Il Natale nel mondo

Mentre in Italia il panettone e le calze della befana sono d'obbligo, nelle altre nazioni del mondo le tradizioni variano e ci fanno capire come il Natale sia effettivamente una festa culturale oltre che religiosa.

Il Natale è una delle feste più popolari e amate nel mondo, una vera e propria esplosione di gioia, canzoni, decorazioni e luci, che ogni anno dà a tutti la possibilità di passare del tempo con i propri parenti e amici, dimenticando per un po’ le preoccupazioni e le paure che costantemente ci perseguitano durante l’anno.

É nata come una festa religiosa che commemora la nascita di Gesù Cristo, ma durante gli anni si è trasformata anche in una festa culturale che interessa i non religiosi, quindi tutti coloro che pur non essendo credenti hanno colto i valori principali di questa festa, come l’unità e la condivisione.

Nel nostro paese ci sono diverse tradizioni e piatti tipici, ma molto spesso l’elemento in comune è la riunione delle famiglie attorno ad una tavola imbastita di abbondanti piatti gustosi. Le domande che sorgono spontanee allora riguardano il Natale nelle altre nazioni: “quali sono le usanze? che piatti tipici vengono preparati? il periodo delle feste è lo stesso anche all’estero?”. Nel tentativo di rispondere a queste domande, vediamo le tradizioni natalizie di alcuni paesi del mondo spiegate dagli studenti della nostra università.

La Bulgaria

“La Bulgaria è un paese prevalentemente cristiano ortodosso ma a differenza degli altri paesi (come la Macedonia e la Serbia), il Natale si festeggia il 25 dicembre. In passato durante il regime comunista non era consentito festeggiare tale festività (o almeno non apertamente), solo nel 1990 è diventata una festività riconosciuta.
Durante la vigilia non si può assolutamente mangiare carne, i piatti devono essere almeno 12 e diversi tra loro: lenticchie, fagioli e noci sono sempre presenti. Il tavolo non si sparecchia mai fino al giorno di Natale, questo per poter permettere ai defunti di far parte al banchetto la notte. Una cosa che molte famiglie continuano a fare la sera della vigilia è nascondere una moneta nel pane fatto in casa. Chi troverà la moneta, sarà il più fortunato per l’intero anno.
Il Natale invece è ben diverso, si mangia molta carne, soprattutto carne di maiale. I regali si aprono dopo aver mangiato. Un’altra tradizione carina riguarda i bambini che, dotati di un ramo decorato da loro stessi, devono colpire i propri familiari, cantando una filastrocca. È un tipico augurio di salute e ricchezza e i familiari in cambio daranno dei soldi ai bambini.

Una vecchia tradizione che purtroppo sta scomparendo è quella che riguarda i Koledari. Si tratta di un gruppo di giovani non sposati che girano di casa in casa cantando canzoni benauguranti per le famiglie che vengono visitate, ricevendo in cambio denaro e cibo. Questa usanza protegge dagli spiriti maligni.”

Весела Коледа! 

Yoanna– Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative

Il Brasile

“Una cosa che non si vede molto in Italia è la decorazione esterna delle case. Inoltre, durante il mese di Dicembre, i gruppi di amici si riuniscono una volta a settimana e comprano dei regali o dolciumi per i bambini del quartiere, per poi distribuirli per le strade su un camioncino o una macchina vestiti da babbi natale.

Questa è una cosa che ho fatto anch’io con i miei amici. Un’altra tradizione che vedo raramente in Italia è quella dell’amico segreto: i gruppi di amici sorteggiano ciascuno il nome di un componente e gli comprano un regalo senza rivelare il nome del proprio amico segreto; la notte di Natale, seduti in cerchio, si cerca di indovinare l’amico segreto dei propri compagni attraverso degli indizi e in seguito vengono distribuiti i regali. Anche in Brasile si fa l’albero di Natale, ma la differenza è che il 25 Dicembre si va di solito in spiaggia. Per quanto riguarda i piatti tipici, di solito si cucina il tacchino o si fa una grigliata“.

Feliz Natal!

