Dalla pagina allo schermo: come cambia il destino di un libro

Ecco alcuni dei romanzi che hanno trovato il successo editoriale in seguito alla loro trasposizione sul grande schermo

L’industria cinematografica é sempre andata a braccetto con il mercato editoriale. Moltissimi dei grandi classici si basano, a volte per nostra sorpresa, su diversi romanzi e racconti e ad oggi possiamo constatare che molti dei film più amati sono proprio trasposizioni cinematografiche di opere già esistenti.

In certi casi, come per la saga di Harry Potter o di Twilight, si tratta di trame che sono già note al grande pubblico, i cui film accrescono un successo che era già stato ampiamente trovato. In altri, però, l’adattamento porta sotto i riflettori degli scrittori sconosciuti ai più, oppure caduti nel dimenticatoio. 

Il successo del fantasy, tra l’immaginazione e la visione

Le saghe ed i singoli romanzi fantasy sono alla base di alcuni dei più famosi e fortunati prodotti cinematografici e televisivi, come Il signore degli anelli o Il trono di spade. Con il progresso fatto nel campo degli effetti speciali, il cinema si è sempre più avvicinato a questo genere, trovando finalmente la possibilità di dare vita a mondi che prima vivevano solo nella testa di scrittori e lettori.

Ad esempio, 2001: Odissea nello Spazio ha reso visibile il futuro che Arthur Clarke aveva solo immaginato. La sua visione, descritta nel suo racconto breve La sentinella, colpì così tanto il regista Stanley Kubrick che egli ci basò non solo un film cult, ma una vera e propria idea dell’umanità dei prossimi cinquant’anni. Eppure, il racconto di Clarke era stato ignorato dai più. Infatti, era nato nel 1948 per partecipare ad un concorso della BBC, ma non si era nemmeno piazzato.

Pubblicato in seguito in una raccolta di racconti, continuò ad essere sottovalutato fino a quando Spielberg convinse e aiutò Clarke a trasformarlo in un romanzo a sé stante, che portava lo stesso titolo del film con cui uscì in contemporanea nel 1968. Grazie al supporto del regista e al successo della sua trasposizione cinematografica, il romanzo di Arthur Clarke si affacciò al nuovo millennio con più di tre milioni di copie vendute in tutto il mondo. Quel breve racconto aveva finalmente ottenuto il successo che meritava.

Una simile e fortunata sorte, è condivisa da James Dashner, l’autore della saga fantasy Maze Runner. Il primo romanzo venne pubblicato nel 2009 e nonostante il discreto successo, la fama ed il boom di vendite arrivò solo dopo l’uscita della prima trasposizione cinematografica, nel 2014.

Infatti, il film aveva come protagonisti alcuni degli attori più amati dal giovane pubblico al momento, come Dylan O’Brien e Kaya Scodelairo, ed era prodotto da una delle più importanti case di produzioni hollywoodiane, la 20th Century Fox. Il successo della trasposizione cinematografica era assicurato e le critiche positive accesero i riflettori anche sulla saga di romanzi, che a soli due giorni dall’uscita del film festeggiò il record di ben cento settimane nella classifica dei libri più venduti del New York Times.

A poco più di dieci anni dalla sua pubblicazione, la saga letteraria di Maze Runner continua ancora a conquistare i lettori, che in questi anni hanno comprato più di sei milioni di copie. Questo soprattutto grazie all’uscita degli altri film sui successivi capitoli della saga, che hanno mantenuto vivo l’interesse per questa serie, alimentando la richiesta per numerosi prequel e sequel. Lultimo è uscito solo quest’estate. 

L’adolescenza, tra l’autore e l’attore.

Uno dei generi di maggior successo, sia in campo cinematografico sia in quello editoriale, è sicuramente il genere young adult, che racconta spaccati di adolescenza. Il mercato editoriale è saturo di autori e titoli sconosciuti ai più, che si scambiano posto negli scaffali e nelle classifiche ad una velocità impressionante. Non per niente, quelli che riescono a lasciare un segno in questo settore sono, il più delle volte, libri che sono stati adattati al cinema.

Ad esempio, l’ormai classico Noi siamo infinito è ancora uno dei libri per adolescenti più amati, nonostante sia stato pubblicato nel 1999 – e questo grazie alla sua apprezzatissima trasposizione cinematografica del 2012.

Infatti, il romanzo di Stephen Chbosky aveva da subito attirato molta attenzione per via dei suoi contenuti considerati oltraggiosi dal pubblico americano dell’epoca, e sebbene non fosse molto amato dalla critica, fino all’anno prima dell’uscita del film aveva venduto quasi novantamila copie.

