The Weeknd tra luci e ombre
Abel Tesfaye o The Weeknd: dalla musica più sexy mai scritta, allo scandalo del grande schermo. Ripercorriamo insieme il percorso che ha intrapreso uno degli artisti più importanti a livello mondiale.
Chi è l’artista più ascoltato di tutti i tempi? Nel 2023 può sembrare una domanda alquanto difficile alla quale rispondere, ma in realtà il nome da fare è solo uno: Abel Makkonen Tesfaye, alias The Weeknd. Il cantante americano (etiope-canadese) si è guadagnato il titolo di primo artista in assoluto a raggiungere 100 milioni di visite mensili in una piattaforma digitale.
Deve la sua notorietà e il suo successo alla follia che sta dentro la sua musica. Lasciatosi ispirare dalla musica degli anni ‘80 e dalle muse che hanno incantato periodi importanti della sua vita, The Weeknd ha dato forma a un genere musicale tutto suo: al R&B (rhythm and blues) ha unito la musica Dance/elettronica e qualche sprazzo di rock punk e rock alternativo. Si è garantito così i favori della critica, che nel 2014 l’ha premiato con una candidatura ai Premi Oscar 2016. Earned it, il nome del singolo presentato come miglior colonna sonora del film Cinquanta sfumature di grigio, con il quale ha aggiunto alla sua collezione il Grammy Award come miglior interpretazione R&B nello stesso anno.
Immergendoci all’interno di Live at SoFi Stadium
Live at SoFi Stadium è la prima playlist, di un concerto dal vivo, pubblicata su Spotify. Resa disponibile il 3 marzo 2023 dalla XO e dalla Republic Records, si compone di 31 brani, rispettivamente aperti da Intro e chiusi da Outro. In mezzo si collocano i successi migliori dei suoi due album più recenti After Hours e Dawn FM, ma non solo. Immancabili i pezzi che hanno fatto grande l’artista, come Can’t Feel My Face, The Hills, Starboy, Die for You, I Feel It Coming.
Quello che colpisce all’interno dell’album è il trasporto dei suoi fan: non smettono di cantare in sottofondo i suoi pezzi. Nonostante ciò, l’ascolto dei brani è piacevole e a tratti da brividi. È pertanto consigliabile sentire la playlist con la riproduzione in consecutio temporis (a scaletta): ogni pezzo richiama l’altro, sia nelle sonorità che nel coinvolgimento del cantante, che a più riprese dichiara il suo amore per la gente e per la città di Los Angeles.
Il 25° brano Wicked Games, è l’emblema della separazione del cantante dal personaggio di The Weeknd, qui esce il vero Abel. Dopo aver dichiarato nella sua musica, l’affetto che prova nei confronti di Los Angeles, il ragazzo canadese si abbandona a una richiesta disperata di approvazione. Come un adolescente con gli occhi lucidi, davanti al suo primo amore, grida: “I wanna know Los Angeles do you motherfucking love me baby; Just tell me love me, oh Los Angeles, do you love me? Oh, LA do you love me? Oh West Side, do you love me? Oh, baby so tell me you love me”. “Piccola dimmi che mi ami”, perché senza non riesco ad andare avanti.
Il film concerto
Il 25 febbraio 2023, HBO Max rende pubblica la visione del film concerto di Live at SoFi Stadium, registrata durante le ultime tappe nordamericane dell’After Hours til Dawn Tour. Si tratta di un lavoro che si è dilatato nel tempo, a cause di forze maggiori: COVID-19.
La pandemia ha comunque dato il suo contributo: l’artista ha avuto la possibilità di riflette su sé stesso e discernere le due entità che convivono nella sua mente. Abel e The Weeknd non sono la stessa cosa. Il primo ha vissuto e attraversato dei periodi, che lui stesso definisce, dark. Ma non è una persona dark, ha semplicemente sfruttato i momenti cupi della sua vita per farne arte. Il secondo è l’espressione dark di quella maschera che indossa ogni giorno. Rappresenta la famigerata popstar dalla musica più sexy che sia mai esistita. Il ragazzo dal falsetto celestiale con il quale sibila le sofferenze attraversate, le notti insonni con donne sempre diverse, le passionali lacrime versate, le difficoltà nel liberarsi del bisogno delle droghe. Quella figura contornata da un aurea tutta propria, che a volte può sfiorare i limiti dell’arroganza.
È la genialità di Abel che infatti viene messa in scena. La sua musica risuona instabile e snervante. Il fulcro dell’esibizione però è la condizione precaria di The Weeknd che, con addosso un trench pesante e una maschera che gli oscura il viso, viene attorniato da dozzine di ballerini ammantati di veli rossi. La performance lo ritrae con delle tipiche protesi da anziano, nell’intento di esplorare il tema concettuale di Dawn FM: simulare una stazione radio in riproduzione in attesa che venga chiamato a vita eterna (nell’aldilà).