Paulo-Medicina e Chirurgia

L’Ungheria

Parlando con mia madre ho scoperto anche le tradizioni natalizie ungheresi che, come quelle che abbiamo appena visto, sono molto diverse da quelle italiane. Innanzitutto, l’albero di Natale, che da noi viene spesso addobbato l’8 Dicembre, in Ungheria viene addobbato il giorno della viglia, detta “szent este”, solitamente dagli adulti della famiglia che fanno una sorpresa ai più piccoli. L’albero non è quasi mai artificiale e viene addobbato con cioccolatini di marzapane chiamati “szalon cukor” e pan di zenzero “mézes kalàcs“. La sera della viglia è ancora molto seguita la messa di mezzanotte, che si conclude con il ritorno a casa e il ritrovamento dei regali portati da “jézuska“, cioè Gesù Bambino.

Famosa anche la canzone natalizia “Kis karàcsony, nagy karàcsony”, che sostituisce le filastrocche recitate dai bambini italiani. I piatti tipici più importanti sono l‘Holàszlé, una zuppa di pesce d’acqua dolce, il Tòltòtt kàposzta, involtini di cavolo ripieni di carne macinata e riso, e il Beigli, un rotolo ripieno di crema di noci o semi di papavero. Il 6 Gennaio, “vizkereszt” in ungherese, invece non è incluso nelle festività natalizie, ma viene celebrato in Chiesa.


Boldog Karácsonyt!

Gabriele Scarcia Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative

L’Ucraina

“Solitamente il Natale si festeggia il 6 o il 7 Gennaio, perché si segue il calendario giuliano. Il piatto tipico è il “kutia“, preparato con il grano cotto, miele, semi di papavero e noci. Inoltre si fanno tavolate abbondanti anche con varenyki, golubcy, insalate varie e altri cibi tipici ucraini. Il 13-14 Gennaio si celebra l’antica festa Malanka nel villaggio di Krasnoilsk. La sera gli abitanti sfilano con dei costumi fatti a mano, che possono rappresentare orsi, capre o zingari, ed entrano nelle case facendo scherzi e cantando per tutta la notte.

Malanka, secondo l’antico folklore, rappresenta la figlia di Madre Terra, che venne rapita dal diavolo e con lei sparì la primavera, che sarebbe tornata solo al suo rilascio. Malanka, soprattutto negli ultimi anni, sta diventando un simbolo di unità e di determinazione del popolo ucraino“.

щасливого Різдва! 

Victoria– Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative

La Germania

“Il periodo natalizio in Germania inizia l’11 Novembre, festa di San Martino, in cui vengono organizzate delle processioni di bambini con delle lanterne che servono ad illuminare la strada al santo. Durante l’avvento vengono aperti i mercatini di Natale e preparati dolcetti come i Lebkuchen o il Christollen. La sera del 24 Dicembre arriva il “Christkind” che porta i regali a chi è stato buono e viene preparata la cena, dove si possono trovare l’oca arrosto o la carpa blu“.

Frohe Weihnachten!

Sonia– Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative

Gli Stati Uniti

“Una cosa molto famosa in America è la decorazione esterna delle case, con luci che possono essere posizionate su alberi o cespugli. Ovviamente c’è la storia di Santa Claus, che porta regali a chi è stato buono e carbone a chi invece si è comportato male durante l’anno.

Poi c’è il cosiddetto “Jewish Christmas“, che riguarda coloro che non festeggiano il Natale e passano quel giorno al cinema oppure al ristorante cinese, luoghi sempre aperti durante le festività.

Molto spesso i bambini lasciano un piatto di biscotti e un bicchiere di latte per Santa Claus, che il giorno dopo spariscono dimostrando il suo passaggio e vengono sostituti dai regali. Un’altra tradizione è il “Caroling“, che si vede molto più spesso nei film natalizi, ma che continua ad essere ancora un’usanza in alcuni luoghi”.

Merry Christmas!

Jack

Le tradizioni natalizie, come abbiamo appena visto, sono molto variegate, ma continuano ad essere accomunate da quel senso di unità e spensieratezza che caratterizzano il Natale, rendendolo la festa più magica dell’anno.

Buon Natale!

di Gabriele Scarcia

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