Los quince: compiere quindici anni a Cuba

IL COMPLEANNO PIÙ ATTESO, UN PASSAGGIO DALL'INFANZIA ALLA GIOVENTÙ: CON LOS QUINCE VIENE CELEBRATA LA FANCIULLA CHE DIVENTA DONNA

Quando cammini per le piccole vie dei paesini cubani, passi accanto alle case degli abitanti e tutte hanno la porta aperta, così riesci a sbirciare dentro, tra mille cianfrusaglie ammassate e l’immancabile ventilatore che non si spegne mai, tutte –ma proprio tutte- hanno appese alle pareti varie fotografie che ritraggono i momenti più memorabili trascorsi in famiglia e la più grande di queste è dedicata alla foto de los quince, il giorno del quindicesimo compleanno delle figlie di casa. Enormi poster che ritraggono giovani donne con abiti regali, in pose altrettanto nobili. Mi sono fatta raccontare la storia di questa tradizione da un amico cubano, che vive non molto lontano da L’Avana. Questo è los quince cubano, una tradizione che –sicuramente- è cambiata con i tempi, ma che ogni famiglia vuole –nonostante tutto- mantenere ben salda nella memoria delle loro figlie.

Ogni ragazzina cubana sogna il giorno del compimento dei quindici anni sin da bambina. Il giorno in cui sarà la principessa della casa e tutto il mondo giungerà per celebrare la sua trasformazione in splendida farfalla.

L’origine – Quella de los quince è una tradizione molto antica, le cui origini risiedono nella cultura francese e inglese, una contaminazione giunta durante il periodo in cui Cuba era sotto i colonizzatori e che si nota principalmente per gli abiti che indossano la festeggiata e alcuni degli invitati. È stato scelto il compimento dei quindici anni come “anno zero” per segnalare il passaggio da fanciulla a giovane donna, perché è la fascia d’età in cui tutte le bambine –o per lo meno la grande maggioranza- hanno il primo mestruo. Se per alcune culture è tutt’ora un taboo, los quince è invece un modo per celebrare questa trasformazione.

I preparativi – Le celebrazioni legate alla festa de los quince–con piccole differenze che variano da regione in regione- iniziano molto prima dell’avvicinarsi del compleanno: sin dalla nascita della bambina, soprattutto nella zona orientale dell’isola, molte famiglie – per festeggiare la nascita della figlia femmina preparano una damigiana di Aliñao –bevanda tradizionale cubana fatta con alcohol, sciroppo e frutta- e alcuni ne conservano una bottiglia, mentre altri addirittura una damigiana intera, da aprire solamente al compimento dei quindici anni della figlia. È uso comune, invece, iniziare dalla nascita della pargoletta a mettere da parte dei soldi in un salvadanaio per riuscire ad affrontare con maggiore tranquillità i costi della festa, che sono molto elevati.

Le preparazioni per il grande giorno iniziano circa tre o quattro mesi prima e tutto comincia con due scelte fondamentali per la riuscita della festa: quella dell’agenzia fotografica per l’album e quella degli abiti tradizionali da indossare. Il fotografo deve preparare due sessioni fotografiche: una al chiuso, in case appositamente allestite e l’altra in luoghi all’aperto, con viste mozzafiato. Questo è uno dei momenti più belli per la ragazza, in cui si sente come se fosse una diva di Hollywood: un intero entourage –oltre che l’inseparabile famiglia- la segue attentamente per i cambi d’abito e di trucco. La realizzazione delle foto finali (più di cento!), appare come un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso l’evoluzione della moda cubana: iniziano con i costumi tradizionali da principessa, vaporosi, con perline ricamate e tutti rigorosamente in color pastello, che fanno sembrare la ragazza una dolce meringa e si finisce con scatti che ritraggono la festeggiata in abiti più attuali.

La festeggiata in abiti tradizionali

In questo periodo che precede la festa di compleanno più importante, un’altra parte fondamentale è dedicata allo show: band e ballerini –tutti in abiti d’epoca- si esercitano ogni giorno per eseguire alla perfezione i balli tradizionali, soprattutto il valzer. Le coppie coinvolte sono quattordici, con la quindicesima che è formata da padre-figlia, per il primo ballo, e festeggiata-accompagnatore per tutto il resto dell’esibizione.

Il ballo…“en tiempo de vals un dos tres, un dos tres”* – Il grande giorno è arrivato, il vestito è stato scelto e il ragazzo che accompagnerà la quinceañera ha imparato tutti i passi del valzer. Il fotografo non abbandona un attimo la famiglia per ritrarre tutto con immagini e video. La macchina d’epoca attende sotto casa e tutta la calleè stata chiusa per le celebrazioni: c’è bisogno di molto spazio! A festeggiare los quince, è atteso tutto il mondo.

