Sii campione prima come persona, poi come sportivo

ANDREA LUCCHETTA, JURY CHECHI, CICCIO GRAZIANI E ADRIANO PANATTA HANNO PARTECIPATO ALL'EVENTO "UN CAMPIONE PER AMICO" PER TRASMETTERE AI BAMBINI LA BELLEZZA DI PRATICARE SPORT RESTANDO SEMPRE LEALI E CORRETTI.

Il 7 maggio si è tenuto a Parma l’evento “Un campione per amico”, manifestazione sportiva a carattere educativo, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, a cui hanno preso parte il campione del volley Andrea Lucchetta, il “Signore degli anelli italiano” Jury Chechi, chiamato così per i suoi numerosi trionfi mondiali ed olimpici nella ginnastica ad anelli, il tennista Adriano Panatta e il calciatore campione del mondo ’82 ed oggi commentatore Francesco Graziani. Per una mattinata Borgo delle Cucine, luogo in cui si è svolto l’evento, è diventato una vera e propria palestra dove oltre 200 bambini delle scuole elementari e medie hanno avuto l’occasione di divertirsi con i quattro campioni in ognuna delle proprie discipline.

 Per il decimo anno consecutivo, la manifestazione è stata sponsorizzata da Banca Generali, i cui dirigenti si sono detti molto soddisfatti sia per l’organizzazione dell’evento che per il grande entusiasmo con cui i bambini vi hanno preso parte. L’evento si impegna non solo nella diffusione dei valori sportivi per i più piccoli, ma anche nella solidarietà e nella ricerca. Come infatti ha dichiarato Alessandro Mauri, Area Manager di Banca Generali Private in Emilia Romagna e Toscana: “Crediamo sia importante trasmettere ai bambini l’esempio di questi quattro grandi campioni, ma allo stesso tempo vogliamo anche richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza di una corretta educazione finanziaria a cui vogliamo avvicinare i più giovani”.

“Siamo ogni anno stupiti, emozionati e felici di riscontrare, è successo anche oggi qui a Parma, tanto entusiasmo e partecipazione tra bambini e adulti, nei confronti di una manifestazione, quest’anno sono 20 edizioni, che non ha un valore esclusivo, bensì è in grado di includere tutte comunità che incontriamo – ha affermato Adriano Panatta – Banca Generali Un Campione per Amico ha successo perché agevola, attraverso lo sport, il contatto umano trasferendo quei sani valori determinanti per diventare campioni nella vita prima ancora che nella competizione sportiva”.

Sport, infatti, non vuol dire solo prendere a calci un pallone, colpire bene l’avversario o, dunque, giocare; significa soprattutto lealtà e rispetto. Ed è questo il vero messaggio che la manifestazione vuole trasmettere. Dello stesso parere è Ciccio Graziani, che ha riconosciuto nella manifestazione anche la volontà di combattere quella che l’ex calciatore ha definito pigrizia, dovuta soprattutto alla tecnologia: “In questi quattro piccoli campi non solo facciamo divertire i bimbi, ma diamo loro anche l’input perché tanti bambini sono troppo legati alla tecnologia, telefonini e play station, ed alcuni non fanno sport. Naturalmente non vogliamo obbligarli, ma vogliamo far capire quanto è importante fare attività sportiva invece di stare davanti ad un computer o alla televisione. Fare sport infatti – continua l’ex attaccante di Torino, Fiorentina e Roma – serve per crescere bene, socializzare e raggiungere gli obbiettivi, sempre secondo determinate regole. Quindi sport e scuole devono essere due campi in sintesi tra loro”.

Nello sport c’è chi vince e c’è chi perde. Quando si esce sconfitti dopo una partita, è più che comprensibile la delusione. Ma nonostante tutto bisogna sempre essere corretti: quello che succede sul campo deve restare sul campo. Concetto che dovrebbero essere i genitori i primi a trasmettere ai propri figli, ma purtroppo non sempre va così. Per citare un episodio poco piacevole: due mesi fa a Firenze, durante una partita tra gli esordienti di Affrico e Cattolica Virtus, valevole per il primato in classifica, è scoppiata una rissa tra i genitori di alcuni bambini per qualche decisione arbitrale non condivisa. Alla fine i dirigenti, tra cui l’ex portiere di Fiorentina, Milan, Napoli e nazionale italiana, Giovanni Galli, responsabile del settore giovanile della società del Campo di Marte e allenatore dei ragazzi del 2006, hanno ritenuto che non ci fossero più le condizioni per andare avanti ed hanno sospeso la partita.

“Il bambino deve approcciarsi allo sport, che sia singolo o di gruppo, con la voglia di stare bene, divertirsi e misurarsi con se stesso – ha aggiunto Graziani – deve andare avanti con il sorriso. Poi magari ad una certa età inizia a prendere in considerazione la possibilità di diventare professionista, ma quello che si deve fare è andare senza alcun tipo di pressione. Questo è quello che noi vogliamo”.

Anche Andrea Lucchetta e Jury Chechi hanno evidenziato l’importanza nel praticare sport, sia nella scuola che al di fuori, sempre partendo dalla comune volontà di divertirsi. Ma cosa vuol dire prima di tutto la parola sport? Il ‘signore degli anelli’ ha risposto così: “Lo sport è stata una grande opportunità per coronare i miei sogni, di diventare non solo un bravo atleta ma anche e soprattutto una persona migliore. Questa è stata la spinta che mi ha portato a tutte le mie vittorie, che mi ha portato a vincere molte medaglie. Questo per me è stato lo sport“.

La manifestazione andrà avanti fino al 28 maggio, quando si concluderà a Savona, nella speranza di aver fatto capire ai bambini che nella vita è importante provare a diventare campioni nell’attività sportiva in cui si vuole sfondare, ma conta molto di più essere campioni come persona.

di Mattia Celio

 

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