Al Campus UniPr nasce il ‘Bosco del Ringraziamento’

L'impegno di medici e paramedici durante la pandemia viene ricordato con un gesto eco sostenibile da parte dell'Università di Parma in collaborazione con Emil Banca

bosco del ringraziamento

Lunedì 22 novembre è stato inaugurato al Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, in occasione della Giornata nazionale degli alberi, il “Bosco del Ringraziamento” dedicato al personale medico e paramedico di Parma che si è impegnato duramente nel periodo della pandemia da Covid-19. La cerimonia si è tenuta alle 10.30 al Centro Sant’Elisabetta del Campus Scienze e Tecnologie con una presentazione del progetto.

Il bosco è composto da oltre 80 alberi tra adulti ed arbusti ed è stato voluto dall’Università di Parma, co-finanziato da Emil Banca, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS Parma 2021. La creazione del bosco è in linea con quanto previsto nella strategia di sostenibilità dell’Ateneo, che comprende la riqualificazione delle alberature e delle aree verdi negli spazi universitari.

Ambiente e memoria

Parlare di temi ambientali può risultare difficile in un primo momento, spiega l’assessora alle Politiche sostenibili Tiziana Benassi: ”Quando concretizziamo progetti di questo tipo, ci rendiamo conto che in realtà sono dei temi che fanno sinergia tra tutti gli stakeholders e soggetti del territorio. Parma rappresenta un modello non solo in Emilia Romagna ma anche a livello nazionale per aver portato avanti l’alleanza per la neutralità carbonica al 2035. Questo obiettivo ci aiuta a tenere alta l’asticella soprattutto per temi che sono così importanti. Il tema di oggi credo sia tanto importante perché avvicina il tema ambientale, della natura e della memoria. La storia e identità del nostro territorio non può prescindere dalla storia che abbiamo vissuto e dalle caratteristiche che il nostro territorio ha anche in termini ambientali”.

Perché scegliere di fare un bosco?

Alessio Malcevschi, professore del Dipartimento di Scienze chimiche, della vita e della sostenibilità ambientale dell’Università degli Studi di Parma e organizzatore del Festival dello Sviluppo sostenibile a Parma, ha spiegato il perché di questa iniziativa: ”Tra i vari progetti in atto che riguardano i boschi, questo emerge come innovativo, originale. Trae il meglio dagli altri progetti per andare oltre, ambisce a dare loro organicità con un approccio sistemico.”

Sono diverse le ragioni dietro questo progetto: la prima è che questo è un bosco composto da alberi già cresciuti, piante alte due metri e mezzo e mediamente di tre, quattro anni. Questa scelta è dovuta alla scarsità di tempo che abbiamo per salvare il pianeta, servono alberi già cresciuti. La seconda ragione è che si tratta di una zona urbana, aperta ai cittadini. Terzo criterio è che il masterplan è stato pensato in maniera polifunzionale. Gli alberi svolgono una serie di funzioni, servizi ecosistemici: qualità dell’aria, rilascio dell’ossigeno, promuovono la biodiversità e fanno bene alla salute. La crisi portata dal Covid-19 ha leso questi aspetti. La quarta ragione per cui questo bosco è diverso – spiega Malcevschi – è che è collegato a valori etici. Il bosco ha un profondo valore simbolico, in quanto dedicato a chi ci ha permesso di essere qui: il personale paramedico.

Il pro rettore alla Terza missione dell’Ateneo, Fabrizio Storti, ha ricordato poi che sono in programmazione una serie di iniziative per il miglioramento a livello di sostenibilità Campus e degli altri pleassi universitari che si andranno a svolgere entro il 2024. “Il bosco sarà anche un nuovo spazio di cui potranno godere tutti gli studenti quando il bel tempo lo permetterà”.

L’appoggio di una banca eco sostenibile

Un approccio propositivo al progetto è stato quello di Emil Banca. “Abbiamo subito accolto l’invito dell’Università di Parma perché di fatto il ragionamento di porsi quello che è un concetto di sostenibilità era già nelle nostre corde da tempo” speiega Assuero Zampini, consigliere di Amministrazione e componente del comitato di sostenibilità della banca. “L’Emil banca difatti non ha mai finanziato imprese con alto rischio di inquinamento, ed è stata una delle prime banche a costituire una commissione di sostenibilità con cui affrontare una serie di aspetti interni ed esterni”.
L’appoggio a questa iniziativa è stato immediato per cause ecologiche ma nondimeno per la finalità del progetto: “Avere un occhio di riguardo a chi ha dedicato passione tempo e vita nei confronti della popolazione. Questo è un percorso in cui crediamo e su cui stiamo investendo. Il futuro lo dobbiamo costruire noi”.

Cura della persona e cura dell’ambiente

Piantare un albero e dedicarlo a chi svolge attività di cura significa entrare dentro un grande cambiamento di cultura: rendersi conto che cultura e natura non possono più essere disgiunte. Serve rispetto reciproco, spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Parma, Massimo Fabi. Quando pensiamo al concetto di salute è bene non concentrarsi più soltanto sulla salute dell’essere umano, ma su quella dell’ambiente. ‘’La salute è un equilibrio armonico dell’essere umano all’interno del proprio ambiente, fatto di relazioni famigliari, amicali ma anche dell’inserimento consapevole all’interno di un tessuto naturale e sociale. Non bisogna eccellere nell’antropizzazione del pianeta, che porterebbe ad un’estinzione”.

Nelle prossime settimane sarà avviata una campagna d’informazione tra i cittadini e aziende del territorio con l’invito ad adottare uno o più alberi del bosco. Questo perché piantare e prendersi cura di un albero, simbolo di vita e ricrescita, possa ricordare a tutti l’importanza di affiancare alla memoria speranza ed azioni concrete per un futuro più sostenibile.

di Nicoletta Montesi

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