campi. Come riportato in un articolo del Post, Mattei ricorda come quel fiore gli ricordasse la lotta partigiana e di quando erano i partigiani a regalarlo alle staffette. La mimosa è un fiore che sboccia i primi giorni di Marzo, era ed è il simbolo perfetto sia per il periodo che per il suo colore, un giallo brillante. Il colore, appunto, oltre ad esprimere vitalità, forza e gioia, rappresenta quel passaggio dalla vita alla morte, in ricordo di tutte le donne che si sono battute e si battono ancora per i loro diritti.

Nonostante le tante  associazioni che cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di varia natura che riguardano il sesso femminile, oggi questa data ha perso un po’ quel suo fascino e il suo valore iniziale. Ci saranno sempre donne pronte a combattere per altre donne.

di Giorgia Rossi

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