Il sogno americano della fantastica signora Maisel

Recensione no spoiler della 4° stagione della serie comedy ambientata a New York negli anni Cinquanta e Sessanta

(Image credit: Annie Leibowitz / Amazon Studios)

La fantastica signora Maisel racconta il “sogno americano” di una donna ebrea. Con questa espressione ci si riferisce alla speranza che attraverso il duro lavoro, il coraggio e la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita e la prosperità economica.

Amy-Sherman Palladino. autrice della serie Una mamma per amica, narra il mondo di ieri con il linguaggio di oggi. Sublime nelle scenografie, nei costumi e nella ricostruzione della New York a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, la serie tv fotografa i cambiamenti sociopolitici e culturali del secolo scorso attraverso lo sguardo di una donna forte e all’avanguardia per i suoi tempi.

Quella di Miriam Maisel (Rachel Brosnahan), chiamata da tutti Midge, non è solo la storia di una ribelle che, in nome del suo sogno, rinuncia a tutto. La sua lotta sta proprio nel voler scegliere come vivere la propria vita. Midge è una casalinga che, nel diventare comica, cerca di smontare le convenzioni sociali che opprimono la figura femminile, inscatolata nei pregiudizi di quegli anni. Il condizionamento sociale tuttavia non è solo di prospettiva femminile nella serie, poiché anche il marito Joel ne è una vittima. Chi è capace di rompere i frame degli anni Cinquanta e Sessanta della società americana, se non Midge Maisel e Lenny Bruce (Luke Kirby) con la loro comicità? Lenny Bruce è un personaggio realmente esistito; un comico, autore teatrale satirico e cabarettista statunitense vissuto tra il 1925 e il 1966. Quella iniziata dalla signora Maisel è una vera e propria rivoluzione: infatti, tutte le figure che tocca, sono influenzate dal desiderio di liberarsi dai blocchi e di trovare la propria direzione, senza farsi limitare dai ruoli imposti dalla società. Ciascun personaggio della serie si rende conto di aver vissuto con il freno tirato per troppo tempo e di avere un enorme potenziale inespresso, semplicemente per convenzione.

Schizzi degli abiti di Mrs. Maisel (fonte: hotcorn.com)

Prima di ogni stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, lo stilista Jerry DeCarlo cura un archivio composto da quasi mille fotografie come mood board per lo styling e, solo in questo modo, trova la giusta ispirazione per rendere al meglio l’evoluzione del personaggio di Midge. DeCarlo, che ha realizzato acconciature d’epoca per la prima e la seconda stagione della serie, è l’autore dell’iconico taglio di Midge, ispirato alle acconciature e lo stile di figure quali Marilyn Monroe, Rosemary Clooney, Grace Kelly e Jackie Kennedy.

La quarta stagione

Come eravamo rimasti? Ai piedi di quella scaletta, dove Midge Maisel e Susie Meyerson (Alex Borstein) vedono l’aereo portarsi via sogni e speranze di una carriera che sembrava destinata a grandi cose. La quarta stagione si riapre con un’esibizione di Midge al Gaslight, il palco dove tutto è iniziato e da cui ella racconta come «ancora una volta un uomo ha distrutto tutto». Infatti, Midge è salita sul palco del Gaslight la prima volta per sfogarsi e raccontare di essere stata lasciata dal marito. Questa volta a lasciarla a terra è stato un cantante, a causa di alcune parole fuori luogo della giovane comica. Dopo l’esperienza con Shy Baldwin, Midge ha capito che deve mirare ad avere uno show tutto suo, in cui possa dire ciò che vuole. La protagonista trova un ingaggio che le permette di avere carta bianca: “Ogni volta che mi esibirò, dirò esattamente quello che mi passa per la testa”, dice Midge, orgogliosa e soddisfatta, alla sua agente Susie. 

Locandina della quarta stagione. (Fonte: Cinefilos.it)

La quarta stagione descrive il boom economico che ha travolto gli Stati Uniti durante i primi anni ’60. Tante sono le tematiche celate ma mai approfondite, se non superficialmente: gli stereotipi sulla donna, l’emancipazione femminile, i diritti della comunità ebraiche e cinesi, l’omosessualità. La serie riesce a trattare argomenti seri, nascondendoli dietro risate e gag, raccontando un periodo tormentato della società americana.

In questa quarta stagione, le storie dei personaggi secondari assumono sempre più centralità, rubando spazio alle vicende di Midge. Le storie secondarie hanno un peso nella qualità del racconto, tanto quanto la trama narrativa principale. Che siano le vicende della madre di Midge o il nuovo lavoro da giornalista del padre, o la storia d’amore tra l’ex marito e la giovane Mei, la quale diventa in un certo senso “la nuova signora Maisel”, ogni storia si intreccia con quella di Midge. Il suocero di Midge, Moishe Maisel (Kevin Pollack), sarà uno dei personaggi-chiave della seconda metà della quarta stagione. Vi attende anche uno dei monologhi più belli della serie, con una una riflessione sul ruolo delle donne.

L’unico vero spoiler, che troverete in questa recensione, riguarda una scelta sensibile e umana della produzione: la scomparsa improvvisa di Jackie, il coinquilino di Susie, è un’omaggio all’attore che lo ha interpretato, Brian Tarantina, realmente deceduto nel 2019. 

Midge sul palco nella quarta stagione (Fonte: cinemonitor.it)

Quella che è disponibile su Prime Video dal 18 febbraio 2022, è una stagione che prende un po’ le distanze dalle altre. La quarta è la penultima ed effettivamente fa da splendido trampolino verso un epilogo che – si spera – sarà all’altezza della serie. La sensazione è che questa stagione de La fantastica signora Maisel sia uno splendido raccordo tra il grande crollo del finale della terza, e quanto avverrà presumibilmente nella quinta. Le riprese dell’ultima stagione sono già in corso a New York e le puntate verranno pubblicate probabilmente a inizio 2023. 

Amy Sherman-Palladino, a proposito della conclusione della serie, aveva parlato in questi termini: “Non vogliamo, in alcun modo, trattenerci più del dovuto. Sappiamo, emotivamente, dove vogliamo farla finire e a che punto vogliamo che finisca. Semplicemente non sappiamo quanti episodi ci vorranno per arrivarci”.

La serie ha avuto successo fin da subito: il primo episodio, rilasciato in anteprima (negli Stati Uniti) nel marzo del 2017, ha riscosso un grande successo e ha portato alla realizzazione della prima stagione. Tra i premi che La fantastica signora Maisel si è aggiudicata nel corso degli anni, molti sono stati assegnati alla protagonista Rachel Brosnahan. La serie ha vinto 3 Golden Globe e 5 SAG Awards, per un totale di 8 premi e 6 nomination.

Infine, una curiosità: esiste una rivisitazione italiana in chiave comica della serie, chiamata “La Fantastica signora Giraud”, la quale vede come protagonista Michela Giraud, attrice e cabarettista italiana. Si tratta di brevi monologhi di stand up comedy disponibili sul canale Youtube di Prime Video Italia.

di Daniele Leonardi

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