L’avventura nerd del Rinoceronte di Daniele Daccò, dal web alle librerie

IL DIRETTORE DEL SITO 'ORGOGLIO NERD' SI RACCONTA

Teoria N“Un nerd è colui che ha una passione ed è disposto a essere emarginato pur di seguirla” o almeno così la pensa Daniele Daccò, direttore di Orgoglio Nerd’, quotidiano online dedicato al mondo nerd. Nel corso degli ultimi anni si è consolidata una comunità nerd in tutto il mondo, Italia compresa, grazie soprattutto allo sviluppo del web: blog dove fare discussioni fino all’alba, siti dove poter recuperare qualsiasi serie tv, canali YouTube dove diffondere la propria recensione sull’ultimo film Marvel. Non bisogna dimenticare anche il telefilm ‘The big bang theory’ che dal 2007 racconta le avventure di quattro ragazzi nerd, contribuendo a far conoscere, con ironia, quel mondo ma anche a farlo apprezzare. Non stupisce quindi che il quotidiano Orgoglio Nerd sia nato in questi anni e abbia un buon seguito di lettori. Proprio grazie a questo seguito Daccò ha avuto il supporto necessario per passare dal web alla carta stampata, scrivendo tre libri che trattano argomenti nerd.
Il primo, ‘Teoria N‘, è una guida che cerca di stabilire quali siano i criteri per poter essere definito nerd. I successivi si intitolano ‘L’occhio del rinoceronte‘ e ‘L’altro occhio del rinoceronte’, brevi storie dove mondo reale e immaginario nerd si mescolano insieme costruendo uno scenario fantastico. Questi libri sono stati pubblicati nel 2014 e fino ad ora sono arrivati a vendere intorno alle 4500 copie. A far da garante ai suoi libri non è tanto un editore, quanto due elementi: il sito e la controparte digitale di Daccò, ‘il Rinoceronte’.

Daniele DaccòIl sito di Orgoglio Nerd tratta in maniera professionale notizie legate al mondo nerd, utilizzando un linguaggio semplice e divertente, che rende scorrevole la lettura. Grazie al suo stile e alla professionalità è diventato un punto di riferimento per tutti i nerd, infatti il suo nome non manca mai di comparire sulle copertine: i libri non rimangono mai slegati dal contesto del sito, perché entrambi hanno lo scopo di diffondere la cultura nerd.
Cambiando il medium, però, sono necessari variazioni di stile. Daccò sfrutta al meglio il pregio della carta stampata, cioè quello di conservare i contenuti, a differenza del web, nel quale tutto si perde a causa delle continue informazioni che sostituiscono le vecchie.“Sul Web le notizie invecchiano presto, sui social quasi istantaneamente, dobbiamo sempre variare e tirare fuori qualcosa di nuovo e anche il modo di approcciarsi con l’utenza deve essere più diretto”, come spiega lo stesso Daccò. “Con i libri, fortunatamente, è tutta un’altra cosa. Non scrivo libri a misura di web, scrivo di storie che devono avere un loro percorso e uno sviluppo, il linguaggio può essere più particolareggiato e le battute più costruite”.

L'occhio del rinoceronteIl personaggio del Rinoceronte, presente anche nel secondo e terzo libro, è come viene identificato Daccò sul web. Costruirsi un’immagine del genere tende a identificarlo come un personaggio dei fumetti e a venire così idealizzato dagli stessi lettori.“Mi aiuta molto, il personaggio del Rinoceronte è nato grazie all’editoriale di Orgoglio Nerd. Si abbina bene alla mia stazza e al mio temperamento irruento e mi rende molto riconoscibile alle fiere o su una copertina ad esempio; è un mezzo che aiuta me e la redazione a rapportarci con il pubblico, una sorta di mascotte. La scelta di indossare sempre lo stesso colore, il viola, aiuta non poco a fortificarne l’immagine e così come la scelta di presentarlo sempre come malvagio lo rende sicuramente più simpatico di un eroe snob con la puzza sotto il naso.”
Diffondere i libri attraverso il sito e il personaggio del Rinoceronte è sicuramente una buona strategia, appunto per l’interazione e la familiarità coi lettori. Potrebbe, tuttavia, rivelarsi una strategia controproducente: chiunque non abbia mai letto il sito o non conosca il Rinoceronte deve scegliere se comprare i libri in base ai contenuti, che rimangono comunque di nicchia e malvisti da una buona parte di potenziali lettori. Il Rinoceronte cerca, tuttavia, di non chiudersi troppo all’interno del mondo nerd, di non scrivere solo per i lettori del suo quotidiano o per i nerd in generale. “Penso sempre a un pubblico diversificato, lo scopo di è promulgare la cultura nerd, condividerla il più possibile. Sarebbe sbagliato chiudersi in un bozzolo per compiacersi di quanto si è nerd o del fatto che si ha scritto cose incomprensibili per la maggior parte della gente. Cerco sempre di creare più livelli di lettura e interessare chiunque possa leggere qualcosa di mio, lo stesso vale anche per gli articoli del quotidiano. Nessuno si aspetta che tutti i nostri fan siano nerd, sarebbe stupido pensarlo. Ma il punto è proprio questo, attirare chi non lo è e scambiare informazioni.”

L'altro occhio del rinoceronteNonostante tutto, i maggiori lettori dei suoi libri sono comunque nerd, la cui comunità si è diffusa sul web, di conseguenza questo rimane il luogo ideale per pubblicizzare i libri. “I social network sono vitali, la pubblicità nel web è tutto, in particolare per il nostro pubblico. Non ci sarebbe utilità nel pubblicizzare ‘L’occhio del Rinoceronte’ o ‘Teoria N’ alla televisione. Certo ci sarebbe più divulgazione ma quasi nessuno del pubblico al quale mi rivolgo è anche assiduo sostenitore televisivo. La pubblicità mirata è molto più efficace di quella a tappeto a mio avviso, inoltre il rapporto diretto con i lettori che ti conferisce il web non ha prezzo”, sottolinea Daniele.
Bisogna anche tenere presente una cosa: per quanto il mondo nerd sia sviluppato sul web, i suoi membri sono affezionati alla carta stampata, almeno la maggior parte, e molti sono lettori voraci. Di conseguenza, anche rivolgendosi solo a questa nicchia sempre più in crescita, ci sono ottime potenzialità editoriali.

 

di Marco Rossi

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