Fastlife: Gué Pequeno corre più delle tendenze!

Un mixtape in cui troviamo la vita veloce che aspettavamo ci fosse raccontata. E il cinema di strada scala le classifiche.

fonte Facebook

Il 16 aprile è uscito Fastlife 4, l’attesissimo nuovo capitolo del mixtape del celebre rapper milanese Gué Pequeno, in collaborazione, come consuetudine del progetto, con Dj Harsh, noto producer italiano.

Il momento idilliaco del rap italiano non si ferma e Gué continua a sfornare progetti nuovi. Dopo il lancio dell’album Mr. Fini lo scorso 2020, egli ci delizia con uno dei mixtape più attesi dagli amanti del genere. Sonorità old school e liriche immortali ci portano alla conclusione che il rap fatto bene sia sempre rimasto ad appassionare gli amanti dell’Hip-Hop e non solo, mettendo d’accordo sia i puristi del genere che i fan legati a sound più moderni.

La riprova di tutto ciò sta tutta nel fatto che il progetto sia stato il terzo album più ascoltato al mondo al momento della sua uscita su Spotify e primo album per ascolti in Italia sulla medesima piattaforma. Un traguardo che ci fa portare con onore la bandiera italiana dell’Hip Hop a livello internazionale.

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Accendete i riflettori: ha inizio il cinema di strada

Quando a inizio anno si è iniziato a parlare dell’uscita imminente di Fastlife 4 la curiosità era molta. Si è capito fin da subito come potesse essere un prodotto che avrebbe fatto sognare tutti gli appassionati del genere e non solo, visto il feedback positivo ricevuto. I risultati ottenuti sono la riprova che le premesse sono state rispettate. Inoltre, un Mixtape non è un vero e proprio album e le pressioni dal punto di vista del raggiungimento di obbiettivi legati al mercato sono minori. Questo permette agli artisti una maggiore genuinità e spensieratezza.

Fastlife non è un Mixtape qualunque però, è una delle saghe maggiormente stimate nell’Hip Hop italiano.

La potenza del progetto sta anche nell’importanza del ruolo dell’artista e nella sua grande cultura cinematografica e non solo. Non mancano inoltre le frecciatine alle nuove leve, come le esaltazioni della potenza di tiro, con rime dirette e spocchiose e flow ricercati, di chi, ormai da vent’anni, come Gué, è in cima al mercato musicale italiano.

L’intro dell’album ci porta in un immaginario legato alla strada, al cinema di strada, a una cultura urban che non è mai morta. Sono tante le citazioni e i riferimenti legati a film, a libri e a situazioni di attualità, come tanta è la classica spocchia, intesa in modo artistico, con cui il rapper ci parla della sua vita. Inoltre, all’interno dei vari testi, non manca la sua ampia e ricorrente critica sociale. Entriamo in una visione del mondo propria dell’artista: come ogni disco ricco di argomentazioni, più si prosegue nell’ascolto e più si comprende il senso di ciò che egli vuole comunicare.

Non potevano mancare feat di spessore ad arricchire il bagaglio mega street di Gué. Troviamo: Lazza e Salmo, Marracash, North Of Loreto, Rasty Kilo, Gemitaiz e Noyz, Luchè, Mv Killa, Night Skinny e infine Vettosi, un giovane emergente che stupisce con una strofa potentissima.

Un album crudo, diretto e schietto che ci porta in un immaginario di vita vissuta come se fosse un film cult, dalla prima all’ultima canzone, sia attraverso le produzioni che attraverso i testi e i flow.

Mr. Fini si dimostra, come sua consuetudine, un giovane veterano, sempre al passo coi tempi da ormai vent’anni, senza il minimo pensiero di scendere da quella che è la sua poltrona nell’olimpo del rap italiano.

Accendete i riflettori. Cosimo Fini aka Gué Pequeno, aka Mimmo Flow è sul maxi schermo del vostro cinema preferito, ad interpretare il personaggio che gli viene meglio: sé stesso.

Un mixtape incredibile che dovrebbe in teoria chiudere il ciclo Fastlife, ma mai dire mai.

Di Gianmarco Borettini

 

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