Club-Godo: scoprire il sesso attraverso il dialogo con Jüne Plã

Tra pratiche sadomaso e carezze, edging e porno, ecco un manuale diverso dal solito per scoprire un nuovo modo di amare il proprio partner

La casa editrice indipendente L’Ippocampo ha pubblicato quest’anno il lavoro di Jüne Plã: Club-Godo, non un vero e proprio gioco, ma un mezzo per spronare la coppia a dirsi e a darsi di più. È per tutti i gusti, per chi si definisce e per chi preferisce non riconoscersi con delle etichette. Ma non è per qualsiasi coppia: Club-Godo è adatto a chi vuole superare i propri limiti, a chi non ha chiara la propria sessualità e a chi vuole provare nuove esperienze. L’intento dell’ideatrice Jüne Plã è quello di proporre alternative al “classico sesso”. L’erotismo è una scoperta che inizia con l’autoconoscenza. Il sesso è un try and try, un provare ad amare sempre meglio.

Regole sottintese

Nel libro viene affrontato il tema della sessualità non soltanto da un punto di vista pratico, ma anche dal punto di vista dell’educazione affettiva e sessuale. Club-Godo non è un gioco e non ci si può aspettare delle regole precise. Il bello sta proprio in questo, perché i partner possono decidere di fare come si vuole, senza pretese di chissà quali finalità. Ma nel sesso le regole ci sono eccome. L’autrice ci parla di consenso, comunicazione, ascolto e rispetto. Si spera sempre che i componenti della coppia siano già educati al consenso e al rispetto, ma purtroppo oggi non si è mai troppo stanchi di ricordarlo. Per quanto riguarda Club-Godo, regole scritte possono trovarsi forse nelle carte dialogo, quelle in cui si chiede “C’è qualcosa che non vorrai mai fare?”, “Come dovremmo gestire il consenso tra noi? Stabilendo dei limiti a monte?”. Club-Godo va preso così, con leggerezza, ma non troppo.

In una coppia spesso si è a disagio nel parlare dei propri desideri, per paura che si possa essere giudicati anormali o perversi: il vero problema non sta in ciò che ci piace, ma nella mancanza di comunicazione. Il dialogo è alla base della relazione con gli altri e con noi stessi. Quando si riesce ad accogliere la sessualità in tutte le sue sfaccettature come una parte sana e fondamentale della nostra vita riusciamo a parlarne e a confrontarci liberamente. Ascoltando si rispetta l’altro e il suo sentire.

Tra le pratiche sessuali descritte ci sono quelle che di certo non si chiedono al primo appuntamento, come quelle che si riferiscono al Bondage, alla Dominazione, alla Sottomissione e al Sadismo. L’autrice suggerisce anche alternative al Fast sex. Nel suo libro ricorda che alcune persone concentrano tutta la loro attenzione nell’atto penetrativo o nel coito. Ci dice: “La penetrazione è una gran cosa ma alla maggior parte delle donne dotate di un clitoride non provoca l’orgasmo” e “Il coito sarà anche un’opzione, ma non il fine”. In una carta dialogo si chiede “Pensi che sia un fallimento se non si arriva all’orgasmo?”. Una risposta forse potrebbe essere: “No! Perché l’importante è stare bene noi e fare stare bene l’altro”.

Ma quali sono queste pratiche?

Parlo dell’edging, una pratica che riguarda il divertirsi a rallentare o fermarsi quando si è vicini a raggiungere l’orgasmo per far durare di più il momento di piacere. È una pratica sicuramente fattibile durante l’autoerotismo. Per trattenere l’orgasmo va interrotta la stimolazione. Il momento giusto per farlo lo si può sapere in base a quanto affiatamento c’è nella coppia, a quanto ci si conosce. Questa pratica quindi, oltre a generare una frustrazione piacevole, può aiutare a conoscersi. Con una specifica carta dialogo si chiede “Quali segnali dà il tuo corpo appena prima dell’orgasmo?”. Approfondire la conoscenza del proprio partner rientra nelle funzioni di Club-Godo e lo si può fare innanzitutto attraverso la comunicazione verbale.

