Il mito di Batman: la leggenda dell’uomo pipistrello al cinema

Da Burton a Reeves, passando per Nolan, diverse interpretazioni di uno dei supereroi più amati di sempre.

Sembra che le storie in cui il nero, la notte e le città invase da uomini-pipistrelli siano divenute la moda dell’anno e soprattutto al cinema: a marzo, infatti, è arrivato in sala il nuovo Batman di Matt Reeves (qui la sua recensione), per non parlare dell’uomo-vampiro della Marvel, chiamato Michael Morbius (del cui film abbiamo parlato qui).

Batman (fonte: ign.com)

Tuttavia, parlando dell’uomo-pipistrello dell’universo DC, negli anni abbiamo potuto osservare più di un Mr. Wayne sul grande schermo, ognuno dei quali con una propria storia e una propria peculiarità. In particolare, prima di Reeves, altri si sono cimentati nella creazione della storia del famoso supereroe DC e, in particolare, sono di Tim Burton e di Christopher Nolan i due Batman predecessori del Bruce Wayne di Reeves.

Il successo di un Batman tanto insolito quanto classico

Il primo Batman di cui ripercorreremo la storia è quello che arriva in sala nel lontano 1989: è firmato da Tim Burton e interpretato da un giovanissimo Michael Keaton. Nonostante le iniziali condanne da parte della critica e del fandom della DC nei confronti delle scelte del regista, il film ha un enorme successo al botteghino, tanto da far elevare Burton nel Pantheon dei registi rinomati, ottenendo la fama che da tempo avrebbe dovuto ottenere. 

La storia, l’atmosfera, i costumi e gli stessi attori sono molto legati ai comics e a tutto l’universo a fumetti che caratterizza il background dell’uomo-pipistrello. Soprattutto nel primo capitolo, in cui abbiamo lo scontro tra il supereroe e il suo più famoso nemico, Joker (qui interpretato per la prima volta da Jack Nicholson), Burton ha voluto ricostruire il prototipo della Gotham City basandosi sia sui comics, sia recuperando materiale dalle scenografie dell’espressionismo tedesco e, in particolare, dal fenomeno cult Metropolis di Fritz Lang. 

Jack Nicholson e Michael Keaton nei panni di Joker e Batman, Tim Burton (1989) (fonte: wired.it)

Il Batman che si muove sullo schermo è un supereroe fasciato nel suo costume nero, poco approfondito dal punto di vista psicologico, e rappresenta il cavalier servente della città di Gotham caratterizzata da manigoldi che cercano di turbare l’ordine cittadino. Ciononostante, e soprattutto per la sua anima classica e conservatrice, ha conquistato e continua a conquistare gli animi degli spettatori più legati alla sua figura.

La storia continua, scavando nel profondo

Le cose cambiano quando arriva in sala il Batman di Christopher Nolan che, si sa, presenta peculiarità sia dal punto di vista di scrittura che di film. In questo caso, i panni del paladino di Gotham City sono vestiti da un palestrato Christian Bale e, a differenza della pellicola antecedente, il personaggio ha un passato da cui sta cercando di scappare e, allo stesso tempo, ha l’obiettivo di salvare la propria città dal baratro della corruzione. La metropoli che ci si para dinnanzi agli occhi è malfamata, nei suoi vicoli pullula la malavita e innumerevoli innocenti (compreso il protagonista della nostra storia) soffrono proprio a causa del marcio che corrode le basi della città e arriva fino alle massime sfere. Il Batman di Nolan non è solo un paladino della giustizia, ma è un crociato che cerca di ripulire la propria città dalla malvagità che la corrode, cercando, allo stesso tempo di assumersi la responsabilità dei mali in essa presenti.

Christian Bale nei panni di Batman, Christopher Nolan (fonte: cinema.everyeye.com)

Christian Bale, insieme al cineasta britannico e guidato dalla sua maestria, costruisce il nuovo Batman sulle solide basi di un supereroe che è, certo, tale, ma allo stesso tempo nasconde in sé un’anima molto oscura. Nella trilogia del cavaliere oscuro, Nolan affronta tematiche che il suo predecessore non aveva neanche presentato: il passato doloroso di Bruce, caratterizzato dalla tragica perdita dei genitori; la costruzione del mito di Wayne come magnate e playboy della città; la presa di coscienza di Bruce dinnanzi al marciume della città e la volontà di fare qualcosa per risolvere la situazione, prendendosi la responsabilità di tutto ciò che sta accadendo ed è accaduto tra le vie della città. Si tratta a tutti gli effetti di un nuovo prototipo di Batman che, con le sue luci e le sue oscurità, conquista ancora una volta il pubblico e non solo per la sua storia.

Un giovane Batman in divenire

2022: sul grande schermo arriva l’uomo-pipistrello di Matt Reeves, cambiando totalmente la visione del supereroe con cui le generazioni passate erano cresciute e creando un nuovo prototipo di paladino che scardina completamente il mito, facendolo con stile.

Il Bruce di Reeves, interpretato da Robert Pattinson, è giovane, agli esordi della sua carriera da giustiziere della città di Gotham. Ha da poco perso i genitori e la ferita di questa perdita è notevolmente profonda e ancora brucia nel giovane animo del ragazzo. Sta costruendo la sua identità di paladino, ma allo stesso tempo sente in sé il bruciante desiderio di poter aiutare la propria città, e lo fa mettendosi in gioco e aiutando la polizia nelle indagini legate al suo primo nemico: l’Enigmista.

Robert Pattinson nei panni di Batman, Matt Reeves (fonte: pinterest.com)

Pertanto, è un Batman investigatore che collabora con la polizia e che non vede quest’ultima come un ostacolo alla propria missione, bensì come collega nella lotta contro la corruzione. É un Bruce che vive del desiderio bruciante di vendetta nei confronti di una città che lo ha privato del suo baricentro e della sua stabilità.

Insomma, uno, nessuno e centomila Bruce Wayne. Tutti diversi e allo stesso tempo tra loro simili e con un obiettivo comune: salvare la città di Gotham. Mentre i Batman di Burton e Nolan hanno già avuto la loro storia, quello di Reeves è ancora in fieri e, sinceramente, il pubblico non vede l’ora di poter vedere ancora Pattinson-Batman all’opera.

di Erika V. Lanthaler 

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