Soul: la felicità sul palmo di una mano

Disney-Pixar accende la nostra scintilla e ci esorta a riflettere sul senso della vita con il suo nuovo lungometraggio


soul disney

Soul, il nuovo film Disney-Pixar animation studios uscito il 25 dicembre sulla piattaforma Disney+, è un lungometraggio che calza a pennello con la chiusura di un 2020 così memorabile e alienante, e ci esorta – a ritmo di jazz- ad iniziare il nuovo anno prestando maggior attenzione alla cosa più preziosa che possediamo: la vita.

Nella 78° edizione dei Golden Globe Awards – che ha avuto luogo il 28 febbraio a Los Angeles- Soul ha vinto il Golden Globe non solo come Miglior film d’animazione,  ma anche come Miglior colonna sonora originale.

Inevitabilmente, dopo aver passato nove mesi bloccati davanti ad un semaforo ancora rosso, abbiamo visto il tempo scorrere troppo velocemente e in molti abbiamo pensato e ripensato alla nostra esistenza. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati a inizio anno, non siamo partiti per quel viaggio tanto atteso, siamo ancora qui in attesa che il semaforo si illumini di verde e forse, quando ciò accadrà, saremo pronti a guardare la vita con occhi diversi come Joe.

 

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Chi è Joe Garden?

E’ il primo protagonista afroamericano nella storia cinematografica di casa Pixar, è un insegnate di musica ma il suo più grande sogno è di diventare un musicista Jazz e di esibirsi in pubblico. Dopo aver passato anni e anni a rincorrere il suo sogno, un giorno arriva la sua occasione, finalmente viene scelto per rimpiazzare il pianista della band di una famosa sassofonista: Dorothea Williams.

Come sappiamo la vita non va mai come vorremmo, Joe cade in un tombino e muore. La sua anima viene spedita nell’aldilà ma, grazie alla sua invidiabile voglia di vivere, raggiunge l’ante-mondo: luogo dove tutte le anime si formano prima di scendere sulla terra. Joe vive nella convinzione che il Jazz sia la sua vocazione, il suo talento, la sua scintilla ma anche il motivo principale per tornare a vivere. Nel mondo ultraterreno, il suo pensiero fisso è di tornare sulla terra per realizzare il suo sogno ed è disposto a tutto per farlo.

Al personaggio di Joe però si contrappone 22, un’anima frizzante che non è mai riuscita a trovare la sua scintilla e per questo bloccata felicemente nell’ante-mondo. Nonostante l’inesperienza di piccola anima sarà proprio 22 ad accendere non solo la sua scintilla, ma anche quella di Joe.

Grazie a questa esperienza ultraterrena il protagonista conoscerà il vero senso della vita.

 

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Qual è il senso della vita?

Da anni ormai la Pixar cerca di fare breccia nei nostri cuori affrontando temi legati all’esistenza, all’amore e all’animo umano come UP, Inside Up, Coco e adesso Soul. Quest’ultimo ci pone davanti ad una domanda alla quale, forse, non riusciremo mai a rispondere con totale onestà: qual è il senso della vita?

Durante la guerra dei tre Enrichi, Enrico di Navarra esortò con la celebre frase “Parigi val bene una messa” oggi comunemente intesa ” Vale la pena sacrificarsi per qualcosa di grande, per uno scopo ben preciso”, nel suo caso ad esempio lo scopo era di diventare re e nel caso di Joe è di diventare un famoso pianista Jazz, ma sarà davvero questo a renderlo felice?

Sin da piccoli ci esortano ad avere degli hobby, a dedicarci a qualcosa e a trovare il nostro talento ma- come ci insegna Soul- non sempre il nostro talento è ciò che ci rende davvero felici. Veniamo al mondo perché abbiamo la fortuna di possedere un’anima con un’immensa voglia di vivere come 22- nonostante le paure e le insicurezze- e non perché dobbiamo sacrificare la nostra esistenza cercando qualcosa in cui siamo bravi, o crediamo di esserlo. Ciò non significa che non dobbiamo inseguire le nostre passioni, ma solo non lasciarci risucchiare da esse,  come sottolinea uno dei personaggi del film: “Quando la gioia diventa ossessione, avviene il distacco dalla vita” poiché tutti abbiamo la nostra scintilla, rincorrerla non serve a nulla, a tempo debito arriverà.

 Chi ha detto che tutto quello che cerchiamo non è sul palmo di una mano?

Soul, ci insegna che il senso della vita “sta sul palmo di una mano” come un lecca-lecca, un pezzo di pizza o di ciambella, come una foglia. La quotidianità è quindi il vero senso della vita, i dettagli che diamo per scontato, i discorsi con i nostri cari, attimi fortuiti di vita a cui quasi mai prestiamo attenzione.

Questa è la nota rivoluzionaria del film: che la vita va vissuta anche senza uno scopo, senza un obiettivo. Chi ha detto che tutti siamo destinati a grandi cose? Dannata Pixar!

Oltre il tema della vita, i temi che emergono da questo immenso film sono numerosi come ad esempio l’insegnamento o i rapporti familiari. In un anno come quello trascorso, dove l’istruzione è stata bloccata, Soul intende anche mostrare come i ragazzi abbiano bisogno di un “mentore” o semplicemente un insegnate che li guidi, li stimoli nelle loro passioni, ma non solo. Un docente che sia pronto a supportarli, ad incoraggiarli e soprattutto ad ascoltarli.

Il rapporto genitori-figli viene affrontato, forse, da punto di vista diverso dal solito, ma molto attuale. Figli “obbligati” a nascondere le proprie passioni ai genitori, perché sicuri di non riceve il supporto di questi ultimi, supporto fondamentale di cui un figlio ha bisogno. Genitori “costretti” ad essere troppo duri per proteggere i figli dai propri sogni.

Un film per adulti, soprattutto.

Nonostante si tratti di un film di animazione, ambientato nella frenetica e sempre sveglia New York, Soul presenta non solo una splendida animazione a ritmo di Jazz, ma anche una fantastica grafica dai colori vivi, in cui sequenze divertenti si susseguono ad altre più serie e ad altre ancora slapstick. Senza dubbio Soul ha catturato prettamente l’attenzione del pubblico adulto, in quanto il film è indirizzato a tutti coloro che hanno perso la propria scintilla, a coloro che sono così dediti al loro lavoro, alla loro passione, che hanno perso il senso della vita.

Ma cos’è questa scintilla che tutti cerchiamo di accendere se non il desiderio stesso di vita? Chissà se anche noi avremo una seconda possibilità di vita- come è stata concessa a Joe- nel dubbio impegniamoci a riassaporare ogni attimo della nostra esistenza, gioiamo anche delle piccole felicità che ci circondano,  viviamo attivamente la vita e non limitiamoci ad essere degli spettatori.

 

di Sara Diana

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