I delitti di Valhalla
I segreti più oscuri si nascondono sotto il ghiaccio
Reykyavik, Islanda. Tre omicidi, apparentemente non collegati tra loro, portano alla luce una verità sepolta da troppo tempo sotto il ghiaccio e nel silenzio della landa desolata, dove sorgeva l’istituto Valhalla.
La detective Kata, insieme al collega Arnar, indaga sul caso cercando di trovare la verità nascosta dietro queste morti; tuttavia, ciò che verrà a galla sarà più terribile di qualsiasi altro delitto.
Quale oscuro segreto è rimasto chiuso per troppo tempo tra le mura del Valhalla?
Un noir scandinavo assolutamente da vedere
I delitti di Valhalla, seconda serie di noir scandinavo presentata su Netflix (la prima è Trapped), non è il solito thriller in cui lo psicopatico uccide per spasso. Ciò che il regista porta sullo schermo è una storia dolorosa, che non si conclude solo con la risoluzione del giallo legato alle tre vittime iniziali.
Il freddo e il ghiaccio del paesaggio si insinuano, letali, nel corpo dello spettatore che, ignaro di ciò che sta accadendo sotto i suoi occhi, inizia a scoprire una realtà completamente diversa da quella che mai si sarebbe aspettato.
La bellezza della serie risiede nel raccontare senza veli verità che spesso e volentieri sono nascoste e che, come in questo caso, trovano giustizia solo a distanza di tempo.
Ciò che è paradossale e che colpisce è la duplice anima dell’Islanda: qui non è rappresentata come la meta che tutti i turisti sognano, diviene, al contrario, teatro di tragedie familiari e drammi psicologici che lasciano gli animi spezzati. Qui, nel candore del paesaggio, risaltano le nere figure umane che si perdono, nell’immensità del ghiaccio. L’intera umanità è perduta per sempre in queste lande desolate, dove le storie (soprattutto quelle più terribili) trovano il proprio scrigno segreto nel terreno gelato.
Perché guardarlo? È una storia diversa, più profonda e ricca di altre, che indaga il lato oscuro dell’animo umano, analizzando i segreti e le menzogne che molto spesso si tenta di nascondere, ma che sono destinate a saltare fuori, con tutte le loro estreme conseguenze.
di Erika V. Lanthaler
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