Come prepararsi allo sclero “laurea”: 5 cose da evitare

Il conseguimento della laurea si avvicina e dentro di te non provi che un forte e inesorabile senso di ansia? Di seguito cinque regole sul cosa (non) fare per la serena riuscita del lieto traguardo

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Il giorno della laurea, si sa, lo si immagina per molto tempo. Si immaginano i fiori, si immagina l’abito, si immagina il colore della tesi e anche i festeggiamenti. Ci si proietta a quando – con Jovanotti nelle orecchie che chiede ai neo dottori che sintomi abbia la felicità – ogni ansia sarà cessata.

Tuttavia, non si può negare che prepararsi al fatidico giorno costi fatica e sudore, forse più di quanti se ne sono investiti per il superamento degli esami che ci hanno condotto proprio lì, al momento in cui ci si chiede: e adesso? Da dove inizio?

Sarebbe fin troppo generico (e troppo poco veritiero) dire che l’importante è iniziare, non importa da dove. Infatti, la verità è che l’ideale sarebbe stilare un programma nella propria testa di tutti i passi che bisogna fare per avvicinarsi all’obiettivo.

Il tuo giorno si avvicina e dentro di te non provi che un forte e inesorabile senso di ansia? Non preoccuparti, siamo qui apposta! Di seguito cinque regole sul cosa (non) fare per la serena riuscita del ‘lieto evento’.

Non trascurare le tue passioni e inclinazioni

Sicuramente, il primo importante passo da tenere in mente è la stesura della tesi.

A tal proposito, una cosa da non fare assolutamente è trascurare le proprie passioni e inclinazioni nella scelta dell’argomento da trattare; infatti, bisogna ricordare che la tesi rappresenta l’unico momento della carriera universitaria in cui ci si può confrontare con la dimensione del produrre in prima persona dei contenuti, una riflessione articolata che nasca dalla progettazione di un piano di scrittura preciso. E allora come poterlo fare, se non ci si sente appassionati dall’argomento scelto?

La stessa cosa vale per la scelta del relatore alla cui collaborazione ci si vuole affidare. Laddove possibile, infatti, bisognerebbe far ricadere la propria scelta su un docente di cui non solo didattica, ma anche personalità e approccio alla materia ci hanno colpito durante il corso, perché è con lui che ci si dovrà interfacciare per mesi a tu per tu, per riuscire al meglio nella stesura della tesi.

Non avere fretta

Un’altra cosa da non fare, è farsi prendere dalla fretta. Viviamo in un tempo in cui correre viene quasi visto come un valore. In realtà è esattamente il contrario. La fretta infatti è un disvalore da cui sembriamo essere intossicati. Assimilare con calma i contenuti e i concetti delle discipline, soprattutto delle ultime, rappresenterà nel tempo un grande valore aggiunto e costituirà competenza ed esperienza.

Non sottovalutare il tuo duro lavoro

Terza cosa da non fare, è non vedere la laurea di per sé come un obiettivo raggiunto. Troppe volte ci si sente dire che il conseguimento della laurea rappresenta soltanto la punta dell’iceberg; in questi casi, però, prima di lasciarsi affossare l’entusiasmo, ci si dovrebbe prendere un attimo per pensare a tutti i sacrifici che riempiono quella ‘misera‘ punta d’iceberg.

Non paragonarti agli altri: non deve essere perfetto, deve essere il tuo

Prepararsi alla laurea, mentalmente e materialmente, è emozionante, intenso, è un attimo eppure un’eternità. Ciò che è certo è che qualunque cosa si sogni per quel giorno – e per quelli che verranno dopo – non dove essere condizionata in alcun modo dal confronto con gli altri. Si tratta di un giorno speciale di per sé, che non dove essere perfetto canonicamente, deve semplicemente essere il proprio. Quindi: non fare paragoni.

Non farti prendere dal panico

Infine, se il tuo desiderio è quello di riunire famiglia e amici per festeggiare il traguardo raggiunto, preparati già all’idea di organizzare la festa in un momento diverso da quello in cui avverrà l’effettiva proclamazione. Potrebbe accadere, infatti, che l’università ti faccia sapere con poco preavviso data e ora della discussione e della proclamazione e quindi della laurea effettiva. Questo, soprattutto per gli studenti fuori sede, potrebbe a primo acchito costituire un problema. Ecco: in quel caso non farti prendere dal panico o dallo sconforto.

Per non lasciare che la fretta interferisca con l’organizzazione della festa che si è sempre sognato, si può pensare di posticipare la festa ‘vera‘ e di organizzare per il post proclamazione un semplice (e sempre ben accetto) aperitivo con i colleghi e con coloro che riusciranno a presenziare.

Tanto al massimo, festeggerete due volte!

di Gianna Maria La Greca

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