Laurearsi online: i racconti degli studenti tra gioie e dolori

TESTIMONIANZE ED EMOZIONI DEI LAUREANDI E LAUREATI IN STREAMING GRAZIE ALLE UNIVERSITÀ CHE SI ADATTANO PRONTAMENTE NEL MOMENTO DI EMERGENZA

Difficilmente dimenticheremo questo periodo di pandemia causato dal temuto Covid-19. E ancora più difficilmente lo dimenticheranno gli studenti che, a causa della chiusura di scuole e Università, hanno dovuto laurearsi online in videoconferenza. Questa, infatti, è la soluzione che gli atenei di quasi tutta Italia hanno adottato in un periodo delicato come quello che stiamo attraversando oggi.

Ma com’è laurearsi online? Quali le gioie e i dispiaceri? L’abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi e ragazze che si sono laureati con questa modalità, o che stanno per farlo.

I LAUREANDI– Tra coloro che dovranno laurearsi a breve vige un comune sentimento di sconforto generale, ma anche di positività. Mattia, laureando in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma, racconta di un dispiacere iniziale “perchè naturalmente avrei preferito laurearmi in modo tradizionale, davanti ai miei amici e parenti”. Mattia ci spiega di aver ricevuto una mail dall’Università in cui venivano descritte le modalità con cui effettuare la discussione online sulla piattaforma Windows Teams. Nonostante una perplessità iniziale, però, Mattia confessa che “in questo momento credo che sia la soluzione più giusta, perchè è meglio evitare qualsiasi tipo di rischio”.

Dello stesso avviso è la sua collega Carlotta, anche lei nel medesimo corso di laurea, secondo cui “questa è una situazione talmente delicata e grave che non c’è altra cosa da fare“. Anzi Carlotta, in un certo senso, se l’aspettava, perchè “già dall’arrivo della prima email riguardo la chiusura delle Università ho capito che sarebbe andata così”. E continua dicendo che “quando poi, a fine febbraio, è arrivata l’altra email ho capito che sarebbe toccato anche a me laurearmi in questo modo”. Tutto sommato, però, la studentessa loda l’Università di Parma per la rapidità e l’efficienza con cui ha saputo gestire una situazione così insolita, affermando che “io non ho avuto nessun tipo di problema, nè con la tesi nè con l’installazione di Windows Teams, e sicuramente non aspetterò luglio per laurearmi. Quindi si fa così e basta!”.

Sentimenti più pessimisti, invece, sono quelli che ha vissuto Fiorella alle prese con la sua prima laurea in Lettere all’Università di Parma. Si è dichiarata molto dispiaciuta perchè “è la mia prima laurea, ci ho messo tanto a concludere per problemi personali, quindi aspettavo questo momento da tanto“. Fiorella ammette di esserci rimasta molto male perchè “per quanto ci si renda conto della crisi che stiamo vivendo, una parte di te non è razionale e ci rimani male“. Dopo aver partecipato alle lauree di amici e colleghi, Fiorella è amareggiata dal dover discutere la sua tesi davanti allo schermo di un pc, senza il supporto di familiari e amici. Davanti ad una situazione così, però, non resta che guardare le cose da un lato positivo e pensare a quando tutto questo finirà, come fa Fiorella che, fiduciosa, dichiara: “Appena finirà l’emergenza festeggerò insieme ai miei cari come avevo pianificato, si tratta solo di attendere”. Anche Alessandra, laureanda in Scienze motorie, sport e salute all’UniPr, non ha vissuto benissimo la notizia di dover discutere la sua tesi online, “quello che mi dispiace di più è non aver avuto la possibilità di fronteggiare e superare la paura di discutere davanti a tutti i professori, amici, familiari e sconosciuti. E’ un limite che nella vita non mi ritroverò più a vivere”. Motivazione, questa, che inizialmente l’ha portata a pensare di posticipare la sua laurea per poterla vivere tradizionalmente, “ma quando sono venuta a conoscenza che l’Università avrebbe organizzato un evento dedicato a chi si sarebbe laureato online- afferma –mi sono messa l’anima in pace!“.

I LAUREATI– C’è anche chi invece questa esperienza l’ha gia vissuta e ha discusso la sua tesi virtualmente, davanti all’intera commissione connessa in tempo reale. A raccontarcelo è Silvia, laureata in Scienze e tecnologie alimentari all’Università di Bologna. “Ho discusso attraverso la piattaforma Windows Teams- dichiara -e non ci sono stati problemi di collegamento o di connessione. Si è svolta come una laurea canonica, ma online“. Anche a Silvia, però, è mancato l’appoggio di amici e parenti, ma si è fatta forza, rincuorata dal fatto che è riuscita a laurearsi, nonostante qualche settimana prima la sua Università avesse sospeso la sessione a data da definirsi. Uno degli aspetti positivi di questa modalità di laurea, per Silvia, è stata senza dubbio la velocità, in quanto “tra discussione e proclamazione il tutto è durato 20 minuti, e non ho dovuto aspettare gli altri per sapere il voto”.

Mattia, invece, ha ricevuto online la proclamazione come dottore in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. La sua esperienza è stata particolare perchè, come racconta, “hanno creato una classe virtuale a cui si sono connessi tutti i laureandi e la commissione ha fatto la proclamazione classica, se così si può definire!”.  Tutto sommato, Mattia è contento di questa modalità, perchè “ci sono stati un paio di giorni in cui non si sapeva se ci avrebbero fatto laureare, quando sono arrivate le direttive, a mente fredda, sono stato sollevato. Ci hanno permesso di continuare con il nostro percorso, cosa che non tutte le Università hanno fatto e che non era per nulla scontata visto l’elevato numero di studenti del Politecnico”.

Anche Cristina, laureata in Scienze Biologiche all’Università di Bologna, è stata entusiasta della modalità adottata perchè temeva che, utilizzando la modalità in streaming, avrebbe perso tutto ciò che c’è attorno al traguardo della laurea. Invece, come lei stessa dichiara, “la vicinanza che mi è stata dimostrata virtualmente è stata talmente tanta che ho dimenticato di aver vissuto in casa questa esperienza!“.

Come conferma Martina, fresca di laurea in Ingegneria gestionale all’Università di Parma, l’ateneo “ha fatto un buon lavoro, gestendo bene la situazione e rispettando le date già fissate“. Ma niente paura, i neo laureati avranno tutto il tempo per rifarsi con i festeggiamenti, dato che le Università hanno garantito agli studenti una cerimonia di proclamazione vera e propria, quando questa quarantena forzata sarà finalmente giunta al termine.

di Eleonora Di Vincenzo

 

 

 

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