Inventando Anna (Sorokin) Delvey
La storia della finta ereditiera tedesca che ha stregato New York
Inventing Anna è il racconto di come una ragazza sia divenuta, da semplice “nessuno”, un caso editoriale e finanziario che ha ammaliato e ingannato New York. La miniserie, composta da 9 episodi, è un prodotto Netflix, disponibile sulla piattaforma dall’11 febbraio, assolutamente da non perdere, creato dalla grande produttrice e sceneggiatrice Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy, Scandal, Le regole del delitto perfetto).
Alla ricerca di Anna
Chi è Anna Delvey? Qual è la sua storia e come ha fatto a diventare una delle donne più famose del pianeta, non possedendo null’altro che la propria identità fittizia? Queste sono le domande che assalgono, non solo la giornalista co-protagonista della storia, Vivian Kent, ma anche lo spettatore che, episodio dopo episodio, è sempre più curioso di indagare sulla vera identità di questa giovane ragazza che ha conquistato un posto nella New York altolocata.
Attraverso i flashback, che qui rappresentano il vero nucleo narrativo dei fatti, si vengono a scoprire i diversi volti che Anna ha interpretato per arrivare a realizzare i suoi sogni. Si scoprono tante Anna Delvey, interpretate da un’unica persona che, in poco tempo è riuscita a circuire e a manipolare non solo amici e fidanzato, ma anche i più grandi e importanti magnati e banchieri della metropoli.
Il racconto ha inizio proprio perché Vivian desidera conoscere e far conoscere la vera storia che si cela dietro alla fama di Anna e presentare un nuovo e inedito volto di questa giovane truffatrice.
Attraverso le scoperte della giornalista, lo spettatore scopre come, dal nulla, Anna abbia iniziato a frequentare persone importanti e, poco alla volta, assecondando il potente ambiente della New York notturna, abbia iniziato a parlare e a vestire secondo le regole di questo magico mondo. Ambiziosa, capricciosa e sognatrice, Anna rappresentava, agli occhi di chiunque, proprio quel modello di ricca ereditiera tedesca che lei stessa si era inventata, il cui fondo bancario era nelle mani di un padre che continuava a ostacolarla nel suo percorso verso l’indipendenza.
Creandosi questa identità, mentendo e ingannando persone a lei vicine, ha sfiorato il sole della fama ed è quasi riuscita a conquistare un posto nel mondo di luci e serate che lei stessa amava. Tuttavia, un po’ come Icaro, si è avvicinata troppo al calore di quel sole, il quale, sciogliendo la cera delle sue finte ali, l’ha bruciata e l’ha fatta ricadere nel mare della collettività.
Attraverso la ricostruzione di questo puzzle, si scoprono i diversi ruoli di amica, confidente, fidanzata e cliente che Anna ha ricoperto nei pochi anni della sua ascesa (2014-2017): un personaggio che ha del vero nel suo modo di comportarsi e di muoversi, ma, un po’ come quegli attori che, scendendo dal palcoscenico, si tolgono le proprie maschere, così Anna Delvey, spogliata della sua identità fittizia, ritorna a essere Anna Sorokin, lasciando dietro di sé la fama di ricca ereditiera.
La miniserie rapisce lo spettatore soprattutto per come presenta la storia di questo caso di fama mondiale. Oltre alla sceneggiatura, di particolare interesse risultano essere anche le interpretazioni di Anna Chlumsky (Vivian Kent, ispirata a Jessica Pressler, la vera giornalista che scrisse “How Anna Delvey Tricked New York’s Party People”, l’articolo alla base di tutta la storia presentata nella serie) e di Julia Garner (Anna Delvey): queste ultime, insieme, hanno creato un duetto perfetto che ammalia lo spettatore, proprio come ha fatto la vera Anna.
Se siete alla ricerca di un’accattivante storia ispirata a fatti reali, Inventing Anna fa per voi!
di Erika V. Lanthaler
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