Dopo l’annuncio della trasposizione, che vedeva protagoniste star molto amate come Emma Watson e Logan Lerman, le vendite salirono a oltre 425 mila copie, e il libro entrò addirittura nella classifica dei bestseller del New York Times.

Ma il vero successo arrivò assieme al successo del film, la cui sceneggiatura fu curata da Chbosky stesso: le performance degli attori, la storia e la regia furono così apprezzate da rendere questo film un vero e proprio campione di incassi, oltre che uno dei must del genere adolescenziale. Questo trionfo si rifletté anche nelle vendite del romanzo, che solo nel novembre di quell’anno, a due mesi dall’uscita del film, dovette essere ristampato per un milione e mezzo di copie.

 

foto della pagina Facebook @noisiamoinfinitoitalia 

Questa è anche la storia di The Hate U Give – Il Coraggio della verità, romanzo uscito nel 2017. L’autrice Angie Thomas non era certo passata inosservata: contesa da ben tredici editori, nel giro di qualche mese il suo libro era già stato tradotto in diverse lingue. Il successo del romanzo, che voleva educare alla violenza della polizia e al razzismo regnante in America, portò quasi subito alla produzione del film di Fox 2000.

Il film uscì già l’anno successivo e fu molto apprezzato, soprattutto per le performance della protagonista Amandla Stenberg. Infatti, subito dopo l’uscita nelle sale le vendite del libro salirono a più di ottocentomila, arrivando, nell’anno del 2018, a superare il milione e mezzo.

Inoltre, visti i temi trattati nel romanzo e nel film, la lettura e la visione consigliata di quest’opera è aumentata vertiginosamente. Soprattutto nel 2020, anno di proteste da parte della comunità afroamericana di fronte al perdurare delle violenze per mano della polizia. Anche in Italia, la piattaforma Sky ha proposto la visione di questo film proprio a seguito della morte di George Floyd. Ora la Thomas sta scrivendo il sequel.

Gli adattamenti da Oscar

Ci sono poi quei libri i cui adattamenti non sono solo film di successo, ma addirittura film pluripremiati. Infatti, la stagione delle statuette è una grandissima opportunità per il mercato editoriale, che puntualmente vede salire le vendite di libri mai sentiti prima e di nuove edizioni di opere quasi dimenticate. 

E’ il caso del noto Chiamami col tuo nome, il film del 2017 che ha fatto strage di premi, guadagnandosi anche l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Infatti, la famosa opera di Luca Guadagnino si basa sull’omonimo romanzo del 2007 di André Aciman. La storia d’amore ambientata in Italia era stata pubblicata da una piccola casa editrice, la Farrar, Strauss & Giraux, e nonostante avesse ricevuto ottime recensioni, il libro non aveva da subito avuto grande successo. Almeno non quello che lo porterà, dieci anni dopo, a vincere premi letterari e a posizionarsi in cima alla lista dei bestseller del New York Times.

Infatti, ad oggi Chiamami con il tuo nome si è rivelato un vero e proprio caso editoriale, soprattutto visto lo scarso successo della letteratura LGBTQ+, abituata ad opere che raramente arrivano fino al grande pubblico. Aciman si ritrova ora ad avere un seguito molto ampio e molto fedele, anche a distanza di anni dall’uscita del film, tanto’è che l’atteso seguito è uscito solo nel 2019, schizzando subito in vetta delle classifiche.

foto della pagina Facebook @ChiamamiColTuoNomeILFILM

Un altro adattamento da Oscar è 12 anni schiavo, un film che nel 2014 ha ricevuto diverse statuette, tra cui quella per il miglior film. L’opera, che racconta dall’interno l’epoca della schiavitù afroamericana, si basa sulla biografia di Solomon Northup, pubblicata più di un secolo fa, nel 1853.

All’epoca, il romanzo vendette così tanto da venire considerato un bestseller – si parla infatti di trecentomila copie e diverse edizioni. Nonostante ciò, inspiegabilmente, dopo qualche anno cadde nel dimenticatoio, tanto che non ci sono riferimenti a quest’opera fino alla sua riscoperta, negli anni Sessanta.

Il vero interesse da parte del pubblico, però, arrivò solo dopo il successo della trasposizione cinematografica di Steve McQueen, tanto che ad oggi la ristampa più venduta del libro porta ancora in copertina il poster promozionale del film.

In questo caso, l’adattamento non ha tanto comportato un boom di vendite, quanto riportato in auge un documento storico di grandissima importanza. Infatti, quella di Northup è una testimonianza che descrive minuziosamente un periodo decisivo della storia americana come quello della schiavitù. Grazie al ritrovato successo, negli Stati Uniti questo documento è ora fruibile gratuitamente in versione e-book e le sue ristampe non sono protette dai diritti d’autore.

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