Due minuti con Cèline Sciamma: regista e sceneggiatrice premiata a Cannes

LA REGISTA DI FAMA MONDIALE AL CINEMA ASTRA PER PRESENTARE IL SUO ULTIMO FILM: 'RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME'

La regista e sceneggiatrice francese Cèline Sciamma è stata ospite sabato 14 novembre 2019 al Cinema Astra di Parma, nel corso della rassegna LGBT+Questione Di Genere‘, per presentare il suo ultimo film ‘Ritratto della giovane in fiamme‘. Il lungometraggio, con il quale Sciamma si è aggiudicata il prestigioso Prix du scénario al Festival di Cannes 2019, è ambientato nella Francia del ‘700 e racconta la nascita e la fine dell’intensa storia d’amore tra la pittrice Marianne e la giovane donna che è chiamata a ritrarre, Hélöise, già destinata al matrimonio per volere della famiglia.

Un film di fortissimo impatto emotivo e visivo, in cui la regista lavora alla costruzione di quella che lei stessa definisce come ‘architettura del desiderio‘. Il temi della pittura e della ricerca artistica si intrecciano a quelli dell’attrazione e dell’amore nella loro forma più sincera possibile, restituendo allo spettatore una visione estremamente realistica e passionale del rapporto tra due giovani donne, complici anche le eccezionali performance attoriali delle due attrici protagoniste.

Già regista di capolavori come ‘La nascita delle piovre‘ (Naissance des pieuvres, 2007), ‘Tomboy‘ (2011) e ‘Diamante nero‘ (Band de filles, 2014), nonchè sceneggiatrice, tra gli altri, de ‘La mia vita da zucchina‘ (Ma vie de courgette, 2016) e ‘Quando hai 17 anni‘ (Quand on a 17 Ans, 2016), Sciamma si conferma ancora una volta come una grandissima professionista in grado di affrontare senza tabù temi complessi come quelli della crescita, della scoperta di sè e della diversità in generale, con un particolare occhio di riguardo nei confronti del pubblico più giovane.

Sono in effetti proprio i giovani al centro delle parole che la regista ha voluto dedicare ai microfoni di Parmateneo, riflettendo sulle modalità che un mezzo come il cinema dovrebbe adottare per rivolgersi efficacemente alle nuove generazioni, sempre più inclini alla novità e caratterizzate da idee forti, anche da un punto di vista politico. “Credo che i giovani vogliano vedere qualcosa di nuovo – spiega la regista –  e che le cose nuove si trovino più spesso sulle piattaforme, in termini di rappresentazione, che al cinema, che è un’industria borghese e quindi meno rivolta ai giovani. Dunque credo che per rivolgersi ai giovani servano dei prototipi. Si devono creare forme nuove e nuovi personaggi, è necessario che non siano sempre le stesse persone a parlare”.

di Gabriele Sani
video di Erica Pierri e Sofia Del Guercio

 

 

 

 

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