Italvolley: dopo le delusioni estive Mazzanti out, dentro Velasco

Sconfitte, mancate medaglie e qualificazioni, spogliatoio diviso: il cambiamento all’interno della nazionale di pallavolo femminile dopo un’estate da dimenticare era inevitabile.

Sconfitte, mancate medaglie e qualificazioni, spogliatoio diviso: il cambiamento all’interno della nazionale di pallavolo femminile dopo un’estate da dimenticare era inevitabile. L’ufficialità è arrivata il 13 ottobre con la risoluzione consensuale del contratto tra Mazzanti e la Federvolley che ha successivamente annunciato il nuovo CT l’8 novembre: Julio Velasco verrà presentato ufficialmente in conferenza stampa il 21 novembre, ma condurrà l’Italvolley femminile dal 1 gennaio 2024.

Aspettative disattese

Le Azzurre della pallavolo ci avevano abituati a dei grandi risultati durante le scorse estati, mentre quest’anno un quarto posto in un europeo giocato in casa e la mancata qualificazione alle Olimpiadi hanno generato tanta delusione sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori.

Il bilancio stagionale della nazionale femminile è senz’altro negativo e di questo dobbiamo prendere atto” ha affermato dopo il preolimpico Giuseppe Manfredi, presidente della federazione Italiana Pallavolo, che ha messo in luce un altro aspetto fondamentale dell’estate del volley femminile “sono stati commessi degli errori”.

Non si parla di errori tecnici sul campo, ma piuttosto di errori di gestione della rosa e dei rapporti interni allo spogliatoio. Il principale indiziato è stato l’ormai ex commissario tecnico Davide Mazzanti: criticato sia prima dell’inizio del torneo europeo per le convocazioni – in particolare per le assenze del libero Moky de Gennaro, Caterina Bosetti e dell’ex capitana Cristina Chirichella – che per la gestione di quella che potenzialmente è la giocatrice più incisiva e decisiva della nazionale: Paola Egonu.

La fuoriclasse in forza al Vero Volley Monza è sempre partita della panchina durante tutte le partite della competizione europea; al suo posto la neo-naturalizzata italiana Ekaterina Antropova, la quale si è ben integrata nel gruppo, ha avuto un buon rendimento in tutte le partite, ma non sembra ancora essere decisiva come la pari ruolo Egonu.

Questa scelta tecnica ha portato la stessa Egonu a rinunciare alla seconda competizione giocata dalle Azzurre in brevissimo tempo, il torneo preolimpico di Lodz con in palio due pass diretti per Parigi 2024. All’ultima partita del torneo le Azzurre escono sconfitte dalla Polonia di Lavarini e perdono la possibilità di accesso diretto alle Olimpiadi, che ora dipenderà dal ranking mondiale – per ora favorevole all’Italvolley.

Un cambio in panchina sembrava d’obbligo

Tirate le somme si arriva a una delusione totale e Davide Mazzanti non lo ha mai negato. “Il mio lavoro viene giudicato in base ai risultati, ne sono consapevole, e pertanto faccio fatica a valutare la stagione perché la ricchezza di quanto abbiamo fatto assieme si scontra con la scarsezza di risultati”.

L’ufficialità della separazione delle strade della Federvolley e Mazzanti è arrivata il 13 ottobre dopo un confronto tra i dirigenti FIPAV e l’allenatore che ha avuto il merito di portare l’Italia sul tetto d’Europa nel 2021 e che nel 2022 ha conquistato per la prima volta la Nations League.

Un cambio di regia in vista delle Olimpiadi era già stato ipotizzato dai primi giorni dopo il preolimpico. La Federvolley si è subito mossa per trovare diverse alternative e Julio Velasco era stato da subito individuato come principale candidato, “Velasco è una delle cinque, sei, ipotesi che stiamo vagliando” aveva detto Manfredi.

Ma dopo pochi giorni dalle dichiarazione del presidente Fipav, l‘allenatore argentino naturalizzato italiano aveva smentito le voci come riportato dal giornalista Rai Marco Fantasia in un tweet.

Qualche settimana dopo la telefonata è effettivamente arrivata e Velasco ha accettato la proposta della FIPAV. Dal primo gennaio 2024 Velasco ricoprirà il ruolo di commissario tecnico. Fino a quella data l’allenatore italo-argentino potrà rimanere sulla panchina di Busto Arsizio e il doppio incarico verrà valutato dalle parti interessate.

L’Olimpiade si può ancora fare: ci sono ancora possibilità per accedere al torneo Olimpico di Parigi 2024 e quello sarà un obiettivo da non mancare. La nazionale italiana anche in questa deludente estate si è dimostrata competitiva contro tutte le avversarie e con una maggiore serenità potrà dire la sua in ogni competizione. Ora l’importante è arrivare a giocarsela.

di Matteo Obinu

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