Alireza Firouzja: per gli scacchi ha rinunciato al suo Paese

Uno dei più promettenti campioni di scacchi della storia: dall'Iran alla Francia per inseguire il suo sogno

Foto presa dal profilo Facebook di: Jaque – Ajedrez al día

Alireza Firouzja, iraniano nato a Babol nel 2003, è un giocatore di scacchi di livello mondiale che per seguire la sua passione ha rinunciato alla sua cittadinanza.

Si avvicina a questo mondo relativamente tardi, all’età di otto anni: può sembrare assurdo, ma per gli addetti del settore è un periodo della vita in cui si è già troppo vecchi per attivare particolari connessioni del cervello, utili per questo sport. Ad ogni modo, non mancano fin da subito importanti traguardi.

All’età di 12 anni diventa campione di scacchi del proprio Stato (titolo che riguadagnerà nel 2019), mentre solamente due anni dopo, nel 2018, ottiene la carica di Gran Maestro, conferitagli dalla FIDE (Federazione Internazionale degli Scacchi). Questo particolare status viene riconosciuto solamente ai migliori giocatori a livello internazionale. Appena più in basso nelle gerarchie troviamo il grado di Maestro, che si attribuisce per gli scacchisti più forti, ma solo su territorio nazionale.

Il giovane continua a bruciare le tappe e, da talento qual è, viene informalmente considerato Super Gran Maestro nel 2019. Questa carica viene ottenuta da tutti quei giocatori che riescono a superare il punteggio “ELO” di 2700. Questo particolare ranking viene calcolato oltre che per i tornei vinti, anche per la continuità che ha il giocatore nell’arco della sua carriera, per cui è molto difficile riuscire a rimanere in una certa fascia di punti, perché la sconfitta negli scacchi penalizza notevolmente la graduatoria.

Purtroppo la sua passione si scontra ben presto con problemi di carattere politico, riguardanti i conflitti che interessano l’Iran e lo Stato di Israele. Infatti, le regole del suo Paese non permettono partite contro cittadini israeliani e, siccome la probabilità che questo possa accadere era diventata sempre più alta, nel 2019 sono nate le prime problematiche.

I problemi con l’Iran e la rinuncia alla cittadinanza (2019)

Secondo quanto riportato da oasport, l’anno 2019 è stato quello più problematico per il giovane Alireza, che ha vissuto varie spiacevoli peripezie. La prima riguarda il torneo del Grenke Chess Open quando al terzo turno Firouzja ha incontrato il giocatore israeliano Or Bronstein.

Alireza ha dovuto dare forfait per rispettare le regole della Federazione dell’Iran, rimediando così una sconfitta a tavolino che non ha fatto sicuramente piacere al ragazzo. Nonostante ciò, lo scacchista ha continuato a partecipare ad altri incontri con la nazionale del suo Paese, fino a quando nello stesso anno, al torneo Blitz a Barcellona, sfida il Maestro Fide Gorshtein, anche lui proveniente da Israele, ignorando le regole della sua Nazione.

Foto presa dal profilo Facebook di: Rochyandi Nanang

L’evento fece molto scalpore e arrivò alle orecchie del Ministero dello Sport dell’Iran che, però, dichiarò di non saperne nulla. Per evitare ulteriori polemiche interne e rischi, quest’ultimo decise di ritirare tutti i giocatori maschi dai Mondiali Rapid e Blitz di Mosca, ma Firouzja non accolse la richiesta.

Il ragazzo non aveva intenzione di rinunciare all’ingente somma di denaro in caso di vittoria del torneo di Mosca (un milione di euro) e neanche di perdere la possibilità di dimostrare le sue migliori abilità, tra cui la straordinaria velocità di ragionamento. Per questo ha continuato a duellare partecipando sotto l’organizzazione della FIDE, senza nazionalità: si è piazzato al secondo posto dietro al solo primatista Magnus Carlsen.

Questa decisione ha provocato dissenso nel suo Paese: per questo è stato espulso dalla Federazione Iraniana. Nello stesso anno si è trasferito con il padre in Francia e da gennaio 2020 ha iniziato a partecipare con la Fide, ovvero la Federazione Internazionale degli Scacchi. Questo è stato solo l’inizio di numerosi traguardi.

