Sadiq Khan è stato rieletto: chi è il sindaco di Londra?
Sadiq Khan è stato eletto, nuovamente, sindaco di Londra. Una vittoria ormai prevista, ma non del tutto scontata. Di fatto, il risultato definitivo è arrivato solo grazie ai voti delle “preferenze secondarie”, dovuti a una singolare forma di legge elettorale. La rielezione, però, era comunque attesa.
Khan non è riuscito a passare al primo turno, come molti sondaggi prevedevano. Il sindaco ha avuto bisogno del ballottaggio immediato contro Shaun Bailey, di origine caraibica apparente al partito Tory. Dopo il testa a testa sulle prime preferenze, alla fine Sadiq Khan è riuscito a portarsi a casa la vittoria, grazie al sistema britannico dello spoglio delle seconde preferenze degli elettori, che permette all’elettore di assegnare più di un voto, numerando i candidati sulla scheda elettorale, in questo modo si ha la possibilità di votare il candidato preferito, permettendo di minimizzare i numeri di voti non rappresentati, trasferendoli dai candidati che ne hanno in numero maggiore a quello richiesto per l’elezione.
“Sono profondamente onorato della fiducia che i londinesi hanno riposto in me per continuare a guidare la città che amo, per altri tre anni”, queste sono state le parole di Khan dopo la rielezione. Il sindaco si è anche assunto una serie di impegni da portare a termine: “La mia missione nei prossimi tre anni è lasciarci alle spalle i giorni bui della pandemia e offrire un futuro migliore a tutti i londinesi“. cosi commenta Khan nel suo profilo Twitter.
London is in my blood – it’s the absolute honour of my life to serve the city I love for another three years.
My mission over the next three years is to put the dark days of the pandemic behind us and deliver a brighter future for all Londoners. pic.twitter.com/NcBd6OaRwj
— Sadiq Khan (@SadiqKhan) May 9, 2021
Ma vediamo chi è l’uomo che per due mandati consecutivi ha conquistato il City Hall.
Chi è Sadiq khan ?
Khan è figlio di due immigrati pakistani. Nasce a Tooting, nel sud di Londra, quinto di otto figli. Ha vissuto, per metà della sua vita in una casa popolare con tre stanze. Il padre lavorava come autista di autobus, la madre come sarta. Grazie ai risparmi dei suoi genitori e alcuni lavoretti, Khan è riuscito a frequentare – pagandola da solo – la facoltà di giurisprudenza, fino a laurearsi in legge alla University of North London, riuscendo inoltre ad aprire un proprio studio legale.
Nel 2013 è stato eletto nel governo ombra, un’istituzione politica costituita dal capo dell’opposizione – che la dirige – e da parlamentari dell’opposizione (i ministri ombra appunto) incaricati di seguire da vicino, proprio come un’ombra, l’attività dei corrispondenti ministri di maggioranza; dopodiché è diventato segretario di Stato prospettico per il Ministero della Giustizia e ha votato a favore del matrimonio egualitario per le coppie omosessuali, cosa che gli ha procurato diverse minacce di morte.
L’undici settembre 2015 ha vinto le primarie del partito laburista nella corsa alla carica di sindaco di Londra. Il 6 maggio 2016 è stato eletto sindaco – il terzo da quando è stato istituito questa carica nel 2000 – ma soprattutto, il primo musulmano nella storia della capitale inglese. Non solo: anche primo sindaco musulmano di una capitale Europea.
Sadiq Khan, oltre ad essere famoso per questo motivo, si è riconfermato alla guida di una delle metropoli a più grande impatto ecosostenibile, contribuendo negli ultimi anni a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Questa politica è iniziata anni fa grazie all’ex sindaco conservatore Boris Johnson, che oggi ricopre il ruolo di primo ministro.
I progetti per una Londra più sostenibile erano già stati messi in campo dal partito conservatore. Khan, anche se laburista, ha mandato avanti diverse strategie per accelerare l’uso di nuove forme di mobilità, diventando in questo modo un vero paladino della ciclabilità e della lotta all’inquinamento atmosferico, puntando a raggiungere il target di emissioni zero entro il 2030.
Il sindaco preoccupato per la Brexit
Per quanto riguarda la questione della Brexit, il sindaco di Londra non ha esitato a esprimere il suo parere a riguardo. Durante un dibattito online a Bruxelles tenutosi nel 2020, Khan – insieme al presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Apostolos Tzitzikostas – aveva invitato i negoziatori del Regno Unito e dell’EU a proseguire i colloqui fino alla conclusione di un accordo commerciale, avvertendo che una mancata intesa avrebbe avuto un impatto catastrofico e innescherebbe una spirale deleteria “a perdere” per molte regioni e città dell’EU e Regno Unito.
Intervenendo nel dibattito, Sadiq Khan aveva osservato che “la Brexit è ormai una realtà e bisogna guardare al futuro, non al passato. Dobbiamo lavorare insieme su sfide comuni, in tutte le città, regioni e paesi. Voglio fare in modo che Londra resti un partner fondamentale per Bruxelles e per ogni città, regione e nazione europea”.
Il sindaco di Londra inoltre non ha avuto problemi a esternare la sua opinione tramite i social – anche sul profilo ufficiale twitter del sindaco di Londra – dove ha di fatto pubblicato un video risalente all’anno scorso (subito diventato virale) in cui sottolinea come Londra sia comunque ancora “europea” e “aperta”.
Ha inoltre voluto sottolineare la multiculturalità della città con il suo modo di essere di tutti senza distinzione di sesso e religione: Londra è cristiana, ebrea, musulmana, buddista.
London is European. pic.twitter.com/Q8MNYZfbfO
— Mayor of London (@MayorofLondon) January 31, 2020
Sadiq Khan ha sempre portato avanti il suo dissenso contro la Brexit spiegando che Londra, nonostante il Paese sia ufficialmente uscito dall’UE, continuerà ad essere sempre una posto di accoglienza per i cittadini europei.
Il giuramento di Sadiq Khan: un messaggio di uguaglianza
Ricordiamo anche che, durante la sua prima elezione, nel 2016, Khan scelse una cattedrale Cristiana – quella di Southwark – per il giuramento del suo nuovo ruolo di primo cittadino. La cerimonia fu molto semplice, così come le parole concise: ” Il mio nome è Sadiq Khan e sono il nuovo sindaco di Londra”.
Non è questa la parte interessante, però: la cosa più importante di questo giuramento di lealtà, fatto di fronte alla Regina Elisabetta, è di aver portato il Corano anziché la Bibbia come simbolo sacro cui affidare l’impegno politico e sociale appena assunto. Infatti Khan al momento di giurare la sua lealtà verso la città ha deciso di non tradire la sua religione, compiendo una scelta molto coerente e coraggiosa che ha rotto anni di tradizione.
Inoltre ha anche lasciato una copia del Corano alla chiesa nel caso in cui qualcuno un giorno volesse ripetere la sua stessa azione. Un messaggio che sicuramente non è passato inosservato, trasmettendo un senso di tolleranza per le altre religioni e di uguaglianza tra i popoli.
Con questo semplice gesto straordinario, la città di Londra ha dimostrato quanto sia essere progressista. Londra è una città non solo tollerante verso il prossimo, ma che celebra la diversità. Una città che è riuscita a far prevalere l’unità sulla divisione e la speranza sulla paura e lo ha fatto anche grazie al suo primo cittadino.
di Simone Puccio
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