Altro esempio di pratica che si può trovare in Club-Godo è il massaggio prostatico. La prostata è una ghiandola dalla dimensione di una noce che fa parte dell’apparato genitale maschile. Il liquido che produce è parte dello sperma. Si trova a pochi centimetri dal retto, appena sotto la vescica. La stimolazione ha tanti pregi come portare alcune persone ad orgasmi più intensi, più duraturi e risolvere problemi di erezione. Si può massaggiare sia dall’interno, sia dall’esterno. Se si dovesse decidere per la prima opzione basta inserire un dito, un pene o un sex toy nell’ano e sfiorare delicatamente il punto in direzione della pancia del partner. Questa pratica è poco comune perché l’ano per alcune persone è una zona off-limits.

Temi tabù e false credenze

Club-Godo è anche uno strumento divertente per alleggerire temi ancora tabù, per un piacere consapevole e realmente condiviso. Tramite le carte vengono sdoganati molti argomenti come il porno nella coppia, il sesso con partner multipli, l’uso di toys e il sesso anale.

Ancora oggi, mostrare al partner i porno che si è soliti guardare può creare imbarazzo perché potrebbero svelare i propri kink. La pornografia viene vista da alcuni come una forma di tradimento e accresce il senso di inadeguatezza pensando di dover competere con quegli attori. Non c’è nulla di sbagliato nella fruizione di contenuti espliciti per esplorare fantasie. Anzi, guardare un porno insieme può far scoprire alla coppia ciò che piace. Il consiglio dell’autrice è quello di andare ad esplorare realtà che promuovono una visione etica, come Lustery o Erika Lust, fruendo di contenuti consensuali ed evitando gli stereotipi condizionanti di cui è piena l’offerta mainstream.

Anche includere una terza persona nella propria intimità di coppia può essere visto come tradimento, anche se questa non partecipa attivamente, ma resta a guardare come semplice voyeur. Alcuni ritengono siano cose private, intime – anche se qui, per “intime”, bisognerebbe aprire una lunga parentesi – altri non vorrebbero mai che il proprio partner fosse toccato da altri o visto nudo.

Altri oggetti di imbarazzo sono i sex toys. Potrebbero essere considerati superflui, ma Jüne Plã li definisce “imperdibili”. In particolare, consiglia di provare il succhia clitoride e il microfono vibrante. La sensazione che questi giocattolini procurano è diversa da quella che si ha con la masturbazione classica.

Il sesso anale è ancora un tabù: molti uomini tendono ad immaginarlo come una pratica strettamente legata all’omosessualità, alcune donne pensano sia indicativo del loro orientamento sessuale, molte persone in generale pesano che sia una pratica poco igienica. Ma il sesso anale non definisce l’orientamento sessuale. Utilizzare plug anali o anche solo le dita potrebbe rivelarsi molto piacevole. Altri ancora pensano che la penetrazione sia una pratica legata al genere maschile. Ma, come dice Jüne Plã, “Non ha senso parlare di chi penetra e di chi si fa penetrare, di chi ‘fa l’uomo’ e di chi ‘fa la donna’”.

Per concludere

Club-Godo non è un gioco, è un pretesto per spingersi un po’ più in là, oltre la propria comfort zone, per imparare nuove pratiche e provare a farle. Forse potrebbe non essere utile a chi già quelle pratiche le fa abitualmente. Queste coppie di fantasia non ne hanno bisogno! Ma magari anche loro potrebbero sperimentare qualcosa di diverso. Jüne Plã propone le pratiche più svariate. Si potrebbe restare stupiti da cosa possono suscitare delle carezze o una musica romantica in sottofondo. Lo stesso effetto potrebbe dare un sesso più egoistico, per chi magari non fa che pensare all’altro dimenticando sé stesso. Non penso importi cosa si è disposti a fare a letto. Piuttosto trovare il partner giusto con cui si è pronti a mettersi in gioco, aprirsi, condividere paure, insicurezze e superare vecchi traumi. Non è facile fidarsi, ma quando si ha davanti qualcuno che merita allora tutto diventa speciale.  

Articolo di Fabiola Veca

Foto di Martina Romeo

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