Goya e Grosz: tra storia antica e vita contemporanea
La mostra dedicata agli artisti Francisco Goya e George Grosz, a Parma fino al 13 gennaio 2023, racconta come vizi, superstizione, ignoranza, guerra e potere ci hanno perseguitato nel passato e continuano a farlo ancora oggi.
A Palazzo Pigorini è in corso la mostra ad ingresso gratuito “Goya e Grosz – il sonno della ragione”, un’esposizione che vuole indagare il rapporto tra storia antica e contemporanea in un’unica prospettiva, le condizioni di vita delle persone.
Goya e Grosz sono due artisti separati da 150 anni di storia, ma le loro opere sono accumunate dalla riflessione sui mali della società del loro tempo e da una satira pungente e straordinariamente efficace.
Secoli di storia sempre attuali
Sia le opere di Goya che quelle di Grosz si trasformano in un’analisi lucida e arguta dei comportamenti umani indotti da superstizioni, malvagità, sete di potere e guerre. Le loro riflessioni sono purtroppo ancora attuali perché i vizi e le perversioni raffigurati da entrambi gli artisti continuano a ripetersi ancora oggi.
In un certo sento I due artisti hanno la capacità di farci notare attraverso la rappresentazione di avvenimenti storici in diversi periodi, come le nostre paure innate continuano a rimanere fin dall’antichità, sulle quali non riusciamo a darci spiegazioni. Questa mostra è un’ occasione preziosa per poterci avvicinare a questi capolavori difficili da vedere nel resto dell’ Italia.
Chi erano Francisco Goya e George Grosz?
Francisco Goya è stato un pittore e incisore spagnolo vissuto nel periodo illuminista tra la fine del XVIII secolo e l’ inizio del XIX secolo. Fu nominato “Primo Pittore” alla corte del re di Spagna e questo incarico molto prestigioso gli consentì di ritrarre i personaggi più in vista della società spagnola, che raffigurò con un realismo spesso impietoso ed irriverente.
Nel 1792 soffrì di una grave malattia che lo lasciò completamente sordo. Questo evento rese il suo stile più cupo e ombroso e lo portò a realizzare “I Capricci”, una serie di 80 incisioni ad acquaforte e acquatinta su carta, tutte esposte all’interno della mostra, in cui Goya rappresentò i vizi, le bassezze e le superstizioni della società del suo tempo.
Il titolo della mostra si riferisce ad una delle sue rappresentazioni più celebri: stiamo parlando della tavola n. 43, l’iconica “Il sonno della ragione genera mostri” in cui si vede un uomo accasciato su un tavolo, sprofondato nel sonno, circondato da creature mostruose e incubi. Questa immagine ci mostra come la ragione sia fondamentale per l’umanità e quali possono essere le conseguenze dell‘irrazionalità. Per rappresentare “I Capricci”, Goya usò la caricatura e si dilettò nella descrizione del “verosimile”, inteso come un mondo deforme in cui satira e dramma convivono.
Anche l’arte di George Grosz, pittore e caricaturista tedesco, (1893-1959) è basata proprio sulla caricatura e su un linguaggio satirico e grottesco. Nel primo dopoguerra rappresentò, con uno stile duro e spigoloso, la società e la cronaca quotidiana del suo tempo. Realizzò disegni, caricature e dipinti in opposizione alla guerra e alla corruzione sociale della Germania dell’epoca.
Fu dichiarato artista degenerato dal regime nazista ed emigrò con la moglie negli Stati Uniti stabilendosi a New York, dove continuò con successo la sua attività di pittore.
La mostra offre la possibilità di ammirare da vicino vari dipinti di Grosz tra cui la tela “A Piece of my World II” detta anche “The Last Battalion”, realizzata nel 1938, in cui sono rappresentati soldati macilenti e vestiti di stracci che vanno alla ricerca di qualcosa da mangiare in una terra bruciata e distrutta.
Palazzo Pigorini si trova in Via Della Repubblica, 29/A a Parma. La mostra è stata aperta il 23 settembre 2022 e sarà visitabile fino al 13 gennaio 2023 ogni mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, mentre il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito.
di Michela Perini
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