Teamgym: sul primo podio italiano due studentesse UniPr
L'anno dello sport italiano è stato segnato anche dalla medaglia di bronzo agli Europei di Teamgym disputati a dicembre in Portogallo: nella formazione due studentesse del nostro ateneo
Il 2021 verrà ricordato per essere stato l’anno in cui l’Italia si è distinta a livello internazionale anche nello sport: oltre ai trionfi agli Europei di calcio e pallavolo, alle medaglie olimpiche e paralimpiche conquistate a Tokyo e ai numerosi titoli in varie discipline seguite dal grande pubblico, il nostro Paese si è messo in vista anche in una nuova realtà.
È quello che è successo al Teamgym, i cui Campionati Europei si sono svolti lo scorso dicembre a Guimaraes, città portoghese già sede di molti eventi internazionali per la Ginnastica. Nella competizione continentale – solitamente svolta negli anni pari a cadenza biennale e la cui ultima edizione si è disputata nell’anno corrente dopo il rinvio per pandemia – l’Italia si è fatta onore, conquistando un bronzo storico e dividendo il podio con Svezia e Gran Bretagna.
Un po’ di nozioni tecniche
Il Teamgym è una disciplina che si svolge interamente a squadre: la prova, che a livello internazionale vede team composti da otto a dieci ginnasti, si divide in femminile, maschile o misto. Nel caso della prova mista, deve esserci una perfetta parità di genere, con il 50% di atleti e il 50% di atlete. Ognuna delle prove prevede lo svolgimento di tre esercizi.
Il FLOOR (Corpo Libero a Squadre) è svolto da tutti i componenti della squadra e prevede un’esecuzione su base musicale priva di parole e con una durata prestabilita, che va dai 2’15” ai 2’45”.
La prova si svolge su un tappeto dalle misure di 14×16 metri e richiede, tra le caratteristiche principali, un buon equilibrio, una tecnica corporea e la sincronizzazione dei movimenti, oltre ad una serie di salti, elementi di equilibrio e acrobatici e collaborazioni di squadra. Da non sottovalutare anche la fluidità degli elementi, che rende l’esercizio ancora più apprezzato dai giudici.
Altro elemento fondamentale nel Teamgym è il TRAMPET (mini-trampolino). Dalla durata di massimo 2’45”, la prova del mini-trampolino prevede la presenza di sei ginnasti intenti a svolgere tre turni di salti, che per il primo round vede l’esecuzione dello stesso tipo di salto, mentre nel secondo e terzo si può aumentare la difficoltà con l’intento di far salire i punteggi.
Per questo esercizio, è prevista la possibilità di svolgere un salto con la tavola e due col trampolino o viceversa.
Terzo e ultimo elemento fondamentale del Teamgym è il TUMBLE o corsia facilitante. Dalla stessa durata e quantità di ginnasti impegnati, la prova viene svolta dai più giovani. L’esercizio, che consiste in una serie di salti, si svolge su una corsia facilitante già utilizzata nel Tumbling.
Jennifer Dedja e Laura Guatelli: non solo sport, ma anche università
All’interno della delegazione italiana recentemente a podio all’ultimo Europeo, ritroviamo anche due studentesse del nostro ateneo: Jennifer Dedja e Laura Guatelli.
Cresciute sportivamente all’Exprì di Noceto e iscritte alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Parma, Jennifer e Laura ci hanno raccontato i loro inizi e la loro avventura a Guimaraes, oltre alla loro visione sul presente e il futuro del Teamgym: tra le difficoltà nel destreggiarsi tra la pratica sportiva, gli studi universitari e la vita di tutti i giorni.
Entrambe le ginnaste hanno raccontato di aver iniziato a praticare il Teamgym dopo un’esperienza di alcuni anni nella Ginnastica Artistica. L’Europeo nel quale si sono cimentate è stato davvero emozionante ed entrambe lo descrivono con molto trasporto.
“Quest’ultimo Europeo – racconta Jennifer Dedja – è stato veramente molto bello: le gare sono andate molto bene, noi come Squadra Senior abbiamo dato il massimo. Nonostante ci fossero stati vari intoppi nella gara di qualifica, siamo riuscite a reagire e nella finale abbiamo dato una bellissima prestazione. Per me questo è stato il quarto Europeo, uno dei migliori, veramente emozionante, soprattutto per il terzo posto guadagnato: ci sono state tantissime lacrime di gioia, è stato un bellissimo traguardo per tutti, ginnasti e allenatori. E inoltre, la cosa più importante è che ci siamo divertiti tutti insieme nell’affrontare questa bellissima esperienza!”
“Devo dire – continua Laura Guatelli – che l’ultimo Europeo è andato nel migliore dei modi. In qualifica abbiamo fatto un paio di errori di troppo e l’incidente con il trampolino non ci ha aiutati. Per la finale, invece, siamo entrati in campo gara con la voglia e la grinta di arrivare terzi e devo dire che abbiamo fatto un’ottima prestazione.”
La preoccupazione è per il futuro di questo sport che attualmente non è riconosciuto a livello nazionale al pari delle altre discipline ginniche: è uno sport che richiede soprattutto un impianto attrezzato per gli allenamenti e la speranza che possa diffondersi in tutta Italia lascia presagire che si possa ottenere anche un livello tecnico al pari delle nazioni del Nord Europa.
di Rebecca Alessi
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