The Morning Show: dietro le quinte del mondo televisivo

Una trama coinvolgente e un cast stellare per la serie di AppleTV+ che il 17 settembre riparte con la seconda stagione.

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©AppleTV+

Ideata da Jay Carson, già produttore di House of Cards, The Morning Show è una delle prime serie originali distribuite da Apple TV+. Principalmente diretta da Mimi Leder, (Una giusta causa, 2018), la serie vede la partecipazione – in qualità di attrici e produttrici esecutive – di Jennifer Aniston e del premio Oscar Reese Witherspoon. A completare il cast, fra gli altri, troviamo il candidato agli Oscar Steve Carell, ma anche Billy Crudup e Mark Duplass. La serie ha ottenuto tre nomination ai Golden Globe 2020: miglior serie di genere drammatico e miglior attrice protagonista (sia per la Aniston, che per la Witherspoon). Billy Crudup ha invece vinto il Premio Emmy nella categoria miglior attore non protagonista in una serie drammatica. La prima stagione, composta da dieci puntate, è stata distribuita sulla piattaforma di streaming AppleTV+ dal primo novembre 2019 con episodi a cadenza settimanale.

Una notizia diversa dal solito

Dopo quindici anni trascorsi insieme alla conduzione del popolare programma di notizie The Morning Show, la conduttrice Alex Levy (Jennifer Aniston) deve annunciare l’allontanamento del suo co-conduttore, Mitch Kessler (Steve Carell), accusato di molestie sessuali. La situazione si rivela alquanto spinosa: sia per le conseguenze in termini di credibilità e spettatori, sia per Alex, che si ritrova a fronteggiare un evento difficile da gestire.

Nel frattempo il video di Bradley Jackson (Reese Witherspoon), una determinata reporter presente a una manifestazione, circola sul web e diventa virale. Per questo motivo, la giornalista, viene invitata nello studio di The Morning Show per un’intervista. L’incontro tra Alex e Bradley sarà fondamentale: in sostituzione di Mitch verrà assunta proprio la Jackson, che è convinta di poter proseguire in questa trasmissione televisiva la sua personale e ambiziosa sfida di comunicare esclusivamente la verità.

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Questa situazione è fortemente voluta da Cory Ellison (Billy Crudup), spregiudicato executive del network UBA, che vede in Bradley il veicolo per un radicale rinnovamento del programma TV e per guadagnare nuovi spettatori. Il tutto avviene mentre lo stressato produttore esecutivo Charlie “Chip” Black (Mark Duplass) tenta faticosamente di tenere in piedi la trasmissione.

Durante gli episodi, si alternano costantemente due opposti: l’atmosfera colorata e positiva del set televisivo e quella scura e triste che riguarda i retroscena e le vite private dei protagonisti. I riflettori di The Morning Show, infatti, mostrano solo quello che i produttori della UBA vogliono far vedere, mentre le verità scomode devono rimanere nell’ombra a ogni costo. Gli uffici della UBA sono dunque dominati da un pesante alone di omertà, connesso alla condotta di Mitch Kessler. Tutti i membri dello staff sono consapevoli del comportamento del collega, ma ognuno cerca di salvaguardare il proprio posto di lavoro e opta per una cultura del silenzio. L’improvviso licenziamento di Mitch, insomma, scuote i protagonisti perché ormai quello che volevano nascondere è diventato visibile a chiunque.

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Un argomento delicato

Nel 2017 a seguito del caso di Harvey Weinstein, il movimento #metoo ha scosso fortemente l’impalcatura di un mondo patriarcale, in cui la donna è stata vista per troppo tempo come un mero strumento sessuale. Due anni dopo AppleTV+ ha investito molto nel progetto di questa serie televisiva, che tratta dunque un argomento estremamente scottante e contemporaneo.

Pur prendendo vita da questo scenario, The Morning Show narra vicende di fantasia, ma cerca di rendere quanto più possibile realistico il contesto culturale in cui hanno luogo le molestie e la mentalità che finisce per renderle in qualche modo “lecite”. Il tutto non riducendo semplicemente Mitch a personaggio del tutto negativo e sgradevole. Lo spettatore viene portato dietro le quinte del mondo giornalistico e vengono mostrati tutti i retroscena dell’ambiente televisivo americano.

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 Un prodotto valido

La sceneggiatura è lineare e fornisce allo spettatore tutte le informazioni necessarie alla comprensione della trama, senza grossi giri di parole. Ogni episodio è infatti ricco di elementi, ma il ritmo è bilanciato, cosicché la trama possa scorrere in maniera fluente.

I dialoghi sono eccellenti, la caratterizzazione dei personaggi è magnifica e ben delinea la psicologia delle vittime e dei complici. Vengono analizzati e messi in discussione temi relativi alla coscienza morale, sia individuale che collettiva, coinvolgendo lo spettatore con abilità e intelligenza.

L’emozionante finale di questa prima stagione fa riflettere ed è una conclusione perfetta, che lascia senza fiato e apre una porta ai nuovi e attesi episodi. Non resta che seguire le vicende dei personaggi nella seconda stagione, a partire dal 17 settembre sulla piattaforma AppleTV+.

di Lorena Polizzotto

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