Travel Photographers of the Year 2022: la fotografia è arte, anche italiana

Non servono per forza strumenti professionali dai costi proibitivi: può essere sufficiente la capacità visiva di saper inquadrare e narrare specifici soggetti. Questo è cioè che premia il TPOTY, arrivato ormai alla sua 21 esima edizione

Il Travel Photographer of the Year (abbreviato) TPOTY, è oggigiorno il concorso più prestigioso per quanto riguarda la fotografia contemporanea, che coinvolge artisti affermati ed emergenti di tutte le età e da tutto il mondo. Lo scopo, è quello di selezionare gli scatti fotografici più artistici e più belli dell’anno 2022 ma non solo: anche quello di raccontare uno spaccato del mondo e della società moderna.

La fotografia da viaggio racchiude una moltitudine di soggetti da ritrarre, che variano dall’architettura, al cibo, al reportage della fauna naturalistica. Chi si cimenta in ogni campo, quindi, deve cercare di equilibrare parecchi aspetti tecnici e visivi, come l’esposizione alla luce oppure la profondità di campo e via così.

Quello che si è conclusa a febbraio, è stata la ventunesima edizione del contest che ha visto la partecipazione di ben oltre 20mila fotografie da 154 paesi. Il concorso, creato ormai nel lontano 2003 dal fotografo professionista Chris Coe e dalla compagna Karen Coe, ha dato la possibilità ad artisti e fotografi di emergere dal punto di vista professionale organizzando eventi ed esposizioni delle stesse opere candidate alla gara.

A evento concluso, Crish Coe si rivolse alla stampa con una dichiarazione nella quale affermava di essere estremamente felice e soddisfatto della possibilità di poter viaggiare nuovamente e senza restrizioni ringraziando oltretutto più volte chiunque avesse partecipato. “I nostri ultimi vincitori formano un’affascinante collezione di immagini. Dall’intensamente potente allo squisitamente sottile, sensibile e bello, raggiungono ogni angolo del mondo e coprono ogni aspetto del viaggio con una macchina fotografica. Conservazione e sostenibilità permeano la collezione e illustrano il ruolo che la fotografia può svolgere nel creare consapevolezza dei problemi che affliggono il nostro pianeta”.

Come si sceglie il vincitore

Essendo il TPOTY il concorso più prestigioso al mondo per la fotografia avventurosa, sono state selezionate le persone più competenti e qualificate al mondo. Il giudizio si è svolto su tre turni distinti nel corso dell’anno. La particolarità è stata che per prevenire qualsiasi forma di discriminazioni e pregiudizio, gli scatti sono stati presentati agli osservatori in totale anonimato in modo che i giurati potessero concentrarsi unicamente sul giudizio artistico delle fotografie senza farsi coinvolgere da aspetti emotivi esterni. Ecco i premi assegnati.

Premio TPOTY 22 (Matjaz Krivic)

Il premio come miglior Travel Photographers of the Year 22 è stato assegnato a Matjaz Krivic, fotografo professionista e documentarista di origine Slovena. Le sue fotografie che ritraggono uno degli ultimi rinoceronti bianchi, ha conquistato il favore della critica esperta, che della sua opera ha detto: “Uno degli ultimi due rinoceronti bianchi settentrionali rimasti al mondo e il suo custode, Zachary Mutai, a Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, racconta questa triste storia in modo bello e sensibile. Le immagini sono tenere e intime”.

Premio giovane TPOTY 18 anni (Cal Cole)

Il premio come giovane promessa nell’ambito fotografico, è andato a Cal Cole, ragazzo di diciotto anni proveniente da Manchester. Il suo portfolio è stato giudicato dalla giuria in maniera esaltate. La decisione di concentrarsi su ambientazioni meno “glamour” e più urban, è apparsa come una scelta creativa e audace. Cole, vivendo in una città parecchio industriale come Manchester, ha saputo affinare le sue capacità di trasmettere temi come la malinconia, la distopia e la solitudine che i paesaggi urbani spesso lasciano emergere.

Premio all’arte del monocromo (Roie Galitz)

Fotografare in monocromatico non significa solamente adoperare due tipologie di colori (bianco e nero), ma vuol dire miscelare sapientemente le varie tonalità di grigio in modo da dare interpretazioni indirette ai soggetti fotografati. Il fotografo israeliano naturalista e ambientalista Roie Galitz sa esprimere perfettamente questo concetto di astrattismo fotografico. I suoi scatti, presentati durante l’evento, hanno immortalato in particolare il fragile ambiente artico evidenziando come la presenza dell’uomo stia mettendo in serio pericolo l’esistenza di molte specie rare.

