L’Oltretorrente si fa ‘Sonico’ con musica indipendente e readings

LE PROPOSTE 'ALTERNATIVE' IN PROGRAMMA AL CIRCOLO ARCI ZERBINI FINO ALLA PRIMAVERA 2015

oltretorrente.sonico.300x200.001Il festival ‘Oltretorrente Sonico‘, organizzato dall’Associazione Culturale BuUUio, è tornato anche quest’anno a ravvivare il quartiere Oltretorrente con musica esplosiva. Giunta quest’anno alla seconda edizione, la rassegna musicale dà spazio alla musica indipendente, quella cioé creata da microetichette o etichette DIY (Do It Yourself), da non confondere con l’indie (ben noto genere musicale). Nella cornice del Circolo Arci Zerbini, già teatro di diverse rassegne musicali che variano dal jazz al folk, dalla musica d’autore all’elettronica, si fondono in questo modo la realtà locale e quella nazionale della musica underground. La formula della serata, infatti, prevede generalmente la performance di un gruppo noto soltanto ad una cerchia ristretta di persone, che si esibisce in apertura al concerto di una band più conosciuta nel resto della Penisola, soprattutto agli amanti del genere.

 

UNA PROPOSTA ALTERNATIVA – Rispetto alla scorsa edizione, quest’anno c’è stata una maggiore affluenza di pubblico, sia esperto che semplicemente curioso; un risultato positivo che ha finalmente ridato speranza agli organizzatori del festival. Scegliendo la strada più difficile, quella appunto di diffondere un genere musicale ristretto o di nicchia, questi ultimi hanno infatti dovuto superare enormi difficoltà d’approccio da parte del pubblico. Il problema principale è che, nonostante l’interesse, agli ascoltatori manca spesso la curiosità di scoprire nuove contaminazioni sonore perché anche i più appassionati tendono a fossilizzarsi sulle proprie conoscenze. Lo scopo della rassegna, come spiegano Federico Pevere e Carlo Guareschi, fondatori dell’Associazione Culturale BuUUio e organizzatori del festival, è quello di ampliare gli orizzonti e aprire le menti dei fruitori attraverso sonorità anche sperimentali. Per questo, l’Associazione BuUUio si ripropone di “creare una certa continuità rispetto all’attuale cultura dell’evento” – continua Carlo – che infatti penalizza la riuscita della rassegna e della scoperta musicale concentrando l’interesse solo su una singola serata, magari più pubblicizzata o con ospiti conosciuti, a cui molti partecipano invitando amici, non prendendo parte ad altri eventi con artisti meno noti. Diversamente da altre città, purtroppo Parma è caratterizzata dalla presenza di una cultura istituzionale promossa a volte soltanto dal Comune, ma risente della mancanza di un “sottobosco musicale, ossia di una controcultura o cultura alternativa, eliminata da ogni spazio sociale condiviso”. Lo Zerbini, volendo offrire quest’alternativa anche ai parmigiani, ha ospitato band famose sulla scena non solo nazionale ma anche internazionale, come i Father Murphy o gli OvO, gli In Zaire o la Fuzz Orchestra, accompagnate sempre da gruppi meno conosciuti se non a livello locale come tra i tanti i Luciferi, i Lady Vallens, i Dolpo o i Nazeem.

 


READINGS MUSICATI
– Non solo di concerti si compone questa rassegna ma anche di importanti esperienze letterarie. Una delle novità proposte, già sperimentata l’anno scorso, è quella del reading che prevede la lettura di testi celebri e non, con accompagnamento musicale dal vivo, spesso in apertura ad un vero e proprio concerto. L’atmosfera, appositamente soffusa e rilassante, è resa frizzante, divertente e simpatica grazie all’ironia utilizzata dagli ospiti durante la lettura. Gli argomenti trattati e i testi presentati sono stati tra i più vari fin dal primo reading, intitolato ‘La ragione delle mani’, che si è aperto l’anno scorso con la presenza di Emidio Clementi (Massimo Volume) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), con un testo di Cesare Pavese. Altri grandi ospiti, come Max Collini (voce e autore dei testi degli OfflagaDiscoPax) e Maurizio Blatto (giornalista di Rumore Magazine), hanno contribuito ad arricchire le serate del festival.

 

CARRASCOSA, HOUSE OF PIZZA, WU MING CONTINGENT – E da reading e concerto è stata caratterizzata la serata di giovedì 11 dicembre. Davanti al palco dello Zerbini si sono esibiti in letture e accompagnamento musicale i ragazzi del collettivo Carrascosa, accompagnati dal collettivo musicale Emily (ex Emily County Folk) ed intervallati, dopo la fine di ogni pezzo, da un giovane gruppo hardcore parmigiano, gli House of Pizza, che hanno portato movimento alla serata. Inoltre, per condire l’esibizione, sono stati proiettati sottoforma di video i disegni fatti al momento sui fogli di un 10850540_10204396208219769_777772584_n (1)vecchio libro da un artista che cercava di rappresentare le emozioni suscitate dalla lettura.
Dopo è stato il turno dei  Wu Ming Contingent, gli ospiti più attesi di tutta la serata. Frangia musicale della Wu Ming Foundation, una fondazione informale che raccoglie anche scrittori bolognesi proveniente dal Luther Blissett Project (Wu Ming), un’officina di narrazioni (Wu Ming Lab) e un blog (Giap), questo gruppo incarna tutto lo spirito punk-hardcore attraverso una posizione ideologica anticonformista.

 

L’ingresso alle serate, previa IMG_7492dsottoscrizione della tessera Arci, è come sempre ‘up to you‘: la quota ad offerta libera, che può variare dai due euro in su, la fanno i partecipanti stessi. Una scelta veramente insolita ed economica, adottata dallo Zerbini non solo per far sì che proprio tutti possano avvicinarsi all’ascolto di un genere musicale più o meno sconosciuto ma anche per distinguersi dagli altri locali parmigiani interessati esclusivamente al business economico. Per l’organizzazione di questo festival, infatti, ci sono più spese che guadagni. Il guadagno in realtà c’è: non è per niente economico, ma puramente intellettuale e culturale. Non solo è capitato, infatti, che gli organizzatori, per pagare i gruppi invitati a suonare, abbiano dovuto mettere i soldi di tasca propria ma anche che abbiano deciso di destinare parte degli incassi in beneficenza. Questo è quello che è successo, ad esempio, durante la serata del 18 ottobre che, dopo l’esondazione del Baganza e l’alluvione della zona sud della città, è stata arricchita da uno spazio espositivo allestito da opere artistiche messe in vendita ad offerta libera; il ricavato è stato poi totalmente devoluto per la riapertura del Centro Giovani Montanara.

Il festival, coinvolgente sotto tanti punti di vista, è diventato ormai un punto di riferimento per appassionati e non. Tante ancora le date in programma ma, per chiudere il 2014 in bellezza, venerdì 19 dicembre ci sarà una serata organizzata insieme al Collettivo Garagistico, in cui si esibiranno tre piccoli gruppi psichedelici: i reggiani Richard’s Orchestra, i trentini Magic Cigarettes e i parmigiani The Dharma Rising. Se non avete ancora mai messo piede al Circolo Arci Zerbini, avete tempo fino ad aprile ma questo è il momento giusto per farlo. Diventerà la vostra nuova droga: una volta che sarete entrati, non riuscirete più a farne a meno e vi ritroverete automaticamente presenti ad ogni serata organizzata.

 

di Laura Misuraca, Vittorio Signifredi

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*