The Banshees of Inisherin – Gli spiriti dell’isola
La vicenda di una coppia di ex amici che fa riflettere su quanto siano difficili i rapporti umani
Che cosa faresti se il tuo migliore amico, di punto in bianco, decidesse di non parlarti più perché non gli vai più a genio? E ti minacciasse pure di tagliarsi un dito ogni volta che cercassi di riallacciare il rapporto con lui? È quello che succede sull’isola di Inisherin a Pàdraic (Colin Farrell), ormai ex-migliore amico di Colm (Brendan Gleeson). Quest’ultimo, infatti, decide di volersi disfare dell’amico, lasciandosi alle spalle la loro amicizia per dedicarsi completamente alla musica perché “che cosa resta una volta che saremo morti? La musica (…) non la gentilezza”.
La difficoltà dell’essere amici
Il duro rapporto tra i due protagonisti è la prova schiacciante di quanto siano difficili i legami umani e l’atmosfera lenta ed asfissiante dell’isola di Inisherin non fa altro che giocare a favore di ciò. Colin Farrell (Pàdraic) e Brendan Gleeson (Colm) riescono a creare la perfetta armonia tra queste due personalità creando una coppia di ex amici che si barcamenano nel loro “nuovo” rapporto umano. Farrel/Pàdraic in primis riesce nel tentativo di ricercare una spiegazione al motivo dell’allontanamento di Brendan/Colm: per tutta la durata del film, infatti, lo vediamo che si dispera nel tentativo di capirci qualcosa in quello che è successo, ma senza riuscirsi davvero. Pàdraic è un uomo semplice che non ha molto intelletto, vero, ma ciò che lo spinge è la tanto denigrata (da Colm) gentilezza; la decisione del suo ex migliore amico lo lascia senza respiro, più spaesato di quanto non lo sia già in un mondo che capisce in parte.
Sullo sfondo rimane la piccola comunità di abitanti dell’isola che, come il protagonista, sono spaesati dall’incomprensibile scelta di Colm; l’unico consiglio che danno a Pàdraic è quello di seguire i dettami delle condizioni impartite, evitando di mettere alla prova la pazienza dell’ex amico. La vicenda vive della sua stessa circolarità fino al punto in cui Pàdraic cambia atteggiamento nei confronti di Colm.
Entrambi i personaggi sono caratterizzati da una profonda psicologia che solo in parte è manifesta sullo schermo. Infatti, alcuni aspetti rimangono e devono rimanere impenetrabili ed incomprensibili, quasi difficili da comprendere e percepire proprio perché il passo successivo deve essere fatto dal pubblico stesso: quanto spesso infliggiamo dolore alle persone cui vogliamo bene? e quante volte le nostre azioni sono dettate da un sentimento che è quasi difficile da esprimere a parole?
Ciò che viene presentato qui non è solo una storia di finzione, ma è la manifestazione di un rapporto reale tra due persone che smettono di essere amici: qui diventa lampante la difficoltà di questi rapporti e di come essi possono cambiare velocemente.
Ma che cosa c’entrano gli spiriti? O meglio le Banshees? Gli spiriti che urlano non sono solo legati alla morte, ma sono la manifestazione dei sentimenti di ogni uomo: sono il dolore della perdita di qualcuno che si ama e che in questo caso è rappresentato dall’amico perduto. È il tormento condiviso dagli isolani che vivono e sono costretti a vivere lì, amando e odiando la propria isola, il proprio piccolo e monotono mondo. È anche e semplicemente il grido di desolazione di cui vive l’essere umano quando rimane da solo con i propri spettri e le proprie domande.
Gli spiriti dell’isola non è solo una storia di un’amicizia rotta, ma è anche una storia di cambiamento e di messa alla prova del genere umano tout court.
di Erika V. Lanthaler
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