Premio pianeta verde, pianeta blu (Alexej Sachov)

Alexej Sachov, fotografo tedesco, si è aggiudicato il premio pianeta verde e pianeta blu, per i suoi meravigliosi scatti sottomarini. Appassionato del mondo subacqueo, le sue foto hanno la capacità di raffigurare sia le bellezze dei fondali marini sia i particolari mutamenti climatici, causati dall’inquinamento oceanico. La giuria ha deciso di premiare il suo portfolio commentandolo con: “La fotografia può essere uno strumento molto potente e queste immagini sono un ottimo esempio di un messaggio forte scattato in modo semplice e coinvolgente. Sia il messaggio che la storia sono forti e chiari, raccontati semplicemente senza bisogno di una sola parola. Un silenzioso invito all’azione”.

Dai deserti alle foreste pluviali (Jaroslav Hora)

Il premio è stato assegnato a Jaroslav Horo fotografo di origine ceca che ha iniziato la sua attività come professionista del 2003, per poi dedicarsi al fotogiornalismo e fotografia commerciale per tutta la vita. Possiede un’accuratezza minimalista nel saper raffigurare ogni singolo dettaglio. Le sue foto aree sono fenomenali così hanno commentato i giudici, i suoi scatti non sono solamente strabilianti, ma delle opere d’arte suntuose.

Premio Smartshot iTravelled (Marina Spironetti)

Gli smartphone i tablet che usiamo quotidianamente, se usati con le giuste conoscenze, posso regalarci interessanti scatti pur non essendo concepiti espressamente per uso fotografico. Questo è l’obbiettivo del premio smartshot. La fotogiornalista e freelance italiana Marina Spironetti , ha colto perfettamente il significato di tutto ciò dando vita ad un portfolio semplice a prima vista, ma che ad un’attenta analisi è in grado di valorizzare ogni singolo dettaglio.

La giuria si è espressa così: “Telefoni cellulari e tablet sono tutti incentrati sul catturare un momento. In combinazione con una buona osservazione e un po’ di creatività, i risultati possono essere accattivanti. Questa opportunità ben osservata per un autoritratto ha un grande senso del contesto e del luogo lungo la strada“. Nel 2020 Spironetti ha pubblicato il suo primo libro intitolato Senza mare, sulle tradizioni e i costumi dell’entroterra sardo e un anno dopo è stata eletta vincitrice del primo Claire Aho Award for Women Photographers.

Premio “Marchio dell’umanità” (Angiolo Manetti)

“Un’immagine così semplice ma forte, raffinata. Ci è piaciuta la sua grafica pulita, ma con dettagli affascinanti come il ‘punto interrogativo’ prodotto dall’aratro a destra del cipresso.” I giudici si sono espressi in questi termini di fronte allo scatto del fotografo classe ’68 nato nella capitale italiana. Angiolo Manetti predilige scatti paesaggistici e naturalistici, questa passione lo ha spinto a intraprendete viaggi avventuristici in tutto il mondo.

La sua arte è diventata nota nel 2011 quando ha preso parte a concorsi ed eventi fotografici nazionali ed internazionali specializzandosi in “Landscape photography Magazin” e ottenendo diversi riconoscimenti da parte della F.I.A.P. (Fédération Internationale de l’Art Photographique).

Premio “One shot viaggi creativi” (Lorenz Berna)

Lo scopo del fotografo italiano Lorenz Berna , è quella di trasmettere il concetto dell’incarnazione della filosofia buddista attraverso le ombre e le movenze del monaco protagonista di questo scatto, in modo da rappresenta al meglio le vite passate. Ciò è stato possibile grazie al lento tempo di esposizione della luce, come afferma Berna. La giuria così ha commentato :”Questa categoria ha permesso una manipolazione digitale leggermente maggiore, ma è stato bello vedere Creative Travel interpretato da così tanti fotografi prevalentemente in fotocamera piuttosto che su un desktop. L’immagine vincitrice dà un senso spettrale di movimento con riflessi complementari.”

Premio miglior immagine singola in un portfolio (John Seager)

John Seager, fotografo di origine inglese, ha vinto il premio come miglior immagine singola in un portfolio con lo scatto intitolato El Cono Arita. Si tratta di una particolare formazione geologica creata in anni di erosone della roccia che spicca nel mezzo del vasto deserto del Salar de Arizaro (Argentina). Il tutto viene impreziosito da una luce naturale soffusa che conferisce un gioco d’ombre allo scatto finale.

fonte fotografica:TPOTY- The leading global travel photography award

di Giorgio Lazzari

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