Il Tour si sposta a Milano
Il tour doveva inizialmente essere intitolato After Hours Tour e previsto per il 2020. Live Nation Entertainment posticipò lo svolgimento al 2021, ma The Weeknd lo rinviò altre due volte, con la finalità di promuovere l’uscita del suo quinto album Dawn FM. Ha così finito per dar vita ad un unico tour.
Abel ha inoltre dichiarato che una parte dei ricavi verrà donata al fondo XO Humanitarian. Il ragazzo trentatreenne è da un paio d’anni l’ambasciatore del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, che sostiene la lotta contro la fame nel mondo. Pertanto, ad ogni ticket venduto, 1 euro (o sterlina o dollaro) sarà donato al Programma dell’ONU.
Lo show del After Hours Til Dawn Tour in nordamerica, completamente sold out, è stato un incredibile successo, superando i record di presenze e incassando oltre 130 milioni di dollari.
Il 28 novembre 2022, Abel annuncia sui social che il tour avrebbe messo piede anche in America Latina ed Europa, per la stagione 2023: due le date italiane, entrambe a Milano, 26 (sold-out) e 27 luglio all’Ippodromo La Maura. Si parlava anche della possibilità di portare la star americana nella capitale, allo Stadio Olimpico, ma la trattativa è naufragata. Così, per accontentare le migliaia di persone che nel giro di poche ore si eran viste soffiare ogni tipo di biglietto da sotto la tastiera, il cantante ha accettato di esibirsi di nuovo, per il giorno dopo. Ci si aspettava il replay del 26, e invece la data è ancora disponibile (biglietti a partire da 81 euro).
Per quanto riguarda la scaletta che seguirà durante il concerto, non si hanno ancora certezze, ma verosimilmente sarà la stessa presente all’interno del disco Live at SoFi Stadium. Con la differenza che per tutto il tour europeo, The Weeknd sarà accompagnato dalle voci di Kaytranada e Mike Dean.
The Idol: la fine di The Weeknd
In un’intervista rilasciata a GQ nel 2021, Abel Tesfaye aveva dichiarato che la storia legata a The Weeknd non era ancora finita. Nella maggior parte dei suoi video però il personaggio dell’artista viene spesso assassinato o massacrato di botte. “Molti lo prenderanno come segno di una pulsione suicida, ma non è così: è come se io cercassi di eliminare The Weeknd, anche se lui poi riesce sempre a tornare alla carica, a rinascere dalle sue ceneri” – dice Abel in risposta alla domanda sulla fascinosa idea di uccidere la sua maschera (The Weeknd).
Sono passati circa due anni da quelle parole e il viaggio di The Weeknd è giunto al termine. A rafforzare questa teoria, l’8 maggio, Abel in persona a WMagazine dichiara: “Sto attraversando un percorso catartico in questo momento”, ha dichiarato il celebre musicista e attore “Sto arrivando a un punto e a un momento in cui sarò pronto a chiudere il capitolo The Weeknd. Farò ancora musica, forse come Abel, forse come The Weeknd. Ma voglio uccidere The Weeknd. E lo farò. Alla fine, sto decisamente cercando di liberarmi di quella pelle e rinascere”. (Intervista completa qui)
The Weeknd sembra aver detto tutto ciò che aveva da dire. Dopo il rilascio dell’ultimo album, del quale non è dato sapere nulla, Abel ha deciso di dedicare anima e corpo al cinema. La sua è una passione innata, che ha potuto spiattellare al mondo solo all’interno dei videoclip di After Hours e Dawn FM. A RollingStone ha detto che avrebbe voluto fare questo tipo di lavoro immersivo in tutti i suoi dischi, a partire dal 2011. Non disponeva però delle risorse, del budget e del tempo per rendere tutto coeso e unico.
Grande esponente dell’estetica, ha dato così vita alla serie The Idol (in prima visione su Sky il 5 giugno). Si tratta di un progetto come co-regista, insieme a Sam Levinson (esploso come regista grazie a Euphoria). La protagonista è Lily-Rose Depp nelle vesti di Jocelyn, una giovane popstar che, dopo la morte di sua madre, deve organizzare il suo comeback. I preparativi non vanno: video musicali che non funzionano e vendite del tour che non decollano. Qui entra in gioco Tedros, The Weeknd, che si identifica nel classico personaggio ambiguo, proprietario di un club e futuro nuovo manager della cantante. Tra i due nasce una storia d’amore a luci rosse, tossica e morbosa.
La critica, che ha già avuto modo di assistere ai primi due episodi durante il 76° Festival di Cannes, ha espresso il proprio parere unanime di denuncia nell’uso del corpo femminile. I temi principali sono infatti a dir poco frizzanti (espliciti, per adulti): revenge porn e slut shaming (neologismo per definire l’atto di far sentire una donna colpevole o inferiore per determinati comportamenti o desideri sessuali che si discostino dalle aspettative di genere tradizionali).
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