Web series, recensioni, film: cinema fai da te con i Collateral Pictures

TRA AUTOPRODUZIONE E NUOVI PROGETTI: VITE DA GIOVANI REGISTI

Chi è nato e cresciuto tra gli anni ’80 e ’90 ricorderà sicuramente i pomeriggi passati sul divano, quasi un rito quotidiano, a guardare telefilm come ‘Beverly Hills’, ‘I Robinson’ e ‘Dawson’s Creek’. Oggi i telefilm si chiamano serie tv: il format è sempre lo stesso, è la fruibilità, con internet, a essere cambiata e permettere al pubblico di avvicinarsi sempre più, tanto da diventarne, in alcuni casi, il protagonista. Come è successo per i Collateral Pictures, un gruppo di giovani registi che ha scommesso tutto sulle web series, fondato nel 2010 da Federico Meneghini e coadiuvato poi da Jacopo Castelletti e Nicolò Alfonso. Già nel 2008 Federico bazzicava su Internet come youtuber “per puro divertimento” ma ha dovuto lasciare il canale perché “Youtube dava un sacco di problemi a livello di copyright” e ne ha creato uno nuovo, ‘The Screening Room’, che ha raggiunto oggi 575 iscritti. Il gruppo, che oggi conta 15 collaboratori, ha vinto diversi premi internazionali, come il Once a Week Festival con il cortometraggio ‘Listen’ e, quando fu il webcast Indy Mogul a sponsorizzarli, ha ottenuto più di 3000 visualizzazioni in pochissimo tempo.

IL SUCCESSO DELLA PRIMA WEB SERIES – Nel 2012 è stata realizzata la loro prima web series, ‘Flimsy’, ideata inizialmente come lungometraggio e successivamente divisa in cinque episodi e due interludi. Girata interamente a Parma, è la storia di Steven Cassidy (Federico), leader di una squadra di criminali intenti a rapinare le banche di Knoxwood, mentre Jason Whitaker (Jacopo), un poliziotto sotto copertura, tenta di scoprire i legami con le altre bande per ristabilire l’ordine e salvare la polizia della città caduta nella corruzione. “La serie è stato un modo anche per sperimentare, infatti in ogni episodio c’è una tecnica diversa – spiega Jacopo – e il riscontro del pubblico è stato veramente positivo, meglio di quello che ci aspettassimo. Ci ispiriamo molto di più allo stile statunitense che non a quello italiano, esagerando volutamente a volte, proprio per ricalcare quello che più ci piace, ma senza copiare”.

 L’ARTE DEL FAI DA TE – Il gruppo si sostiene con l’autofinanziamento e con piccoli lavori nel mondo dei video: “Girare presentazioni e spot pubblicitari ci permette di avere delle entrate che poi reinvestiamo nei nostri progetti”. Autofinanziamento per autoproduzioni, come le colonne sonore scritte da Nick Robinson, musicista inglese entrato a far parte della squadra.
Nonostante sperino di fare della loro attività cinematografica un lavoro, hanno potuto sperimentare le difficoltà nel produrre delle web series: “Lavorare su commissione ci ha insegnato che la cognizione in materia di grafica è ancora molto scarsa – spiega Jacopo – e poi gli intoppi, nel creare una web series così come un lungometraggio, sono molti: si possono avere problemi legati al finanziamento di ‘props’ (oggetti di scena)problemi di tempo, specie per chi, come noi, vive in posti differenti ed è costretto ad aspettare che si arrivi a un incontro per tirar fuori tutti i progetti e le idee. In più dobbiamo fare i conti con i set, ancora oggi improvvisati”.

VIDEO RECENSIONI E TUTORIAL – I Collateral Pictures non si occupano esclusivamente di web series ma anche di recensioni di film, inizialmente realizzate in modo molto semplice: i ragazzi discutevano del film prescelto senza una traccia prestabilita e davanti a un ‘green screen’, uno sfondo su cui proiettare effetti speciali. Modalità poi diventate routine, tant’è che i Collateral hanno optato per il salotto di casa e una tazza di tè, oppure, nel caso di ‘Interstellar’, si sono catapultati davanti alla telecamera dopo una tempesta di sabbia, utilizzando come pretesto una scena del film. L’ironia è la loro formula vincente: “In ogni lavoro cerchiamo di ironizzare, ad esempio in ‘Don Jon’, che ha come protagonista un ragazzo palestrato, ci siamo messi a fare palestra, ma in giacca e cravatta”. Tra gli altri progetti del gruppo ci sono anche i video tutorial, in cui i tre registi spiegano “come creare effetti oppure oggetti di scena”.

PROGETTI FUTURI? – Tanti: “Abbiamo pensato di fare una parodia della classica sit-com, ambientata negli anni ’80, in una casa e con delle risate di sottofondo. È un progetto che solletica spesso la nostra fantasia”. Il gruppo dei giovani registi, poi, ha già in mente una nuova web series, che racconta di tre grafici nel loro ufficio alle prese con committenti incompretenti. “Il nostro obiettivo sarà rappresentare, in modo satirico, il lavoro dei grafici, anche sulla base di alcune nostre esperienze personali”. E in programma c’è anche un lungometraggio per il quale si è deciso di fare anche una sorta di casting: “Il film dà più l’idea di cinema, ha una trama più lineare, mentre la web series nonostante attiri un pubblico maggiore dà la sensazione di un lavoro molto più diluito. Sarà violento, serio, psicologico. Come ogni buon thriller ci saranno molti colpi di scena e andrà visto tutto, anche i titoli di coda per evitare di saltare qualcosa di importante”.

di Gioacchino Di Giorgi, Marilina Leggieri, Emanuele Maffi, Francesca Matta

 

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