Parma 2020 presentato a Milano: oltre 400 eventi in un anno

A GENNAIO IL VIA UFFICIALE AGLI EVENTI CON UNA TRE GIORNI A CAVALLO DELLA FESTA DI SANT’ILARIO PATRONO DELLA CITTA’

Presentato oggi, 3 dicembre, in conferenza stampa il progetto di Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura presso la sede della Borsa di Milano, in Piazza Affari, davanti a giornalisti e ospiti illustri. Oltre 400 eventi si svolgeranno in città nel nome della cultura.

Valentina Sidoti, responsabile per la Borsa italiana dei finanziamenti alle arti, ha fatto gli onori di casa prima che il sindaco di Parma Federico Pizzarotti abbia preso parola esprimendo tutta sua soddisfazione: “Il sentimento che nutro di più oggi è sicuramente l’orgoglio, nel scoprire che c’è una comunità di donne e uomini che tiene a questo obiettivo che è territoriale prima che cittadino”. Il sindaco ha spiegato come siano stati molto proficui anche i contatti con i comuni vicini di Piacenza e Reggio Emilia, con i quali “stiamo facendo un grande lavoro, a partire dalle tematiche turistiche” che ha portato alla realizzazione di Destinazione Emilia. Questa rete di città diverse si è formata dalla voglia di promuovere l’intero territorio nella convinzione che insieme si sia più forti come rappresentanti della cultura italiana per il prossimo anno e oltre. E’ infatti il valore di insieme il pilastro dell’intero dossier di Parma 2020. Il sindaco ha sottolineato la sua speranza che questo lavoro “possa essere d’ispirazione come modello per tutte le future capitali. Perché noi pensiamo alla cultura non solo in termini economici, ma anche di identità”.

Alessandro Chiesi, presidente dell’associazione Parma, io ci sto! rientrante nella commissione Parma 2020 ha sottolineato appunto il lavoro di squadra che è stato necessario: “Il nostro impegno nel progetto è iniziato 2 anni e mezzo fa, quando l’assessore alla cultura Michele Guerra è venuto a proporci questa sfida. Le imprese per prime sono state chiamate e hanno avuto l’occasione di partecipare alla definizione del dossier, assieme a tutti gli altri soggetti”. Quando si parla di cultura, “non è scontato che l’impresa abbia voce in capitolo. Secondo noi e i fatti, invece, le imprese sono state una delle carte vincenti. Anche nel mondo dell’imprenditoria la cultura svolge un ruolo centrale, soprattutto in un territorio come il nostro dove la storia delle imprese è un tutt’uno con la cultura”. Parlando del gioco di squadra, Chiesi ha ricordato come una città come Parma sia riuscita a cucinare 25 quintali di anolini in meno di una settimana per beneficienza. “E’ una nostra capacità innata di cui ci dimentichiamo” ha concluso.

Hanno portato poi il loro intervento in video 13 figure chiave del progetto che non sono potute essere presenti, tra cui l’assessore Guerra, il direttore del Comitato per Parma 2020 Ezio Zani e il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei.

L’artista e designer tedesco, Erik Spiekermann, ideatore della “ragazza in giallo” ha espresso il suo amore per Parma e i parmigiani, che lo ha spinto a farsi coinvolgere da un amico italiano in questo progetto.

Simbolo della città per il prossimo anno sarà anche il nuovo logo, una P piena che sostituisce il precedente logo disegnato dal designer Franco Maria Ricci.

Durante la conferenza stampa non poteva mancare un omaggio al regista Bernardo Bertolucci, scomparso il 26 novembre 2018.

A sostenere Parma nel suo percorso c’è anche la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dal presidente Stefano Bonaccini: “E’ un onore per la nostra terra ospitare la capitale italiana della cultura”. Il presidente ha spiegato che entro due giorni “Lonely Planet, la Bibbia delle guide turistiche, uscirà con un edizione dedicata per la prima volta alla sola Emilia-Romagna. Noi non siamo una regione che può vantare città che da sole parlano al mondo come Firenze, Roma o Venezia, o metropoli come Milano, Napoli e Torino. Abbiamo gli Appennini ma non sono le Dolomiti, abbiamo il mare ma non è quello della Sardegna, non abbiamo grandi laghi. E allora perché l’anno scorso siamo stati scelti come ‘best destination in Europe’? E ora Parma capitale della cultura 2020? Perché abbiamo eccellenze che nessun’altro ha al mondo: abbiamo una grande industria automobilistica, e siamo la prima regione in Europa per prodotti IGP e DOP”.

Intervento video anche per il Ministro per i Beni culturali e il Turismo, Dario Franceschini: “L’idea della capitale italiana della cultura è cresciuta di anno in anno, come qualità e competizione, ed è sempre più alta la qualità della sfida. Faccio i complimenti e a tutti coloro che hanno deciso di collaborare per questa grande occasione, che per Parma sarà una definitiva affermazione sul piano internazionale”.

L’INAUGURAZIONE DI TRE GIORNI A GENNAIO- L’inaugurazione di Parma2020 sarà una tre giorni di eventi, tra mostre, concerti, performance e teatro dedicata alla partecipazione e condivisione culturale.

Sabato 11 gennaio, la “nazione Parma” riunita nel centro storico accoglierà l’energia della cultura proveniente da tutte le città d’Italia in una grande parata che porterà in corteo le “parole della cultura”, scelte attraverso un contest sui social network di Parma 2020. La parata si radunerà nel Parco Ducale e percorrerà Via D’Azeglio fino a Piazza Garibaldi, per consegnare idealmente le parole alla casa municipale, dove attraverso un videomapping interattivo si trasformeranno in un iconico dialogo con la piazza.

Domenica 12 gennaio la cerimonia istituzionale di apertura si svolgerà al Teatro Regio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e proseguirà con il taglio del nastro della mostra Time Machine. Sarà una giornata in cui la cultura viaggerà sugli autobus fino ai luoghi più lontani dal centro della città: verso gli ospedali, il carcere, le più piccole frazioni. 

Infine lunedì 13 gennaio, per celebrare Sant’Ilario, Patrono di Parma, la città diventerà palcoscenico di insolite narrazioni tra storia e poesia, alternate a presentazioni di libri e concerti.

Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 è sostenuta e messa in opera con il contributo di Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Fondazione Cariparma, Comitato per Parma2020 ed è in collaborazione con Provincia di Parma, Università degli Studi di Parma, Diocesi di Parma, Destinazione Emilia. Il coordinamento progetti e strategie culturali è affidato a Francesca Velani, Vicepresidente di Promo PA Fondazione. L’immagine, il marketing e la strategia di comunicazione sono affidati ad Amedeo Palazzi, AD di Fachiro Strategic Design.

Tutte le informazioni su www.parma2020.it.

di Nathan Greppi

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