Erasmus and International Home: il progetto raccontato dall’architetto Quintelli

WELCHOME ERASMUS: LA NUOVA CASA PER GLI STUDENTI STRANIERI

Erasmus and International HomeLa nuovissima struttura dell’Erasmus and International Home, inaugurata lo scorso 27 settembre, è stata realizzata dall’architetto Carlo Quintelli, pro rettore all’Edilizia e Infrastrutture dell’Università di Parma, che ne ha curato il progetto e la realizzazione.
All’interno la cura dei dettagli, la suddivisione degli spazi, l’arredamento colorato e confortevole, contribuiscono a dare l’idea che è stata il cuore propulsore del nuovo progetto: quella di una ‘casa’ accogliente pensata appositamente per gli studenti stranieri che giungono nell’Ateneo cittadino.
Anche la posizione della struttura nell’antico complesso conventuale di San Francesco dal Prato non è stata un caso, poiché rappresenta un luogo storicamente dedito all’accoglienza dei viaggiatori e caro alla città, come ha sottolineato l’architetto Quintelli.
“Il centro di accoglienza dedicato agli studenti del circuito Erasmus o di altra provenienza internazionale, vede una collocazione nel centro storico della città denotata già dal 1300 per l’accoglienza e il rapporto con pellegrini e viaggiatori. Si tratta del grande complesso conventuale di San Francesco dal Prato, così definito per la posizione extramoenia, a nord del mater ecclesia, in uno spazio prativo aperto di servizio alle attività urbane collettive e al confluire di viandanti e mercanti. Nell’attuale utilizzo quale sede universitaria, gli spazi per gli studenti, ricavati in un’ala conventuale di raccordo con il carcere ottocentesco del Bettoli, sono destinati alle attività di ufficio e disbrigo delle pratiche ma anche e soprattutto a servizi informativi e attività culturali e ricreative organizzate anche dagli studenti stessi”.
Erasmus and International  Home“In questo senso – spiega Quintelli – la parola ʻhomeʼ, più che in senso letterale, va intesa quale idea di uno spazio di relazione, incontro e riferimento dedicato cui contribuisce una dotazione di arredo che riproduce gli ambienti di soggiorno di una grande casa comune”. Ma non solo. “Con Erasmus and International Home – aggunge l’archittetto – l’Università ottiene anche un obiettivo di rigenerazione urbana mettendo in relazione la piazza San Francesco, la corte bettoliana, il cortile quadriportico della Musica.Un circuito tra tre grandi spazi architettonici urbani aperto alla cittadinanza e di grande effetto visivo.”

 

 

di Alessia Tavarone, Letizia Cicchitto 

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