Skam Italia: la serie che racconta l’adolescenza premiata al Parma Film Festival

Il teen drama che ha fatto impazzire i giovani ottiene il premio Invenzioni dal Vero per la miglior serie italiana

L’edizione 2020 di Parma Film Festival è stata densa di novità e tra queste anche l’introduzione di un nuovo premio dedicato per la prima volta al mondo della serialità: Invenzioni dal vero – Miglior serie italiana.
A trionfare è stato il teen drama Skam Italia, popolarissimo tra i più giovani e attento ad una rappresentazione fedele della Generazione Z. La serie, prodotta da Cross Production in collaborazione con Tim Vision e approdata poi su Netflix, ha un posto speciale nel cuore dei giovani italiani già dal 2018. Durante l’incontro online di venerdì 13 novembre, presenti il regista Ludovico Bessegato e alcuni degli attori protagonisti della serie.

Skam: Un format internazionale

Nata come una web serie norvegese (la lingua da cui prende il titolo, che in italiano significa ‘vergogna’), Skam si è rapidamente trasformato in un fenomeno mondiale. Raccontando le avventure dei ragazzi di un liceo di Roma, tratta tematiche tipiche dell’adolescenza, portando a riflettere su temi importanti senza però rinunciare all’intrattenimento e alla leggerezza. Potrebbe sembrare qualcosa di già visto e per nulla originale, ma in realtà quello di Skam è un format unico nel suo genere.

Ogni stagione è costruita a partire dal punto di vista di un singolo personaggio e, puntata dopo puntata, porta lo spettatore ad immergersi sempre più nel suo arco narrativo. Nonostante numerosi paesi in tutto il mondo abbiano creato un loro remake, l’edizione italiana è stata tra le più apprezzate, con record di visualizzazioni in tutte e quattro le stagioni di cui si compone. “La sua capacità è stata quella di creare un racconto potente e lieve al contempo, che mette in scena il senso di inadeguatezza tipico dell’età adolescenziale vissuta da tutti, e sa toccare con delicato realismo ed efficacia narrativa, temi importanti e profondi”, spiega la giornalista Benedetta Bragadini, motivando il premio.

La consegna del premio e l’intervista

Nel corso della diretta Zoom tenutasi il 13 novembre, la giornalista Benedetta Bragadini e il critico cinematografico Filiberto Molossi hanno consegnato il riconoscimento agli attori Federico Cesari, Beatrice Bruschi e Pietro Turano, insieme al regista e showrunner Ludovico Bessegato. Nel descrivere il proprio lavoro, tutti hanno dimostrato la loro immensa passione, ribadendo più volte come Skam rappresenti per loro casa e famiglia.

Tutti sono stati molto disponibili e hanno cercato di rendere l’incontro quanto più partecipativo possibile, sebbene esso si sia svolto in una modalità così anomala per un festival cinematografico. Inizialmente, i conduttori hanno posto delle domande introduttive, per rompere il ghiaccio, e tutti hanno espresso approvazione e accordo nell’affermare che la serie sia unica nel suo genere: “Skam ha la schiettezza che non ti aspetti di trovare in una serie”, afferma Bessegato.

Arrivato poi il momento di rispondere alle domande del pubblico, i fan della serie non si sono fatti pregare, cercando di ottenere quante più informazioni possibili.  Beatrice Bruschi, protagonista della quarta stagione nei panni di Sana, racconta quali sono le scene che più l’hanno colpita: “Per quanto riguarda Sana, mi è piaciuto molto il momento in cui spiega l‘importanza della fede a Malik. In generale, invece, mi ha colpito molto la scena in cui Martino rivela a Giovanni di essere gay, perché vi ho trovato potenza e, allo stesso tempo, leggerezza”.

Skam Italia, una nuova stagione in arrivo?

Durante l’incontro, si è anche lungamente discusso sui temi principali della serie: l’omosessualità viene normalizzata, le differenze di religione sono appiattite e ognuno capisce di essere unico ed apprezzato per quello che è. Così, chiunque guardi Skam riesce a capire di non essere solo e che quelli che considera ‘grandi drammi‘ sono in realtà un’espressione della propria individualità da accogliere ed accettare.

Ovviamente, è arrivata anche la fatidica domanda riguardo la possibilità di una quinta stagione: “Non ci sono porte chiuse, ma discorsi. Bisognerà valutare le volontà di Cross Production e le attuali condizioni sanitarie”, spiega  Bessegato. “Tutti vogliamo continuare in questo progetto, perché Skam ci ha insegnato tanto ed è ormai parte di noi”, conclude Pietro Turano, interprete di Filippo.

Chiunque ami Skam Italia può ancora sperare, quindi, in sviluppi futuri per la serie. Se nuove stagioni arriveranno, è certo che il cast e la produzione continueranno questo progetto con l’entusiasmo e la passione che l’hanno fino ad adesso caraterrizzato.

di Chiara Mazzone

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