Prima che la festeggiata arrivi, una voce racconta tutta la vita della giovane fino a quel magico momento. Ecco che da lontano si vede arrivare una piccola, bellissima dama, aggrappata al braccio del padre, che orgoglioso l’accompagna per tutta la via gremita e festante, per poi consegnarla al suo accompagnatore. La coppia dà il via alle danze, seguiti dalle altre giovani coppie e dalla band che suona un valzer impeccabile e dopo un ultimo giro, ecco un altro cambio d’abito, ora più moderno, e tutti gli invitati si scatenano a ritmo di salsa e casino (musica tipica cubana). I momenti emozionanti non sono però finiti, il padre consegna le prime scarpe col tacco alla figlia: ora la trasformazione è completa. La piccola donna, un po’ barcollante su i suoi primi tacchi, prende un cesto di vimini con quindici rose, che saranno destinate da lei alle altrettante persone più importanti della sua vita. Si sentono –mischiati alla musica incessante- alcuni commuoversi, altri intonare cori di immensa gioia e la festa non può fare altro che proseguire. Tra ponch, tartine, dolciumi vari e passi di salsa, si arriva alle tre del mattino, los quince ora è terminato e a rimanere sono solo i ricordi racchiusi nel foto album. 

La festeggiata posa con il fratello

Los Quince oggi -rispetto agli anni Ottanta, periodo del boom del los quince– non si vedono più famiglie affittare enormi saloni di hotel o club per centinaia di invitati e anche il rituale, che accompagna i differenti momenti di tutta la cerimonia, si è molto semplificato. Niente più vestiti vaporosi, valzer ballato in perfetto sincro dalle quattordici coppie e anche i due momenti, quelli più carichi di simbolismo, riservati alla consegna della scarpe e delle rose, non esistono più. Tutti rituali sono stati eliminati a causa delle elevate spese che richiedono e che sono affrontabili solo dalle famiglie che ricevono “aiuti” dagli stranieri, occupandosi di affari come paladares (a Cuba sono i ristoranti a conduzione propria) o stanze in affitto (le case particular). Un lavoratore comune, per quanto lo desideri per la figlia, non può permettersi un lusso tanto alto. Per questo, da una decina di anni, delle feste per i quindici anni sono rimaste solo le foto in studio e all’aperto. Esistono agenzie che vendono degli appositi pacchetti per gli album, che prevedono incluso nel prezzo anche il make-up e i cambi di look, il tutto intorno ai 1060 CUC (sono circa 940 euro).

Avere un album di foto professionali e tenere una festicciola in casa o organizzare una cena al ristorante con i soli amici stretti e i parenti, sembra essere diventata la nuova tradizione de los quince, ora meno sfarzosa e chiassosa. La maggior parte delle volte, però, la scelta di una festa più semplice è dettata dal minor potere economico della famiglia. Quello che è certo, è che in nessuna famiglia cubana passa inosservato il compimento dei quindici anni della loro figlia.

Lo sgonfiarsi della tradizione ha, per i cubani, solo motivi economici, noi aggiungeremmo che l’allontanarsi da queste celebrazioni dovrebbe, in realtà, essere dettata da una presa di posizione a difesa del ruolo femminile. Una tradizione che vede la donna come oggetto della società? Per molti –se non tutti- aspetti lo è: il padre che consegna la figlia al ragazzo che l’accompagna, le fa indossare le prime scarpe con il tacco, i vestiti tradizionali che richiamano il periodo coloniale dell’isola. Senza tralasciare il fatto principale: los quince è una festa solo femminile, come se i ragazzi non avessero bisogno di una celebrazione della loro entrata nella vita adulta, anzi accompagnano la quinceañera durante il rituale di passaggio.

Forse per loro non è così, forse è solo una volontà di portare avanti le tradizioni, per  non perderle, o forse è ritenuta una vera festa solo dagli uomini. Considerando la situazione attuale a Cuba, non si conosce l’esatto pensiero delle ragazze che si apprestano a compiere i quindici anni o di quelle che l’hanno già fatto. Non si sa neppure se ci siano state alcune ribelli che hanno deciso di boicottare la loro festa. Certamente Cuba è, però, da sempre una società di tipo patriarcale e le donne non hanno mai avuto un ruolo decisivo, se non entro i confini domestici.

E se los quince non fosse solo una festa, ma l’esatto momento in cui la donna viene catturata dal suo ruolo di moglie e madre?

di Greta Ammendola

*dalla canzone Tiempo de vals, usata tradizionalmente per il valzer, del cantante portoricano Chayenne.

(Tutte le foto inserite mi sono state inviate direttamente da Cuba, dallo stesso ragazzo e amico che mi ha raccontato la storia de Los Quince e la ragazza ritratta è sua sorella: grazie Yemie, il tuo aiuto è stato prezioso).

 

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