Beppe Grillo ha fondato la Chiesa dell’Altrove: ma come si fa a “creare” un nuovo culto?
L'Altrovismo è nato quasi per scherzo e annunciato in uno spettacolo teatrale, alludendo alla volontà di conquistare l'8xMille. Ma è davvero così semplice fondare una nuova Chiesa in Italia ?
Quando Morgan decise di intraprendere una carriera da solista, pubblicò nel 2003 l’album Canzoni dell’appartamento con il singolo apripista intitolato Altrove. La canzone, nel tempo, ha ottenuto notevoli successi ed è considerata da Rolling Stone come la canzone italiana più bella del nuovo millennio, certificata nel 2015 come disco d’oro FIMI. A circa vent’anni di distanza, è Beppe Grillo ad usare lo stesso nome, ma questa volta per dar vita a ben altro: la Chiesa dell’Altrove.
Dopo una serie di messaggi criptici pubblicati a fine anno dallo showman e politico italiano sul suo blog personale, per adesso le intenzioni non sono affatto chiare e tra chi pensa ad una trovata pubblicitaria per il suo nuovo spettacolo (Io sono il peggiore) e chi crede davvero nella redenzione, l’unica certezza è che soltanto Beppe Grillo avrebbe potuto ideare un simile progetto, soprattutto in Italia.
Il pluralismo religioso in Italia
Nonostante il cristianesimo cattolico sia la religione più diffusa in Italia, l’affermarsi di altre religioni è stata in gran parte agevolata dai fenomeni migratori degli ultimi decenni: islam, buddismo e induismo, alle quali vanno aggiunte altre religioni minoritarie, estremamente frammentate e di scarsissima consistenza numerica.
Nel 2021 il CESNUR, Centro studi sulle nuove religioni, ha censito (qui aggiornate le statistiche del 2022) ben 866 gruppi religiosi organizzati presenti nel paese, tra religioni “storiche” e nuovi movimenti religiosi, in crescita rispetto ai 658 del 2001. Lo studio effettuato da Massimo Introvigne rivela che in Italia, nonostante il pluralismo religioso sia un fenomeno recente, le sigle “nuove” sono comunque numerose, ma il numero di aderenti a questi movimenti rimane piuttosto contenuto. Introvigne parla di sigle poiché se alcune di loro sono rilevanti dal punto di vista culturale e tipologico, hanno però un numero minuscolo di aderenti così che “più che di una invasione delle sette si dovrebbe parlare di una invasione delle sigle”.
Il lancio di Grillo e la legislazione italiana
Ritornando a Grillo, il sito della nuova Chiesa presenta solo un atto costitutivo del 21 dicembre del 2022, giorno del solstizio d’inverno, che dice essere stato “consegnato agli Altrovatar”. “L’Altrovismo” si presenta come una Chiesa apostolica, aperta a tutti, costituita nel pianeta Terra dall’Elevato e non si propone come religione delle risposte, ma delle domande: “Non cercate risposte, ma domande: le risposte arriveranno da sole”
Ma non è finita qui. Prima della fine dell’anno 2022, esattamente il 31 dicembre, Beppe Grillo ha pubblicato un messaggio criptico sul suo blog, che ha destato ancora più sospetti riguardo alla sua volontà di aderire ad una nuova confessione.
Da quel giorno nessun’altra notizia è stata pubblicata dal diretto interessato e dagli altrovatar, mentre i media e gran parte dei politici si sono lasciati andare ad una serie di articoli e commenti sulle presunte volontà di Beppe Grillo.
Ma come si fonda una nuova Chiesa in Italia ?
In Italia è possibile fondare una nuova religione in base alla libertà di culto prevista dall’articolo 19 della Costituzione italiana. Tuttavia, l’attività religiosa deve essere sempre svolta nel rispetto della legge ed ecco perché per ottenere la piena riconoscibilità giuridica è necessario presentare una richiesta al Ministero dell’Interno, che ha il compito di vigilare sul corretto rispetto delle norme giuridiche.
Dopo aver presentato la richiesta al Ministero dell’Interno che accerta l’atto costitutivo e lo statuto, è necessario anche una relazione sui principi religiosi e sulle attività svolte, nonché una documentazione economica che comprovi la consistenza di un patrimonio e anche un atto legato alla disponibilità di una sede, anche se ogni processo può variare a seconda di specifiche condizioni.
Lo Stato italiano, attraverso il Ministero dell’Interno, non può sciogliere una religione o un culto a meno che queste non violino la legge, commettendo crimini o attività illegali. Inoltre, anche i ministri di culto non cattolici possono chiedere allo Stato l’approvazione della loro nomina, che gli permette di conferire efficacia giuridica agli atti che compiono in questa veste.
E l’8xmille ?
L’8xmille è una quota dell’imposta sul reddito che i contribuenti italiani possono decidere di destinare a una organizzazione religiosa o di culto, quindi tutte le religioni e comunità religiose, che siano evangeliche, ebraiche, musulmane o di qualsiasi altro ordinamento, purché riconosciuto dallo Stato, possono accedere al contributo dell’8 x mille.
Alla prima di Orvieto del suo nuovo spettacolo, il fondatore del M5S, ha annunciato: “Fondo la Chiesa dell’Altrove e andiamo tutti insieme alla conquista dell’8×1000. Ho già pronto lo statuto, già fatta l’associazione, c’è il sito”.
Anche se ad oggi non risulta alcuna Chiesa dell’Altrove registrata per lo Stato Italiano, la volontà di Beppe Grillo sembra chiara, ma il dolce dubbio che alla fine possa essere stata soltanto una trovata pubblicitaria è reale. Vedremo.
di Mattia D’Annucci
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