“Saperi in transizione”: un master interateneo per saper affrontare le sfide del futuro
Le università di Verona, Parma e Trento presentano l’unico master in italiano dove studiare, in un solo corso, i diversi saperi e conoscenze necessarie per la transizione ecologica. Iscrizioni entro il 13 dicembre ore 12.00
Giunto alla 2° edizione il Master “Saperi in Transizione. Strumenti e pratiche per una cittadinanza ecologica e globale” – che si terrà a partire da gennaio 2022 presso l’Università di Parma – è rivolto a chi è attivo in territori, associazioni, pubbliche amministrazioni, imprese sociali, cooperative, aziende responsabili, realtà del consumo critico, dell’economia solidale, della decrescita e vuole approfondire e misurarsi con la sfida della transizione da un punto di vista ecologico, sociale e politico.
Il Master diretto da Marco Deriu, Antonia De Vita e Francesca Forno, è organizzato dalle Università di Verona, Parma e Trento in collaborazione con il laboratorio di ricerca inter-universitario Territori in Libera Transizione (TiLT).
È un master inter-universitario di primo livello. Quindi ci si può iscrivere avendo al minimo una laurea triennale o un titolo estero equivalente. Al termine si ottiene il titolo di master in “Saperi in Transizione”, utilizzabile come previsto dai documenti ufficiali governativi ed europei. I corsi sono in italiano. Il master è a numero chiuso (massimo 35 iscritti). Sono ammessi inoltre un massimo di 3 uditori. La frequenza per ottenere il titolo è obbligatoria per almeno il 70% delle ore.
I contenuti transdisciplinari e la visione d’insieme
L’intenso programma prevede il contributo di una sessantina di studiosi e studiose con diverse competenze disciplinari, che insieme si integrano in uno sguardo d’insieme. I corsi variano dalla pedagogia alla sociologia, dalla biologia all’antropologia, dalla geografia alla psicologia, dall’economia alla filosofia, con l’idea di mostrare come la transizione sia anzitutto una postura culturale e politica trasversale, prima che una questione tecnica o economica. Alcuni docenti provengono dalla ricerca universitaria, accanto a loro anche rappresentanti di esperienze, associazioni e movimenti tra i più interessanti in ambito ecologico e sociale. Il master permette infatti di approfondire concretamente vari esempi di “chi le cose le fa davvero”: un’ampia cerchia di centri educativi e di ricerca, reti di economia solidale, di cooperazione sociale e di sovranità alimentare, progetti di accoglienza di rifugiati, esperienze di cohousing e di villaggi ecologici, fino ad aziende di agricoltura biologica e imprese a carattere valoriale come le B Corp.
Il Master si articola in cinque moduli generali. Si comincia (1) con un’analisi delle premesse epistemologiche della transizione ecologica, da cui consegue (2) una riflessione sull’educazione e la formazione alla sostenibilità. Quindi (3) si rivolge all’esplorazione dei territori, delle istituzioni e delle comunità sostenibili; per poi (4) analizzare le trasformazioni del lavoro, della produzione e del consumo in direzione di nuovi modelli ecosociali. L’ultima parte (5) è dedicata alla progettazione e costruzione di percorsi concreti di transizione a partire dal proprio contesto.
Sono 1500 ore in un anno (60 cfu). Impegna il venerdì e il sabato; l’anno accademico del Master coincide con l’anno solare: anche in questo 2022 si parte in gennaio (la scadenza per l’iscrizione è il 13 dicembre) e si finisce a gennaio dell’anno successivo. Orario e calendario sono concentrati per semplificare la partecipazione dei molti iscritti che verranno da altre città. In ogni passo del cammino si alternerà la gamba delle dimensioni pratiche e performative dei saperi e quella delle dimensioni teoriche ed epistemologiche implicite nelle pratiche sociali ed economiche.
Le metodologie didattiche saranno quindi diverse e integrate: lezioni, workshop, seminari, visite didattiche e confronti con esperienze, laboratori di progettazione e costruzione di project work.
Le lezioni alternano momenti in presenza in aula, collegamenti online e momenti residenziali nella Casa Laboratorio dell’Asinara a Casaltone (Pr.). Sono sempre garantite, ovviamente, le condizioni di distanziamento e sicurezza.
È un’occasione, forse unica in Italia, di impegnare un anno all’approfondimento, all’incontro, al confronto, alla co-progettazione per permettere a ciascuno di immaginare nel proprio territorio e nei propri contesti di vita dei possibili semi di trasformazione e innovazione, negli ambiti più diversi.
L’obiettivo del master è fornire strumenti teorici e pratici per consentire alle persone di acquisire più sicurezza e creatività e divenire così progettisti della transizione, capaci di costruire piccoli e grandi percorsi di trasformazione a partire dai propri territori. Ci si ispira alla sostenibilità ecologica, sociale ed economica, e anche ad un ideale concreto di praticabilità della vita. Significa maturare insieme nuove sensibilità, nuovi linguaggi, nuove pratiche sociali e politiche.
Ci si iscrive qui entro il 13 dicembre ore 12:00.
Sito web del corso: https://www.tiltransition.eu/master-saperi-in-transizione/
Bando del master: https://bit.ly/BandoSaperiInTransizione
Link per l’iscrizione: https://www.unipr.it/node/9547
Video Open day di presentazione: https://youtu.be/75U6u3_t9Bw; https://fb.watch/9DkCse_fOp/
Per info: tiltransition@gmail.com
Guarda il video della presentazione:
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