I traguardi raggiunti con la Fide (2020-2021)

Dopo aver partecipato al torneo di Mosca, a gennaio 2020 Alireza si impone come miglior scacchista Under-20 e viene ufficializzato il suo passaggio dalla Federazione dell’Iran a quello della FIDE. A febbraio vince il suo primo torneo sotto questa nuova federazione a Praga mentre ad aprile partecipa alla sua prima competizione online, il Banter Blitz Cup, giocato sul sito Chess24.com, dove riesce a battere in finale Magnus Carlsen, campione mondiale.

Foto presa dal profilo Facebook: UKS TSz Zieloni Zielonka

Le soddisfazioni continuano per Alireza e a ottobre 2020 partecipa al Norway Chess considerato un super torneo, tra i migliori dieci del mondo. Arriva secondo, alle spalle ancora una volta di Magnus Carlsen, posizione però che lo consoliderà ad ottobre come decimo miglior scacchista mondiale. Incredibili le tappe bruciate dal giovane iraniano, che viene considerato ben presto come uno dei migliori della sua generazione.

Campione francese e possibile stella mondiale (2021- in corso)

Da Luglio 2021, Alireza Firouzja viene ufficialmente dichiarato cittadino francese. Grazie a questo evento, avendo più punti ELO del primo classificato nella graduatoria della Francia (Maxime Vachier-Lagrave) diventa da subito campione francese. Inizia così una nuova fase della sua carriera, nella quale cerca fin da subito di raggiungere obiettivi che fino a pochi anni prima sembravano impossibili. Innanzitutto a novembre vincendo a Riga il Gran Swiss, riesce per la prima volta a qualificarsi per il Torneo dei Candidati, nel quale chi riesce a vincere potrà sfidare il campione mondiale in carica, per aggiudicarsi la vetta più alta. La competizione inizierà il 16 giugno e terminerà il 17 luglio 2022.

Il successo più importante lo ottiene, però, quando raggiunge incredibilmente a 18 anni, 5 mesi, 13 giorni la soglia dei 2804 punti ELO, diventando il più giovane nella storia a riuscirci: batte addirittura il record precedente di Magnus Carlsen (18 anni, 11 mesi, 2 giorni).

Come anche raccontato nel podcast Spotify Stories, di Cecilia Sala, negli ultimi anni gli scacchisti per i traguardi raggiunti sono diventati anche star del Web, raggiungendo milioni di follower su Instagram (ad esempio Magnus Carlsen ne conta 739k). Per questo motivo vari tornei si sono disputati online su piattaforme come Twitch, che prima conteneva solo gamers, attirando la curiosità di numerose persone.

Molti anche i neo appassionati che si sono avvicinati a questo mondo anche grazie alla serie Netflix, La regina degli scacchi. Chissà che questo sport non inizi a raggiungere la fama dei più famosi come il calcio, il basket o il tennis.

Il successore della leggenda Magnus Carlsen?

Foto presa dal profilo Facebook di: Abdo Tajik

Secondo quanto riportato da oasport, la stima di Carlsen non è tardata ad arrivare. Il campione imbattuto dal 2013, durante un’intervista concessa a Unibet, ha dichiarato: “Certo, quello che si è visto agli Europei a squadre e al FIDE Grand Swiss di Riga, dove Alireza Firouzja ha vinto e si è qualificato per il Torneo dei Candidati… allora sì, potrei incontrarlo la prossima volta. Potrebbe motivarmi adeguatamente, e del resto lo ha già fatto nel match appena concluso. Se uno che non è Firouzja vincesse i Candidati, è improbabile che io disputi il prossimo match mondiale.”.

Parole che devono essere di grande orgoglio per il giovane (ormai) francese, che ha ottenuto la stima di tutti gli addetti del settore e delle persone che seguono la sua carriera dall’inizio. Non ci resta che augurare allo scacchista di poter vincere il Torneo dei Candidati per riuscire a raggiungere il suo più grande sogno: il primato mondiale.

di Samuele Piroli

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