Giuliano Masola, universitario a 67 anni: “Per me è come un elisir”
TORNATO STUDENTE DOPO LA PENSIONE: COME INSEGUIRE I PROPRI SOGNI AD OGNI ETA'
Non è mai troppo tardi per inseguire le proprie passioni. La storia Giuliano Masola, universitario per passione, ne è un esempio. Nato a Parma nel 1948 da una famiglia con difficoltà economiche, dopo aver lavorato per quarant’anni come impiegato nell’azienda Barilla, decide finalmente di realizzare il sogno di una vita: iscriversi all’università per studiare Lettere. A sessant’anni spinto da una grande curiosità, dopo aver partecipato come ‘uditore’ ad alcune lezioni di storia, la sua grande passione, si iscrive al corso di Civiltà letterarie e storia della civiltà. Consegue, nei canonici tre anni e con il massimo dei voti, la tanto aspirata pergamena. Determinato e volenteroso di arricchire le sue conoscenze, Giuliano ha ottenuto anche la laurea magistrale in Giornalismo e cultura editoriale.
“Sono nato e cresciuto in un periodo storico in cui era importante diplomarsi velocemente e andare subito a lavorare – spiega Giuliano -. Ho sempre avuto la passione per i viaggi e per lo studio e dopo aver lavorato per oltre quarant’anni ho deciso di dedicarmi a ciò che non ho potuto fare prima“. L’esperienza universitaria ha arricchito Giuliano talmente tanto da accendere in lui il desiderio di restare in questo ambito e adoperarsi come volontario aiutando i più giovani nella scelta del corso di studi: “Molti ragazzi si iscrivono a un corso di laurea perchè non sanno cosa scegliere o perchè non hanno le idee chiare sul proprio futuro; è importante che vengano aiutati sotto questo punto di vista”. Il 67enne ha trovato nell’università un modo di evadere dalla solitudine che può cogliere una persona nel momento di andare in pensione. “Il problema nasce quando si esce da un’azienda – afferma – perchè si passa da un mondo lavorativo full immersion, scandito da orari e routine, a un altro mondo in cui si ha tempo libero e quasi nulla da fare. Lo sport e l’università mi hanno aiutato a uscire dalla solitudine, perchè in pensione ‘non vali più niente’.”
“STANDO CON I GIOVANI SI RESTA GIOVANI” – Ma cosa significa iscriversi all’Università a oltre sessant’anni? “Il rapporto con gli altri studenti è meraviglioso”, racconta Giuliano. Dopo i primi tre giorni di ambientamento e un certo isolamento iniziale, condito da domande del tipo “e questo cosa ci fa qui?”, è stato facile inserirsi all’interno dei vari gruppi. Quasi tutti i compagni di corso hanno nello zaino gli appunti delle lezioni di Giuliano. Un adulto in aula, inoltre, può fare da tramite tra universitari e docenti: Giuliano, infatti, pone domande in classe che i più giovani non hanno il coraggio di chiedere e questo ha sempre fatto piacere anche ai docenti.
Università, dunque, come possibilità di trasmissione, di scambio di libri e di appunti, di opinioni e di idee. Un ambiente molto caro che il 67enne non ha abbandonato neanche dopo aver conseguito la laurea magistrale. Molti sono i colleghi con i quali ha intessuto e continua a mantenere adesso rapporti, persone più giovani che potrebbero essere suoi figli, ma anche persone della sua stessa età. “Stando con i giovani, si resta giovani – racconta Giuliano -. Per me è come un elisir”.
UNIVERSITÀ ED ERASMUS – Nella sua esperienza Giuliano parla anche dei docenti che ha conosciuto frequentando i vari corsi, alcuni “molto in gamba, altri un po’ noiosi, qualcuno che ancora non ha capito il proprio ruolo all’interno dell’Università”, ma soprattutto fra quelli giovani persone “pronte a mettersi in discussione”. “Il rapporto con i docenti non perdetelo mai! – consiglia agli studenti -. Avrete sempre bisogno degli altri, nessuno cresce da solo”.
A proposito della preparazione universitaria, Giuliano ha un’idea molto chiara: ogni studente avrebbe bisogno di una base, studiare ad esempio Storia della filosofia cristiana senza conoscere il periodo storico, secondo il 67enne, non ha alcun senso. “Quello che manca all’Università è ciò che troviamo all’interno del lavoro: prima di qualsiasi inserimento in un’azienda sono necessari almeno due anni di tirocinio, arriviamo invece nel mondo universitario senza alcun tipo di preparazione che ci sarebbe utile per il nostro percorso”. Giuliano ha anche in mente una ricetta originale: “Anziché fare esami darei loro 6 mesi di tempo in cui prepararsi su alcune cose e alla fine verificare cosa hanno imparato. Se la prova va bene allora il percorso universitario può procedere ma se non va per il verso giusto è bene che finisca lì”.
Ma come affrontare lo studio? “Ogni esame non serve al professore – spiega Giuliano – ma a noi stessi, ed è bello trasformare l’interrogazione in un vero e proprio scambio. Ciò che è importante è la comprensione di quello che si studia, non basta lo studio mnemonico. Uno impara ma deve anche comprendere.” Per Giuliano la chiave per arrivare alla vera conoscenza si trova nella comparazione dei saperi, lo studente deve puntare a questo: “Non basta studiare per un esame e subito dopo vendere i libri e mettersi a studiare per un altro esame. E’ necessario, alla fine del proprio corso di studi, saper collegare tutte le cose imparate ed avere così un quadro completo”.
Un contesto che da fuori può sembrare rose e fiori, ma che in realtà nasconde ostacoli che la stessa istituzione è infatti chiamata ad affrontare. “L’Università – continua Giuliano – dovrebbe aiutare di più i ragazzi che si affacciano a questo mondo.”
Nella carriera universitaria di Giuliano manca solo l’esperienza dell’Erasmus, che promuove a pieni voti in quanto banco di prova fondamentale per uno studente. “È consigliato, ti apre un mondo. Io sarei andato ad Amsterdam se avessi potuto, ma mia moglie non era proprio d’accordo – scherza – o in Estonia ma lì c’è buio presto in inverno!”. Importante però è non scegliere luoghi che trasformino il ragazzo da studente a turista: “Bisogna andare in posti difficili, preferire magari la cittadina sulle Ardenne a Parigi perché è dalle difficoltà che si impara”.
Dopo 40 anni di lavoro e difficoltà, Giuliano ha realizzato il suo sogno di entrare nel mondo universitario e la sua scommessa è di continuare a imparare, con e dai giovani.
di Alice Caro, Giorgia Camoni, Carlotta Falcone, Martina Pacini
Grandissimo Giuliano, una personalità da icona, dottore magnifico. Sono sinceramente strafelice per lui e, di riflesso, anche per me, che gli sono sinceramente amico.
Che “strike”,mamma mia!
Fantastico Giuliano,esempio per ragazze e ragazzi,tanti dai capelli bianchi……
Grandissimo Giuliano ! complimenti, sei un esempio per tutti.
Ciao Giuliano , sono andato per curiosita’ a leggere questo articolo del 2015 e sono stato piacevolmente affascinato da questa tua ferrea decisione di arrivare ad una Laurea tanto desiderata .
TANTI , TANTISSIMI COMPLIMENTI , magari un po’ in ritardo ma con tutto il cuore . Un caro saluto da Beppe Guilizzoni